Scritto da Silvana Viola |
Pubblicato Giovedì, 18 Luglio 2013 15:09
Finalmente una proposta di legge sensata che, qualora venisse approvata, comporterebbe un radicale cambiamento nell’approccio all’uso e coltivazione della cannabis.
La proposta di legge è dei deputati di
Sinistra Ecologia e Libertà Migliore, Farina e Airaudo. L’oggetto è modifiche
al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e
sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di
tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei
suoi derivati.
Dopo tanto parlarne è arrivata in
discussione alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.
Di cosa si tratta? Altro non è che una
richiesta di modifica della cosiddetta legge
Fini- Giovanardi in particolar modo per quel che riguarda gli
articoli 73 e 75 che secondo i firmatari hanno mostrato “evidenti limiti di
efficacia e palesi irrazionalità per aver equiparato il trattamento
sanzionatorio per le “ipotesi illecite penalmente rilevanti, a prescindere
dalla tipologia dello stupefacente”.
Si tratta, in pratica, di distinguere la
disciplina sanzionatoria tra droghe leggere e quelle pesanti. Perché sostituire
la legge? Perché basata su principi repressivi che nulla hanno a che fare con
la prevenzione.
I DATI DEL MINISTERO - Che il consumo
non sia diminuito lo dicono i dati del Ministero dell’Interno. Dal 2002 al 2011
il numero di operazioni antidroga è aumentato anziché diminuire soprattutto dal
2005.
La proporzione di indagini relative alla
cocaina è rimasto stabile mentre è aumentata a dismisura quella per le piante
di marijuana e cannabis. Quasi tutte le denunce sono in violazione all’articolo
73 relativo alla produzione e al traffico di stupefacenti e all’articolo 74 che
riguarda l’associazione a delinquere relativa alle opzioni di reato in materia
di droga.
Allo stesso tempo però diminuiscono gli
accessi alle comunità di recupero e ai programmi socioterapeutici e
riabilitativi. Dal 2002 al 2006 il numero di detenuti nelle strutture
penitenziarie è aumentato, per poi decrescere nel 2007, a causa del
provvedimento di indulto, ma con una successiva nuova inversione di tendenza”.
I firmatari si propongono di intervenire
in maniera rapida per cancellare l'omologazione delle sostanze stupefacenti.
Vogliono impostare anche la non
punibilità della coltivazione della cannabis per uso personale (e per la
cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, tranne
nel caso in cui il destinatario sia un minore). Inoltre si interviene anche
sulle pene e sulle sanzioni amministrative, in modo da cancellare una
equiparazione della cannabis alle altre sostanze e di stabilire pene più leggere
per i reati di lieve entità.
Liberalizzazione proprio no ma ci andiamo
praticamente vicini.
http://www.infiltrato.it/costume-societa/cannabis-arriva-il-ddl-antiproibizionista-ecco-tutte-le-grandiose-novita#sthash.d1Opqo3f.dpuf
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