venerdì 4 aprile 2014

Rosario Marcianò minacciato di morte/«Siamo sicuri che le “scie chimiche” siano davvero solo una fantasia?»

Scie chimiche. Scilipoti chiede l'abolizione del segreto di Stato

«Se mi attaccano non è per sport ma perché la mia informazione è pericolosa» così ci dice Rosario Marcianò, presidente del Comitato Tanker Enemy. In questo caso gli attacchi di cui parla sono delle e-mail firmate ‘Anonymous’ ma che – secondo Marcianò – nasconderebbero persone provenienti direttamente dai Ministeri degli Interni e di Grazia e Giustizia. «Tanto va la gatta al lardo che ci lascia tutta la pelle» queste le minacce di morte contro di lui. Il fenomeno ‘scie chimiche’ infiamma il web e alla nostra domanda: «Perché non credere al metereologo Andrea Giuliacci che smentisce tutto quello che lei ci dice?», Marcianò risponde: «Gli hanno raccomandato di negare sino alla morte e lui esegue obbediente». Intanto i gruppi Anonymous Italia prendono le distanze da queste rivendicazioni

- Maria Cristina Giovannitti - Non è la prima volta che Rosario Marcianò riceve delle minacce: oltre alle campagne denigratorie sul web e gli attacchi personali, il 30 ottobre del 2013 – dopo essere stato querelato dal geologo Massimo Della Schiava – gli viene sequestrato anche il pc. Tutto questo perché Marcianò, presidente del Comitato Tanker Enemy, denuncia la geo-ingegneria clandestina che, invece, per altri è pura ‘fantascienza’ – così come sostiene lo stesso metereologo Andrea Giuliacci, definendolo "puro allarmismo". Eppure, di fronte all’aggressività espressa in queste e-mail minatorie, Rosario Marcianò alle nostre domande risponde con un’altra domanda: «Siamo sicuri che le "scie chimiche" siano davvero solo una fantasia?».
Il giorno del suo compleanno ha ricevuto delle minacce di morte per e-mail firmate Anonymous. Cosa c’era scritto?
In realtà le minacce più o meno pesanti ricevute da questo soggetto, che pare ben informato sui miei spostamenti nonché le mie iniziative legali, sono almeno una decina, inviate al mio indirizzo e-mail sin dal giorno seguente il sequestro hardware (il 30 ottobre 2013) ad opera della Polizia Postale e su mandato della PM del Tribunale di Imperia Maria Paola Marrali, su querela di un noto “negazionista” del fenomeno “scie chimiche”, tale Massimo Della Schiava (geologo) alias Il Fioba. In realtà questi personaggi sono ben coordinati tra loro e ne abbiamo la dimostrazione navigando sulla Rete, laddove si evince che ogni loro scritto e pubblicazione è coadiuvato da uno stuolo di individui, spesso nascosti dall’anonimato, il cui unico obiettivo è insultare, diffamare, minacciare quotidianamente chi scrive, il fratello Antonio ed altri attivisti. Non è quindi un caso se si ricevono anche minacce, poiché le ripetute iniziative della Magistratura, occorse in questi due anni, il discredito ed i post derisori non sono assolutamente serviti a farmi fare marcia indietro. Così è logico che la disinformazione istituzionalizzata, finanziata dallo Stato (si vedano i bandi pubblici del PD ed i finanziamenti della UE), alzi il tiro, passando a modi più perentori e minacciosi. L’obiettivo di detti vigliacchi senza volto è quello di farmi desistere e nella e-mail con le minacce è palese che le mie non sono di certo supposizioni. Minacce di morte, come al solito provenienti da quei negazionisti che ora ti prendono per i fondelli, ora ti vogliono fare la psicanalisi, ora ti offrono denaro, ora imbastiscono processi farsa…
Siamo sicuri che le "scie chimiche" siano davvero solo una fantasia? Perché tanto impegno allora? Il vile codardo fa riferimento al canotto, implicitamente ammettendo che già Franco Caddeo, valido ricercatore indipendente che per primo in Italia si occupò di "scie chimiche" e che scomparve misteriosamente in mare, fu roba loro. Chiaro che l'amico Franco fu fatto sparire, perché divenuto scomodo.
In una seconda e-mail si firmano come ragazzi della buona borghesia nazistoide” quindi parliamo di minacce da estremisti di destra?
Certe identificazioni non vanno considerate, poiché servono per sviare. Talune iniziative non sono né di destra né di sinistra, ma sono a cura di organi “non deviati” dello Stato. Prova ne è che uno dei citati (in altre missive minatorie), tale Task Force Butler, ha usato ed adopera tuttora un server ad uso in un importante Ministero.
Perché pensa che dietro queste minacce di morte si nasconda lo Stato?
Le prove raccolte in questi anni, incrociando i dati resi disponibili dal traffico di Rete sui nostri siti, portano al Ministero dell’Interno ed al Ministero di Grazia e Giustizia. Gli indirizzi IP univoci con cui taluni disinformatori hanno acceduto ai nostri siti e blog certificano, logs alla mano, quanto affermo e sono in grado di provare in qualsiasi momento, anche nelle sedi opportune.
Già altre volte ha ricevuto intimidazioni del genere?
Le minacce sono il brodo di coltura della disinformazione e ne ricevo sin dal primo giorno in cui decisi di occuparmi di geo-ingegneria clandestina alias scie chimiche, nell’ormai lontano 2005.
In passato la magistratura, invece, sequestra a lei e suo fratello i pc, perché?
Come accennavo all’inizio di questa intervista, il sequestro e la perquisizione personale operati a nostro nocumento rappresentano un’azione illegittima ed illegale, tanto che il GIP, a distanza di qualche mese, ha rigettato l’istanza di incidente probatorio da parte della PM Maria Paola Marrali, motivando la sua decisione in modo esteso e chiaro e facendo riferimento all’articolo 21 della Costituzione Civile, che sancisce la libertà di espressione. Nella fattispecie il sequestro del materiale hardware scaturiva da una querela a suo tempo archiviata dal Tribunale di Firenze e (non si comprende come) riesumata dal Tribunale di Imperia. Nel dispositivo non venivano riferiti i dettagli sulle motivazioni del sequestro, per cui il dispositivo medesimo era di per sé nullo e quindi il sequestro illegale. Ciononostante si è operato ugualmente, giacché i querelanti, guarda caso, sono dichiaratamente ostili alla questione “scie chimiche”, tanto che lo stesso Massimo Della Schiava è autore di innumerevoli post, su piattaforma Blogger, ma anche su Facebook e You-Tube, chiaramente ed intenzionalmente diffamatori. Evidentemente però il Pubblico Ministero ha pensato bene di assecondare le istanze del querelante (che ha avuto rapporti con il C.N.R.), anziché verificare se quanto affermato nella querela, rispondeva al vero e, soprattutto, senza verificare se il geologo in questione fosse davvero immacolato così come si voleva far intendere.
In ogni caso il PM Marrali ha comunque deciso di definire concluse le indagini, sebbene ella non abbia potuto mettere mano al materiale sequestrato e non possegga uno straccio di prova, per cui si attendono ora le sue decisioni, nonostante il parere sfavorevole del GIP sull’intera operazione.
Viene spesso denigrato dai “no-scie chimiche” perché affermano la sua non preparazione nel campo. Su quali basi hai compiuto studi di geo-ingegneria clandestina?

E’ il loro metodo: attacca la persona e non l’argomento. Queste tecniche sono indicate nei manuali di ogni agente provocatore presente sulla rete e che si occupi di farmaci, vaccini, cancro e scie chimiche. Lo Stato li definisce “Influencers” e li stipendia per operare proprio in tal senso.
"Colpo di Stato: manuale pratico". L'autore è Edward Luttwak, un esperto militare che è stato anche consigliere di Ronald Reagan, superconservatore e militarista. Perchè parlo di questo libro? Perchè spiega anche come trattare gli oppositori. Nel Capitolo 4 si legge che è "essenziale evitare spargimenti di sangue, perchè questo può avere ripercussioni negative". Ancora. "Le masse, il loro atteggiamento verso il nuovo regime dopo il golpe sarà, alla lunga, decisivo. Il nostro compito immediato sarà di imporre l'ordine pubblico, ma il nostro obiettivo di lungo termine sarà guadagnare l'accettazione delle masse, sìcché L'USO DELLA COERCIZIONE FISICA NON SIA NECESSARIO." […] Il nostro STRUMENTO in questa direzione sarà il CONTROLLO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE di massa… "Ecco spiegato perchè argomenti come le cosiddette “scie chimiche” non trovino quasi mai spazio sui media più importanti, salvo solo venirne denigrati quando chiamati in causa. "L'azione dei media sarà mirata a convogliare la realtà e la forza del colpo, anzichè giustificarlo". Qui secondo me viene la parte migliore:"Ogni individuo che si oppone dovrà operare in isolamento. Quindi dobbiamo fare ogni sforzo per sopprimere quel genere di notizie. Se qualche resistenza compare, dobbiamo SOTTOLINEARE CON FORZA CHE ESSA VIENE DA ISOLATI, OSTINATI INDIVIDUI, MAL INFORMATI E DISONESTI, che non sono affiliati a nessun gruppo o partito importante. Il lavoro costante sul tema dell'isolamento faranno APPARIRE LA RESISTENZA INUTILE E PERICOLOSA".
"Faremo uso di SELEZIONE adatta di FRASI SGRADEVOLI (per esempio ANTI-AMERICANISMO ANTI-SEMITISMO… oppure, aggiungo io, SCIACHIMISTA… PARANOICO OSSESSIONATO…) anche se il loro significato è stato oscurato dal loro normale uso costante e deliberato, esse restano utili come indicatori del nostro impeccabile nazionalismo". In queste frasi qualcuno si è forse riconosciuto? Ovviamente affinché si possa essere adeguatamente preparati su certi argomenti non servono titoli di studio, ma onestà intellettuale, pazienza certosina, umiltà e spirito di osservazione. D’altronde conosco tanti laureati che non sono nemmeno in grado di scrivere due righe senza commettere decine di errori di punteggiatura o di ortografia e grammatica, per cui non mi ritengo particolarmente svantaggiato nel possedere un semplice diploma di Geometra. D’altronde se mi attaccano non è certo per sport, ma perché la mia informazione è pericolosa per la stabilità del sistema.
Da quanto tempo studia il fenomeno e come fa a darne certezza?
Ormai sono passati nove anni da quando mi accorsi della manipolazione climatica clandestina. Le certezze sono corroborate da decine di documenti e prove. Non ultime le analisi di laboratori certificati francesi, che metteono in stretta correlazione (e con assoluta certezza) la ricaduta di filamenti polimerici con i carburanti aeronautici.
Il metereologo Andrea Giugliacci ha smentito in toto tutto quello che lei afferma, dicendo che: «Le scie chimiche sono un inutile allarmismo e la ‘geo-ingegneria clandestina’ è pura fantascienza». A questo punto il lettore perché dovrebbe pensare che ci sia davvero in atto un avvelenamento di massa con le scie chimiche?
Il meteorologo Andrea Giuliacci, poveraccio, fa il suo mestiere: gli hanno raccomandato di negare sino alla morte e lui esegue obbediente, così come fanno gli altri meteorologi, salvo il climatologo Luca Romaldini. D’altronde nell’intervista (che ho letto) egli non porta una sola prova a sostegno delle sue mirabolanti e fantasiose affermazioni. Dovremmo piuttosto chiedere al compianto Colonnello Edmondo Berbacca se, secondo lui, è normale che le nuvole presenti sui vecchi manuali di meteorologia, oggi non ci siano più, sostituite da “innocue velature” di origine artificiale. Giuliacci, ad una così semplice domanda non potrebbe mai rispondere, ovviamente, legato com’è da obblighi e doveri inconfessabili.

Perentoria anche la risposta da parte dei gruppi ufficiali Anonymous Italia - #IAG, #Italy, #Storm e #Operation PayBack – che prendono le distanze da questo tipo di minacce e smentiscono qualsiasi tipo di coinvolgimento.

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