domenica 23 febbraio 2020

Coronavirus, globalismo e instabilità mondiale - L'influenza uccide 1000 volte di più!

L’influenza stagionale uccide 1.000 volte più del coronavirus

Se il coronavirus si rivela grave, poiché al momento non sembra esserlo, molte economie potrebbero essere influenzate negativamente. La Cina è la fonte di molte parti fornite ai produttori di altri paesi e la Cina è la fonte dei prodotti finiti di molte aziende statunitensi come Apple. Se non è possibile effettuare spedizioni, le vendite e la produzione al di fuori della Cina ne risentono. Senza entrate, i dipendenti non possono essere pagati. A differenza della crisi finanziaria del 2008, si tratterebbe di una crisi di disoccupazione e di un fallimento delle grandi società manifatturiere e commerciali. Questo è il pericolo a cui il globalismo ci rende vulnerabili.

Se le società statunitensi producessero negli Stati Uniti i prodotti che commercializzano negli Stati Uniti e nel mondo, un’epidemia in Cina influenzerebbe solo le loro vendite cinesi, non minaccerebbe i ricavi delle società. Le persone sconsiderate che hanno costruito il “globalismo” hanno trascurato che l’interdipendenza è pericolosa e può avere enormi conseguenze indesiderate. Con o senza un’epidemia, le forniture possono essere tagliate per una serie di motivi. Ad esempio, scioperi, instabilità politica, catastrofi naturali, sanzioni e altre ostilità come guerre e così via.
Chiaramente, questi pericoli per il sistema non sono giustificati dal minor costo del lavoro e dalle conseguenti plusvalenze per gli azionisti e bonus per i dirigenti aziendali. Solo l’uno per cento beneficia del globalismo. Il globalismo è stato costruito da persone motivate dall’avidità a breve termine. Nessuna delle promesse del globalismo è stata mantenuta: il globalismo è un errore enorme. Tuttavia, quasi ovunque i leader politici e gli economisti sono protettivi nei confronti del globalismo. Questo per quanto riguarda l’intelligenza umana. A questo punto, è difficile comprendere l’isteria sul coronavirus e le previsioni della pandemia globale.

In Cina ci sono circa 24.000 infezioni e 500 morti in una popolazione di 1,3 miliardi di persone. Questa è una malattia insignificante. Rispetto alla normale influenza stagionale che infetta milioni di persone in tutto il mondo e uccide 600.000, il coronavirus finora non equivale a nulla. Le infezioni al di fuori della Cina sono minuscole e sembrano essere limitate ai cinesi. È difficile sapere con certezza, a causa della riluttanza a identificare le persone per razza. Eppure la Cina ha vaste aree in quarantena e i viaggi da e verso il paese sono limitati.

Nulla di simile a queste precauzioni è preso contro l’influenza stagionale. Finora questa stagione influenzale nei soli Stati Uniti 19 milioni di persone sono state ammalate, 180.000 ricoverate in ospedale e 10.000 sono morte. L’ultimo rapporto è che 16 persone negli Stati Uniti (forse tutti cinesi) hanno avuto il coronavirus, e nessuno è morto. Forse il coronavirus si sta appena scaldando e molto peggio deve arrivare. In tal caso, il Pil mondiale subirà un colpo.
Le quarantene impediscono il lavoro. I prodotti e le parti finiti non possono essere realizzati e spediti. Le vendite non possono avvenire senza prodotti da vendere. Senza entrate le aziende non possono pagare dipendenti e altre spese. I redditi diminuiscono in tutto il mondo. Le aziende falliscono.

Se scoppia una micidiale pandemia di coronavirus o di qualcosa’altro e c’è una depressione mondiale, dovremmo essere molto chiari nella nostra mente che il globalismo ne sarà stata la causa. I paesi i cui governi sono così sconsiderati o corrotti da rendere le loro popolazioni vulnerabili a eventi dirompenti all’estero sono instabili dal punto di vista medico, economico, sociale e politico.
La conseguenza del globalismo è l’instabilità mondiale.

(Paul Craig Roberts, “La conseguenza del globalismo è l’instabilità mondiale”, dal blog di Craig Roberts del 5 febbraio 2020).

2 commenti:

  1. I ricercatori dell'Oms sono arrivati alla conclusione che "in Cina la diffusione del coronavirus ha raggiunto il suo picco tra il 23 gennaio e il 2 febbraio. E da allora ha cominciato a diminuire in maniera consistente". Lo ha detto il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus (Fonte ANSA) ... in Italia la situazione è critica perchè a differenza degli altri Paesi si va alla ricerca esasperata di casi e non sapendo più dove cercare i morti, attingono alle liste di decessi di pazienti oncologici e si va avanti, guidati da un governo che anzichè stemperare la tensione, getta benzina sul fuoco, oltretutto IL POTERE SI NUTRE DI PAURA!!!!

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    1. Se scoppia una micidiale pandemia di coronavirus o di qualcosa’altro e c’è una depressione mondiale, dovremmo essere molto chiari nella nostra mente che il globalismo ne sarà stata la causa.


      Ammettendo che la causa sia dovuta al globalismo che vogliamo fare ,appendere cartelloni e scrivere post ovunque per "informare" tutti che è il globalismo la causa di tutto o vedere il rovescio di quest' altra medaglia dove tutto si ritorce contro...aziende che falliscono,dipendenti a casa,stipendi annullati e conseguente PERDITA DI VALORE e DI POTERE DEL DIO DENARO... Famiglie a casa a prendersi finalmente cura l'uno dell'altro, minore inquinamento dovuto a industrie chiuse,minore circolazione di auto e mezzi pubblici ,compresi i voli aerei...Pensate che l'ambiente e le persone stiano davvero peggio o addirittura meglio ...e qualcosa già avuto i suoi effetti in bene ,per questi pochi giorni di semi arresto dei ritmi in cui tutti eravamo precipitati,figuriamoci se il periodo dovesse prolungare che giovamento!

      Lo so è un paradosso ...ma non tutto il male viene per nuocere, e forse qualche spiritualità sta venendo in aiuto all'umanità!

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