lunedì 24 febbraio 2014

Autismo. Oltre la disperazione l'Omeopatia ha la risposta

di Nunzio Chiaramida Fonte: Il Medico Omeopata


Questo libro, molto utile per i genitori di bambini autistici e per colro che li assistono, spiega il metodo utilizzato sui bambini autistici dal Dr. Tinus Smits, un omeopata olandese.

L'argomento di questo libro è oltremodo importante perchè riguarda una patologia seria ed invalidante che sta diventando sempre più frequente e complessa da trattare. L'autore, attraverso la esperienza clinica di numerosi casi trattati è giunto alla conclusione che l'autismo è una patologia a genesi multifattoriale e come tale l'approccio che dà i migliori risultati deve necessariamente tenere conto dei numerosi fattori che possono intervenire a livello cerebrale a causare la patologia.

La terapia che propone l'esperto omeopata è la terapia CEASE acronimo che sta per Complete Elimination of Autistic Spectrum Expression e che ha il suo cardine principale nella isoterapia dei fattori nocivi che possono essere stati coinvolti nella genesi dei singoli casi di autismo oltre ad altre terapie di integrazione ed ovviamente alla omeopatia. Attraverso l'anamnesi si va alla ricerca di tutto ciò che potrebbe avere influenzato in senso negativo il sistema nervoso centrale del paziente a partire dai vaccini, dai farmaci assunti, dalle sostanze chimiche con cui può essere venuto a contatto e così via effettuando una somministrazione delle stesse identiche sostanze diluite e dinamizzate in senso omeopatico. Vi sono dei protocolli che si possono seguire in base alla terapia CEASE in cui ad esempio i singoli vaccini omeopatizzati vengono somministrati a potenze crescenti uno per volta.
La risposta nei numerosi casi clinici riportati in modo ampio nel testo evidenzia con criterio ex adiuvantibus delle reazioni molto positive alla somministrazione della sostanza coinvolta. Nel lavoro di Smits vi sono numerosi spunti di interesse e di ampliamento delle conoscenze in una patologia complessa e che deriva non solo da un unico fattore. Nell'ambito del trattamento multifattoriale anche l'omeopatia classica viene considerata un approccio valido che però, nell'esperienza dell'autore, da sola può risolvere solo una parte dei casi se non viene associata ad altre terapie ed in particolare alla isoterapia.
Se la genesi è multifattoriale anche l'approccio terapeutico, secondo l'autore, deve necessariamente agire su diversi piani. Sono molte le sostanze che possono determinare un danno, una modificazione sottile ed energetica dell'organismo in via di accrescimento.
Tra i vari possibili fattori che vengono presi in considerazione nell'ipotesi etiopatogenetica dell'autore i vaccini sono tra i più rilevanti e quelli che determinano nella somministrazione isoterapica spesso una risposta ben evidente nella sua pratica clinica. Interessante, nei casi riportati nel libro nell'ambito dell'approccio multifattoriale è inoltre, l'uso frequente nel corso della terapia di supporto omeopatico di rimedi come Saccarum officinale e Cuprum metallicum.
Considerando il possibile ruolo dello zucchero raffinato nel determinare una attivazione a livello cerebrale in bambini predisposti, la somministrazione di Saccarum officinale alla 6 CH o alla 30CH a seconda dei casi va a desensibilizzare il bambino e a rinforzare anche la mucosa intestinale che nei bambini autistici ha disturbi in circa l'85% dei casi. L'alimentazione con cibo biologico e la eliminazione degli zuccheri aggiunti compresi eventuali dolcificanti fa parte dei consigli dietetici da seguire secondo l'autore. Tra i vari interventi c'è anche la supplementazione di vitamina C idrosolubile ed anche liposolubile in grado di raggiungere più facilmente il cervello e di avere effetti positivi nel ridurre, tra l'altro, lo stress ossidativo favorendo l'eliminazione di metalli pesanti. Inoltre la somministrazione di omega 3 che hanno un particolare ruolo a livello del sistema nervoso centrale è una delle terapie integrate presenti nei protocolli CEASE. Anche le considerazioni dell'autore sul rapporto tra autismo e Laeky Gut Syndrome e le sindromi da alterata permeabilità intestinale sono estremamente attuali e possono fornire ulteriori spunti di ricerca.
Attraverso la casistica personale di oltre 300 bambini autistici trattati si evidenziano risposte cliniche molto positive. Sostenendo il paziente con l'approccio integrato la isoterapia riesce spesso a togliere l'impronta energetica negativa che ha condizionato lo sviluppo psichico del bambino e dunque sarebbe interessante un ulteriore approfondimento e diffusione dell'approccio di Tinus Smits, che purtroppo ha interrotto bruscamente le sue ricerche.
La scomparsa di Smits rappresenta una grave perdita per l'omeopatia e speriamo che venga raccolto ed ampliato il suo messaggio di speranza per una patologia così seria come l'autismo infantile, continuando ad approfondire quanto c'è di buono nella sua terapia ed aumentando le possibilità terapeutiche a nostra disposizione.
Ricordiamo che nella storia della isopatia vi è anche un grande omeopata del passato quale Costantin Hering, che secondo Nebel fu il creatore scientifico di tale metodica terapeutica chiarendone i principi e i campi di applicazione. Pensiamo solo che l'omeopatia classica debba mantenersi sempre come punto di riferimento in un trattamento complesso e multifattoriale come quello di questa patologia anche se l'isoterapia può giocare un ruolo tutt'altro che marginale e degno di ulteriori approfondimenti e ricerche, che potrebbero anche evidenziare in futuro il possibile ruolo di nuovi nosodi dei rimedi isoterapici utilizzati da Smits, che andrebbero maggiormente studiati e sperimentati.
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