martedì 3 dicembre 2019

LaScienzah è unanime nell'esprimersi a favore dei vaccini... Ma anche no.

LaScienzah è unanime nell'esprimersi a favore dei vaccini

Per la serie: le balle che ci ripetono a pappagallo:
"la scienza è unanime nell'esprimersi a favore dei vaccini."

Questa frase la abbiamo letta e sentita ripetere una infinità di volte proprio. Bene, analizziamola con metodo scientifico:

a) cosa sarebbe "la scienza"?
C'è un qualche portavoce ufficiale per essa? Come è stato selezionato, da chi, con che criteri? Chi lo ha stabilito? Chi ha stabilito quei criteri? Vengono rispettati? Chi lo garantisce?

b) cosa si intende con "unanime"?
C'è stata una votazione, un conteggio di pareri, un sondaggio? Chi lo ha fatto, dove è pubblicato, con che criteri è stato realizzato? Si tratta di unanimità o invece di una qualche forma di maggioranza? Nel caso, assoluta, semplice, qualificata? Su che base è stata calcolata, da chi? Chi ha controllato questi dati e questi conteggi?

c) cosa significa "nell'esprimersi"?
Come è avvenuta questa espressione? Di nuovo, è stato fatto un sondaggio? Un questionario? A chi? Da chi? Con che metodi e con che criteri? Chi lo ha certificato?

d) cosa significa "a favore"?
Che (non si sa bene chi) ha detto (a non si sa bene chi e non si sa bene in che modo) che “gli piacciono i vaccini”? O ha detto che sono sicuri i vaccini? O ha detto che hanno un rapporto rischio beneficio che li rende utili? O ha detto che senza di essi ci estingueremmo? O ha detto che coi vaccini – specie quelli polivalenti, si guadagna benissimo? Perché "essere a favore" significa niente e tutto.

e) cosa significa "dei vaccini"?
Ci sono centinaia di diversi vaccini, per centinaia di diversi ceppi di centinaia di diverse malattie. Questo misterioso soggetto che definiscono "la scienza" avrebbe affermato, non si sa bene come o a chi, di essere genericamente "a favore," di *tutti* i vaccini? O di alcuni si e altri meno? Quali di preciso? Quali meno, di preciso? Qualcuno magari anche proprio no?

Il tutto senza fare alcun cenno a condizioni di salute del paziente (è forse identico vaccinare un soggetto denutrito o un soggetto in ottima salute?) all'età (è forse identico vaccinare un bimbo e un anziano?) alle condizioni particolari (è forse identico vaccinare una donna incinta o un ragazzino epilettico?) a contesto (è forse identico vaccinare un soggetto che beve acqua non potabile senza accesso a servizi medici nel Gambia o un soggetto con pieno accesso ai servizi sanitari in Italia?) a modalità (è forse identico vaccinare con ventitré agenti nel lasso di un mese e mezzo di tempo o vaccinare per due malattie ciascuna con un monovalente nell'arco di tre anni?) o di età (è forse identico vaccinare un bimbo di due mesi, un adulto di 35 anni o un anziano di 87?)

Seriamente: anche senza voler in alcun modo mettere in dubbio l’onestà intellettuale o la buona fede, il problema è proprio diffondere questo genere di enunciati che, francamente, hanno ben poco di scientifico.

Se si vuole seriamente avviare un dialogo costruttivo su questo tema, asserzioni come "senza i vaccini tornerebbero le malattie" o "salvano milioni di vite anche in Europa / Italia" o "la scienza è unanime a favore dei vaccini" vanno semplicemente cancellate dal frasario, perché non hanno fondamento alcuno.

Ovviamente, se invece si vuole soltanto mormorare il moderno rosario di questo nuovo, triste credo religioso, ecco che diventa comprensibile ripetere ancora e ancora frasi prive di qualsiasi validità scientifica.

Come ogni culto, anche quello de LaScienzah ha le sue preghiere dei fedeli.


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