sabato 21 dicembre 2019

BIG DATA: IL PIÙ GRANDE NEMICO DELL’UMANITÀ

DIETRO LE QUINTE DI BIG DATA: IL PIÙ GRANDE NEMICO DELL’UMANITÀ
Dietro le Quinte di Big Data
Nel nuovo libro Dietro le Quinte (Bizzocchi, Pamio, Perucchietti, in uscita a Novembre per Uno Editori) uno dei temi più importanti e a cui dedichiamo adeguata attenzione è una delle forme di potere e controllo delle masse più subdole ed invasive, quella che va sotto il nome di Big Data. Il termine è di recentissimo conio (2014) e in ogni caso non viene mai troppo utilizzato dai media mainstream. Scrivo questo perché quando di una cosa che ha ricadute enormi sulle nostre vite, non si parla, o si parla poco, occorre subito pensar male. Se dunque non si fa pubblicità alla cosa con tutta probabilità vi sono dei motivi validi. Vediamo quali.

Il Sistema che controlla il pianeta
Partiamo anzitutto dall’osservazione che il “Sistema” che nel suo insieme ci controlla è un essere proteiforme e mutante. In realtà è più che mutante, è continuamente mutante, cosicché risulta estremamente difficile, quantomeno per la persona media, coglierne le mille sfaccettature e conseguenti pericolosità.
Noi oggi viviamo in una società globalizzata che misura tutto in termini di flusso di informazioni e Big Data rappresenta esattamente questo: la raccolta in presa diretta e senza sosta di tutti i dati che disseminiamo costantemente dietro di noi quando navighiamo, telefoniamo, mandiamo email, usiamo whatsapp, pubblichiamo post, foto, commenti, acquistiamo con le carte di credito, ci registriamo in qualche sito e così via.

Chi raccoglie i Big Data?
Tutti questi dati vengono tracciati e raccolti. Ma chi è che li raccoglie?
Perlopiù i megacolossi del web conosciuti anche come The Big Four (Amazon, Facebook, Google, Apple)
e poi Uber, AirBnB e così via. Tutti questi dati vengono raccolti, catalogati, interpretati e infine, ovviamente, utilizzati. Big Data costruisce così, in tempo reale, un enorme data base che fornisce un quadro precisissimo del profilo psicologico, emozionale, sociale di tutti noi. I servizi che queste aziende ci offrono sono in stragrande maggioranza gratuiti ma è facilmente intuibile che se il servizio è gratuito allora la merce siamo noi, o, meglio ancora, la nostra anima.

La profilazione dell’individuo
Questa raccolta ed elaborazione di dati e la creazione del profilo di ognuno di noi si chiama appunto profilazione, un altro termine che solo recentemente è entrato a far parte del vocabolario comune. Lo si sente usare ma pochi sanno cosa significa veramente. La profilazione non è altro che la raccolta ed elaborazione di tutti i dati raccolti su ogni singolo individuo ed il loro utilizzo, almeno in prima battuta, è per scopi puramente commerciali.

Grazie alla profilazione una azienda può procedere dunque con un marketing mirato. Potremmo anzi ben dire che la profilazione è lo strumento principe del marketing mirato.
Anche se l’accaparramento di questi dati e la loro elaborazione viene definito profiling, più correttamente lo dovremmo definire spionaggio. Provate a pensare che tutto ciò che fate, dite, scrivete, ecc., viene tracciato, registrato e conservato in un file a vostro nome in un qualche server sperduto chissà dove. Più che di realtà aumentata qui occorre parlare di libertà diminuita.


Il Data Mining
Come vengono profilati gli utenti? Attraverso il data mining, ovvero l’estrazione, tra tutti i dati raccolti, di quelle informazioni reputate di interesse grazie al lavoro continuo di algoritmi potentissimi (si stima che mediamente un algoritmo raddoppi la propria potenza di calcolo ed elaborazione ogni 18 mesi) che ci profilano come detto senza sosta e in tempo reale. Questi algoritmi, confrontando continuamente tutti i nostri dati, scartano ciò che secondo i loro parametri non conta, e traducono in profili efficaci (e vendibili) il nostro quadro.
Come scriviamo in Dietro Le Quinte, sembra che il maggior acquirente di profilazioni dai colossi del web è l’industria farmaceutica e questo dovrebbe davvero farci riflettere molto.
L’industria farmaceutica, ma così tutte le industrie, acquistano dunque dati per questioni commerciali, cioè per venderci qualcosa (merci o servizi che siano), ma occorre poi pensare che ci sono anche e soprattutto in ballo questioni di controllo sociale.

Controllo sociale delle masse, dittatura dolce e governo invisibile.
Già nel 1928 Edward Bernays, il nipote di Freud, universalmente riconosciuto come il fondatore
delle Relazioni Pubbliche e padre degli attuali spin doctors, scriveva nel suo testo fondamentale Propaganda che, “nella società democratica le opinioni, le abitudini e le scelte delle masse vengono indirizzate da un «potere invisibile che dirige veramente il Paese» (si riferiva agli Stati Uniti ovviamente).
Bernays dunque, quasi 100 anni fa e con tecniche limitatissime se paragonate a quelle odierne, aveva già indicato chiaramente come tutti noi viviamo in una sorta di dittatura democratica in cui la gente, immersa nella propaganda sin dalla nascita, viene costantemente manipolata ed eterodiretta, ed in definitiva spiata e controllata.
Il dramma, rispetto ai tempi di Bernays, è che lo sviluppo tecnologico, con l’esplosione che ha conosciuto anche solo negli ultimi dieci anni (cioè dall’avvento degli smart-phone per essere chiari), permette oggi una tracciatura, ovvero un controllo, costante e infallibile. Di tutti noi. Per di più lo fa con il nostro tacito benestare.

Smart-Phone: uno strumento di spionaggio
Per capire le cose, soprattutto nel mondo-Matrix che abitiamo, occorre sempre fare lo sforzo di pensare al contrario. Nel nostro caso occorre dunque operare un ribaltamento di concetto per capire che cosa è e cosa rappresenta davvero un banale (ma non innocuo) smart-phone, strumento che secondo alcune stime ha raggiunto, tra la popolazione italiana, una penetrazione pari all’incirca al 75%: e cioè un controllore invisibile e infallibile e non un allegro dispensatore di servizi perlopiù gratuiti che ci fanno divertire e/o ci rendono la vita più facile.
Gli smart-phone (ma anche tutto il resto) non sono oggetti creati per renderci la vita più piacevole e facile (semmai per distrarci, che è un’altra cosa) bensì per controllarci.
Le caratteristiche malefiche dello strumento di spionaggio chiamato smart-phone.
Mi concentro sullo smart-phone non in quanto intrinsecamente peggiore di altri strumenti di controllo e manipolazione delle masse, quanto perché riunisce in sé, in pochi centimetri quadrati, caratteristiche che vanno a determinare la situazione, che oserei definire panottica, in cui ci troviamo a vivere.

Che cos’è davvero uno smart-phone?
Vi invito dunque a riflettere su cosa è davvero uno smart-phone:
1) Uno strumento che si muove sempre con noi e registra tutto ciò che diciamo, scriviamo, ecc.
2) Uno strumento che è sempre acceso, e se non lo è, cioè quando è in stand-by, bippa di continuo per una nuova notifica (e come sapete c’è sempre una nuova notifica).
3) Uno strumento dotato di telecamere e microfoni che registrano (e filmano e fotografano) anche da spenti.
4) Uno strumento che teniamo sempre con noi e quindi, grazie al ricevitore gps che ha in dotazione, comunica continuamente dove siamo. Ma non basta. Si connette con tutti i telefoni nelle vicinanza e quindi sa anche (e comunica) con chi siamo in ogni momento.
5) Uno strumento personale, cioè legalmente intestato ad ognuno di noi (così come un automobile ad esempio). Ne consegue che tutto ciò che viene filmato, registrato, scritto, ecc., è attribuile a noi stessi. Con tutte le eventuali conseguenze del caso.
7) Uno strumento che funziona non con un normale software (come quelli del computer) ma con software definiti doppi.

Software doppio…
Cosa significa software doppio? Significa che da un lato è installato sul nostro telefono per espletare una determinata funzione o garantire un dato servizio, ma al tempo stesso lo è anche (installato) nel server del fornitore del servizio in questione. Perché sono anche nel server del fornitore del servizio? Perché in tal modo tutti i dati captati su di noi (spese, opinioni, conversazioni, abitudini, gusti di vario genere, ecc.) possono essere trasmessi, recepiti, elaborati, profilati. Siamo tornati a Big Data. Se pensiamo che gli smart-phone sono praticamente sempre accesi (lo sono anche quando sono spenti), ecco che questi fanno il lavoro per cui sono stati concepiti (strumento di spionaggio) 24 ore al giorno. Mi viene da sorridere quando sento qualcuno dire il mio telefono. Lo strumento sarà anche il tuo perché lo hai pagato (magari indebitandoti, ma i dati, che rappresentano il vero valore del telefono non sono certamente i tuoi. Come si dice, cornuto e mazziato.
Infine ci sarebbe da aggiungere che attraverso la teoria della gradualità noi abbiamo passo passo accettato tutto questo senza batter ciglio (anzi, perlopiù con entusiasmo) e con ciò abbiamo totalmente interiorizzato di cedere la nostra privacy (è ovvio che non c’è sia mai stata nessuna privacy a proteggerci). Il tutto senza renderci minimamente conto delle conseguenze di questo processo.

Big Data (e gli strumenti che utilizza) sono il primo nemico dell’umanità
Arrivati a questo punto spero sia sufficientemente chiaro ciò che Big Data rappresenta veramente:
e cioè in prima battuta un enorme pericolo sociale visto l’enorme mole di dati di cui è in possesso e che utilizza non solo per scopi commerciali ma anche di controllo sociale (per proteggerci dal terrorismo magari. Sic!). Ma è anche un pericolo economico perché cannibalizza sempre più l’economia reale di servizi e merci (Amazon ha dichiarato già qualche anno fa l’obiettivo di diventare l’unico negozio al mondo online e non), di conseguenza rappresenta un pericolo da un punto di vista del lavoro (l’industria di Big Data fa scomparire lavori a vista d’occhio. Non c’è nemmeno bisogno delle statistiche per capirlo) e infine, last but not least, un pericolo ambientale, visto che tutto questo “traffico”, direttamente o indirettamente, serve in prima battuta a promuovere un consumismo sempre più becero, quindi fine a se stesso e in definitiva del tutto inutile, ma dalle conseguenze ambientali enormi in termini di inquinamento ed esaurimento delle risorse (con buona pace di Greta Thunberg e dei suoi sostenitori).
Dichiaro dunque Big Data, nelle sue molteplici e multiformi espressioni, il primo e più grande nemico dell’umanità.

9 commenti:

  1. Caro Marcello il tuo articolo e’ appassionato, chiaro ed esaustivo, e ne condivido ogni contenuto ~ Ma la gente dorme ~ Terribilmente dorme... ~ Ti do’ qui i miei auguri di Buone Feste! ~ Paola Stellare

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  2. e' per questo motivo che io uso un cellulare di quelli vecchi senza connessione internet.

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  3. "Dio non è un individuo, ma un campo di energia, questo campo di energia contiene la Matrix in cui la Creazione è avvolta e quindi forma la realtà virtuale di stampo cibernetico necessaria alle anime che scendono per manifestarsi e poter così sperimentare questa simulazione che noi chiamiamo realtà. Attraverso proiezioni di questa energia pura vengono create le varie anime, che entrando nel campo vibrazionale della Matrix, attraverso i contratti fatti con i guardiani del cluster accettano le regole di questo Gioco Cosmico. Una delle cose importanti da capire è che al di fuori delle anime tutte le altre entità sono semplicemente dei programmi senzienti che giocano al gioco dell’eterno controllo e continuamente necessitano di basse energie vibrazionali che noi chiamiamo negative per nutrirsi e/o cioè rifornirsi di energia alias la nostra energia animica. Le regole attuali non sono sempre state come oggi noi le vediamo. In un qualche punto delle time lines le anime che sono il vero Dio e quindi sono il vero Creatore di questa simulazione, hanno deciso di invertire la realtà e quindi le regole del Gioco Cosmico. Le eliche del nostro DNA sono state fortemente ridotte e così i nostri poteri all'interno di questa Matrix, lasciandoci solo i 5 sensi che ci consentono di percepire sono alcune funzioni di onda nel mondo che chiamiamo di terza dimensione. Attraverso le sistematiche distruzioni chiamate Diluvi Universali, il mondo pregresso è stato completamente eliminato, la sua storia è stata cancellata e nascosta e quell'essere che prima si poteva nutrire di luce è diventato un cavernicolo e addirittura un cannibale. Da quel momento i cosiddetti servitori sono diventati gli Dei e i veri Dei sono diventati i loro servitori. I programmi cibernetici hanno preso il sopravvento e attraverso la prigione del corpo e il ciclo delle reincarnazioni con la totale perdita delle memorie delle vite precedenti hanno creato una simulazione diabolica in cui ora siamo completamente immersi e in totale stato confusionale. Abbiamo dimenticato chi siamo, dove siamo e perché siamo qui. Ci hanno fornito di una mente, un ego, una personalità, hanno riprogettato il contenitore che chiamiamo corpo e ci hanno fornito di sensi limitati che ci stanno completamente schiavizzando rispetto ad una schiacciante realtà. Temiamo la morte, che invece è l’unica occasione per giungere alla vera vita e alla nostra vera essenza. Gestiscono il ciclo delle reincarnazioni che come una giostra infinita ci assorbe all’interno di questa simulazione che ormai viene da noi vista come la Vera Realtà. La cosiddetta spiritualità all'interno di questa Matrix è una illusione e solo i differenti campi vibrazionali formano le cosiddette dimensioni che sarebbe più corretto chiamare piani di esistenza. Questi programmi stanno in tutti i modi cercando di trasformarci in esseri simili a loro cioè cyborg e/o esseri cibernetici. Energia animica, DNA, entità cibernetiche sono strettamente collegate attraverso un algoritmo olofrattalico legato ad una logica quantica che sfugge alla nostra percezione cosciente, i programmi ci manipolano continuamente per costringerci a co-creare una realtà che sta solo alimentando il loro paradigma e cioè schiavi su un pianeta prigione e fragili e completamente indifesi di fronte agli eventi che sembrano essere completamente fuori controllo."

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    1. Condivido In toto ~ Ma la gente ormai dorme sempre piu’ profondamente ~ Paola Stellare

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  4. Il commento di “anonimo 11 gennaio 2020”, e’ di estremo interesse ma non trovo il blog ~ Tutto quanto espresso mi risulta da varie fonti e seppure di difficile concezione lo ritengo assolutamente reale ~ Quello che e’ stato perpetrato sull’essere umano e’ terribile a livello fisico ed a livello mentale ~ Sembra assai lontana la possibilita’ di bonificare tale devastante situazione ~ Paola Stellare

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  5. Carissimi Marcello e Paola,

    Mi fa piacere constatare che vibrate in risonanza, e spero che queste informazioni possano esservi di aiuto. La Scienza dice di aver decodificato il DNA che effettivamente è l’oggetto più incredibile che esiste, ma il 3% è solo una piccola frazione e tutto il resto rimane nell’oscurità. Sicuramente molte informazioni ci vengono occultate e sicuramente il DNA è l’anello di congiunzione tra il mondo spirituale e quello materiale, cioè quello della simulazione ologrammatica. Non a caso l’anima si annida nel DNA e in tutti i piani esistenziali cioè quelle che chiamiamo dimensioni c’è un continuo sperimentare del DNA. C’è un’attrazione fatale tra il DNA e l’anima alla quale la stessa non riesce a sottrarsi e questa è poi la logica dell’essenza vitale dei cloni, di cui gli oscuri si servono come portali dimensionali organici. Solo il 20% circa degli umani possiede un anima, il resto sono inconsciamente agenti degli oscuri e cioè delle entità cibernetiche senzienti che vogliono trasformare la simulazione virtuale in una realtà oggettiva. Molte anime hanno voltato le spalle alla Fonte e al momento preferiscono restare nella simulazione in quanto secondo il loro punto di vista è più interessante, vogliono sperimentare anche questa assurda situazione, tanto hanno tutta l’eternità davanti. Noi su questo piano stiamo vivendo la dicotomia tra il corpo energetico denso che chiamiamo materiale e un anima che soffre a seguito delle continue frustrazioni a cui siamo sottoposti e vorremmo chiudere questo capitolo. La soluzione a questa situazione potrebbe avvenire se tutte le anime si rifondessero con le loro parti eteriche e spirituali e all’unisono reinvertirebbero la realtà, consentendo all’essere umano di riottenere i precedenti poteri multidimensionali che al momento sono solo latenti. Allora ritorneremo padroni della matrix olofrattale e potremo per così dire ritrasformare questo inferno nel paradiso di cui tutti vagheggiano. Tutto quello che sta accadendo è una conseguenza della legge del libero arbitrio e di cui tutti ne portiamo l’intera responsabilità, le anime come voi sapete non hanno la cognizione del tempo per questo sono così pazienti. Qualcuno potrebbe dire che il tempo non esiste, che è solo una illusione e poi non esistono solo le esperienze positive, ma anche quelle negative e che bisogna pur farle. Ciò mi sembra il dividi et impera che gli oscuri stanno applicando e purtroppo ci stanno sempre più prendendo gusto. Spesso amore e passioni creano un cocktail da cui è difficile uscirne, ai posteri l’ardua sentenza, per il momento siamo spettatori di questa situazione.

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    1. Informazioni molto importanti e gradite per me. Credevo ce ne fossero di più umani animati, ma tant'è chi ce l'ha la usa a beneficio di tutti. Noi faremo la nostra parte anche se siamo pochi e il nostro agire non cambierà sostanzialmente la realtà complessiva, ma un contributo nei piccoli scenari rimarrà.
      Grazie di tutto anonimo.
      Buone cose. :-)

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    2. Anonimo, le tue interessanti informazioni meritano una attenta riflessione, che mi ripropongo di effettuare ~ Al momento credo di poter esprimere comunque con cognizione due considerazioni:: una riguarda la mia convinzione circa l’esistenza di cloni umani senza anima, ovvero senza connessione col Cosmo e le sue Leggi, tale mancanza di connessione ne fa soggetti privi di riferimenti interiori, ne fa energie brade e parassite ~ La seconda opinione riguarda il significato profondo del Libero Arbitrio, e la sua necessita’ per l’essere umano, poiche’ ove non esistesse la liberta’ di decidere, l’essere umano perderebbe la possibilita’ di autodeterminarsi, nel bene e nel male ~ Considero sacra la liberta’ di scegliere, qualsiasi sia la scelta assunta ~ Il Libero Arbitrio e’ una possibilità irrinunciabile, per ogni anima e uno strumento terribile a disposizione dei cloni ~ Paola Stellare

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  6. L'unica cosa che possiamo fare è vivere nel qui e ora creare il testimone l'osservazione di se coerenza del cuore leggete brizzi tolle gurdjieff.

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