martedì 24 aprile 2018

Malattia e Guarigione Esoterica

Malattia e Guarigione Esoterica

La malattia oggi, è una delle maggiori paure che affliggono l’umanità. Ogni essere umano è terrorizzato all’idea di ammalarsi e soffrire, e questo condiziona molto spesso la sua vita.

In realtà, la malattia dipende proprio da noi stessi e non dal caso, come spesso si crede. Si manifesta sotto forma di sintomo fisico, ma in realtà ha origini più profonde. Le vere cause, infatti, sono da ricercarsi nei corpi sottili dell’uomo: essa si genera in seguito ad un conflitto tra la vita dell’anima e la personalità.

Infatti, la malattia è una disarmonia che nasce dal rapporto tra la vita dell’anima e i tre corpi inferiori dell’uomo, fisico-eterico, astrale e mentale, che compongono la personalità.
La malattia si origina nel corpo in cui è polarizzato l’individuo. Essendo la maggioranza dell’umanità polarizzata nel corpo astrale, è qui che si generano la maggior parte delle malattie dell’umanità, che sono perciò, di natura emotiva.

Guarigione esoterica: risalire alle cause

Per curare realmente una malattia, quindi, bisogna risalire alle cause: il corpo fisico non è altro che la precipitazione sul piano fisico di aspetti più sottili. Gli uomini credono di curare le malattie con la chimica e la chirurgia, ma in questo modo si agisce soltanto sul sintomo e non sulle cause. Il conflitto generato dall’attrito tra anima e corpi sottili non viene risolto, perciò questa energia si manifesterà ancora, delle volte anche in maniera più violenta, su altre parti del corpo.
Questo non vuole dire che la medicina non sia importante, anzi, dobbiamo dire grazie ai medici e alla medicina che nel corso della storia hanno sempre cercato di migliorare le condizioni di vita dell’umanità, ottenendo dei grandissimi risultati, ma sarebbe auspicabile una “medicina del futuro”, in grado di guarire veramente partendo dalle cause. Essa dovrebbe nascere dall’integrazione di questi due importanti aspetti: quello esoterico e quello medico.
Importanti informazioni sulla vera natura della malattia, sono contenute nel libro “Il Trattato dei Sette Raggi” Vol. 4 – Guarigione Esoterica di Alice Bailey, scritto in seguito alle rivelazioni del “Maestro Tibetano”.
 Ogni malattia è il risultato dell’inibizione della vita dell’anima, e ciò vale per tutte le forme in ogni regno.” Questa è parte della Legge I citata dalla Bailey, da cui si deduce chiaramente come nasce la malattia. L’anima ha un progetto da realizzare ed entra in conflitto con la personalità (formata dai tre corpi sottili) che cerca di ostacolarla. Da qui nasce la disarmonia che porta alla malattia.
Questo concetto viene espresso, in maniera più dettagliata anche nella Legge IV: “La malattia, sia fisica che psicologica, affonda le sue radici nel bene, nel bello e nel vero. Non è altro che un riflesso distorto di possibilità divine. L’anima, che cerca la piena espressione di un aspetto divino o di una realtà spirituale interiore e ne è impedita, determina nella sostanza dei suoi involucri, un punto di attrito. Su questo punto sono focalizzati gli occhi della personalità e ciò conduce alla malattia.”
La Legge II invece, descrive le energie che determinano la malattia: “La malattia è il prodotto di tre influssi, cui è anche soggetta. Primo: il passato dell’uomo, per cui egli paga il prezzo dei suoi antichi errori. Secondo: la sua eredità, per cui condivide con tutto il genere umano quei flussi di energia infetti che hanno origine collettiva. Terzo: egli condivide con tutte le forme naturali ciò che il Signore della Vita impone al Proprio corpo. Questi tre influssi sono chiamati ‘L’Antica Legge di Condivisione del Male’. Un giorno, essa sarà sostituita dalla nuova ‘Legge dell’Antico Bene Dominante’, che è alla base di tutto ciò che Dio fece. Essa dovrà essere attivata dalla volontà spirituale dell’uomo.”

La Legge II, in pratica, ci dice che la malattia dipende da tre fattori:
– dal karma individuale di ogni uomo;
– dal karma collettivo dell’intera umanità;
– dal Grande Essere di cui tutti noi facciamo parte, in continua evoluzione e modificazione.
Il libro prosegue poi con altre rivelazioni e informazioni sulla guarigione esoterica di cui non parleremo in questo articolo, il cui obiettivo è soltanto quello di far capire cos’è in realtà la malattia e da dove bisogna partire per poterla comprendere.

 

La malattia come esperienza

È importante essere consapevoli che non sempre è necessario e indispensabile guarire, ma bisogna sempre tener conto del progetto dell’anima. La malattia infatti, può portare alla realizzazione di un’esperienza e al superamento di un conflitto. Gli uomini hanno una concezione errata del sé e soltanto la consapevolezza e la conoscenza di se stessi, può portare al superamento della sofferenza.

In realtà, la malattia è una possibilità di “trasformazione alchemica”. Il conflitto tra anima e personalità infatti, porta uno squilibro a livello energetico. La malattia trasforma quel quantitativo di energia che permette di ritornare in uno stato d’equilibrio.

Ma come nasce un conflitto?

sabato 21 aprile 2018

Il Senso Biologico della malattia

Il Senso Biologico della malattia

Perla saggia:
Ho detto al mio dottore che mi sono rotto la gamba in due posti.
E lui mi ha risposto: "La smetta di andare in quei posti!"
Henny Youngman

Ieri sera, 12 ottobre 2017, ho avuto il piacere di illustrare a diverse persone, l'importanza di capire il Senso Biologico della malattia, le ragioni che sono alla base dei disturbi.
Ci sono degli autori che ritengono che il SB non sia "rilevante". Tenendo conto anche di questa visione, io credo invece che un senso ai programmi SBS ci sia e che per il fatto di esserci, abbia una gran rilevanza e non possa essere trascurato dopo che il programma SBS si sia avviato.
Non va trascurato per due motivi:
1.      capire la realtà del quadro sindromico a cui si assiste
2.     capire cosa poter fare per evitare le recidive conflittuali
Certamente quando la persona sta male ed ha bisogno di un sollecito aiuto, è del tutto inutile - se non pericoloso - stare a disquisire su senso biologico e altre amenità filosofico-emozionali, ma una volta fuori dal tunnel della sofferenza, comprendere perché il corpo ha fatto quello che ha fatto, può aiutare a comprendere come non ricadere negli stessi meccanismi, nelle stesse situazioni e negli stessi vissuti che hanno favorito l'avvio dei programmi SBS.

L'articolo che segue è un estratto di quanto ho avuto l'onore di discutere davanti a persone cordiali ed accoglienti, a cui va il mio sentito ringraziamento.

 

Etimologia delle parole

Analizziamo i termini in argomento, come malattia e patologia, in modo da farci una idea di quale sia la vastità del significato.
Patologia deriva da pathos ovvero un sentimento intenso, una forte emozione.

Malattia deriva da malato, a sua volta derivante dal latino male habitus = in cattivo stato e da male actio = una azione malevole. Non è da escludere anche la locuzione male habere = sentirsi male.
Si comprende bene come nel nome stesso di patologia siano coinvolte strutture che non hanno un substrato organico, ma nondimeno importanti per capirne la sostanza.
Nel termine malato, che anticamente si pronunciava con due "t" (malatto), si cela il concetto di cattiva azione, di cattivo stato, ma di quale azione e stato si parla? Lo vedremo più avanti.

 

La visione accademica

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità si può definire "malattia" l'opposto della salute: un'alterazione dello stato fisiologico di un organismo (comprensivo eventualmente di quello psicologico) capace di ridurre o modificare negativamente le funzionalità normali, unita al complesso delle reazioni fisiologiche che derivano dallo stato patologico. Nella definizione di malattia c'è il principio di transitorietà: ogni patologia ha un termine che può essere rappresentato dalla guarigione dell'organismo, dall'adattamento dello stesso ad una diversa fisiologia (o ad una diversa condizione di vita) o dalla morte.

Si tratta comunque di una definizione generica è troppo limitativa. Nella lingua inglese compaiono tre termini che in italiano si tradurrebbero con "malattia":
  • disease come modello medico: un processo patologico, una deviazione da una norma biologica. Il medico può vedere, toccare, misurare il processo patologico.
  • illness come il vissuto del malato: la sensazione, l'esperienza totalmente personale e soggettiva della perdita della salute. Spesso accompagnata dalla presenza della malattia "oggettiva" ma non necessariamente.
  • sickness come modalità esterna e pubblica dello stato di cattiva salute: malattia come ruolo sociale, status e negoziazione tra il soggetto malato e la società.

Le due fasi della malattia

La Medicina Accademica divide, fin dall'antichità, le malattie in calde e fredde in base alle caratteristiche della sintomatologia ed in questo tentativo di definire una tipologia di malattia rispetto alle altre, ha descritto migliaia di quadri patologici diversi l'uno dall'altro. Quando un caso patologico non rientra in nessuno dei quadri inclusi nella letteratura, si parla di sindrome, ovvero una serie di sintomi che possono appartenere a tante altre malattie.
In medicina si parla di malattia, morbo, sindrome, ma in definitiva c'è parecchia confusione nel definire dove collocare lo specifico caso della specifica persona.

Gli studi del Dr. Hamer non solo hanno cambiato il modo di intendere la malattia, ma hanno fatto letteralmente piazza pulita di tutta la classificazione delle patologie, riducendo il tutto ad un primo semplice concetto: la "malattia" intesa come un insieme forzoso di sintomi, non esiste.

Il secondo concetto importante illustra come le "malattie" classificate non sono altro che una parte di un tutt'uno biologico che si chiama Programma Speciale Biologico e Sensato della Natura (SBS).
Questo Programma si compone di una prima fase "fredda" e di una seconda fase "calda".

Per comprendere queste due fasi basta capire cosa viene enunciato nella Seconda Legge Biologica, a cui rimando il lettore.
In una di queste due fasi è sempre collocato il Senso Biologico.

 

Il Senso Biologico

Il Senso Biologico (SB) rappresenta la ragione al manifestarsi di un evento - normale o speciale - riguardante un essere biologico; evento che ha finalità rivolte a generare, riparare, conservare e trasformare la vita.

Come detto, il SB si cela comunque in una delle due fasi del Processo SBS, ma agisce su due aspetti inscindibili l'uno dall'altro:
- il corpo
- il comportamento

domenica 15 aprile 2018

Comprendere il “Conflitto biologico”: la vera genesi di ogni processo biologico sensato(malattia)

Conflitto biologico

Il conflitto biologico è la percezione che, nel rapporto con l’ambiente, qualcosa minaccia[1], in maniera inaspettata, una funzione dell’organismo. Ad esempio, che un boccone non può essere digerito, oppure che un movimento viene bloccato, oppure che il territorio non può essere marcato, oppure che l’integrità del corpo viene attaccata, oppure che l’organismo non ce la fa a fare qualcosa di vitale importanza, ecc.

Da questo punto di vista, quindi, per logica neurobiologica, non è necessaria la coscienza, nel senso di come noi comunemente l’intendiamo. Possiamo avere un conflitto biologico anche senza esserne coscienti e tanto meno essere coscienti di noi in quanto persone.

Tale percezione attiva una disposizione, cioè scatena una cascata di reazioni emotive: il conflitto biologico è, a tutti gli effetti, una particolare risposta emotiva ad uno stimolo significativo dal punto di vista biologico, dal momento che interferisce o blocca o minaccia una funzione dell'organismo stesso.

I conflitti psicologici appartengono al dominio della coscienza estesa ed autobiografica; i conflitti biologici, invece, appartengono al dominio non verbale della coscienza primordiale, che ha le sue radici nella continua rappresentazione inconscia del corpo.

CONFLITTO BIOLOGICO

  • Esperienza traumatica ed inaspettata di non poter adempiere ad una funzione organica.
  • Automatico, non mediato dall'“Io”; attiva un Programma SBS mediante un meccanismo chiave-serratura.
  • Percepito in modo non verbale, viscerale e sensoriale. Sentito in quanto organismo vivente.
  • Nasce dal rapporto con l’ambiente ed è in relazione ad una funzione dell'organismo.
  • I valori di riferimento sono quelli biologici
  • Ha un significato biologico ed un senso biologico, ovvero, produce una risposta finalizzata alla coerenza biologica
  • La soluzione è il ripristino della funzionalità della specifica funzione.

 

CONFLITTO PSICOLOGICO

  • Esperienza di disagio che nasce dalla competizione tra bisogni o istanze diverse dell’individuo.
  • Soggetto a mediazione da parte dell’“Io”; attiva tentativi di soluzione attraverso i meccanismi di difesa descritti dalla psicologia o attraverso la negoziazione o integrazione.
  • Percepito come malessere commentato e interpretato. Sentito in quanto individuo.
  • Nasce tra le varie istanze del sé (identità) ed è in relazione alla coerenza dell’identità.
  • I valori di riferimento sono quelli esistenziali
  • Ha un significato esistenziale ed un senso esistenziale, ovvero, produce una risposta alla coerenza autobiografica
  • La soluzione è la mediazione tra le istanze (identità) diverse

 

Tratto dal "Testamento" del Dr. Hamer

I conflitti biologici dell'uomo e dell'animale a confronto
UOMO
MAMMIFERO
Carcinoma mammario/Carcinoma dei dotti lattiferi seno sinistro
Conflitto madre/bambino
Es: bambino infortunato
Conflitto madre/bambino
Es: bambino infortunato
Ulcera dei dotti biliari e coledoco
Conflitto di rancore nel territorio
Rancore per lo più verso dei parenti e di solito a causa di denaro.
Es: liti per l'eredità
Conflitto di rancore nel territorio / di invidia per il cibo.
Es: il bassotto sottrae i bocconi migliori al cane pastore capo
Ulcera dell'intima delle coronarie
Ulcera della mucosa bronchiale
Conflitto di territorio
Conflitto di territorio minacciato
Es: perdita del posto di lavoro
La moglie o l'amica se ne va con qualcun altro
Es: il cervo giovane scaccia il cervo vecchio dal suo territorio; la cerva si allontana dal proprio territorio ed entra in quello di un altro.
Carcinoma del collo dell'utero
Conflitto sessuale femminile. Es: la moglie sorprende il consorte "in flagrante".
Conflitto biologico arcaico per il fatto che l'altra viene posseduta e forse ingravidata al posto proprio.
Conflitto di non essere posseduta.
Es: la cagna in calore viene sempre tenuta lontano dal maschio, non può avere dei cuccioli.
Cancro delle ossa (nella fase di riparazione leucemia)
Conflitto di svalutazione di sé. Es: l'impiegato non viene promosso, qualcuno non supera un esame o gli viene detto «Tu hai il cancro!»
Es: il cane per un certo tempo non può più correre; il cervo nella lotta si spezza le corna. L'elefante si spezza una zanna.
Carcinoma del testicolo
Conflitto di perdita
Es: il padre perde il figlio o un compagno
Es: il cane perde la persona di riferimento o i compagni di gioco
Carcinoma del retto
Carcinoma della vescica
Conflitto di identità.
Es: al paziente viene detto «Tu non sai chi è tuo padre»
Conflitto di non poter marcare il territorio. Es: la figlia sposata dorme sempre con un altro uomo (carcinoma delle vescica)
Es: il cervo rivale del territorio confinante oltrepassa di continuo i confini del suo territorio.
Adenocarcinoma alveolare
Conflitto di paura della morte.
Es: «Tu hai il cancro, non c'è più speranza!», oppure il paziente sogna ogni notte un incidente d'auto che gli sembra mortale.
Es: nella sperimentazione su animali i topi sono di continuo soggetti all'azione del fumo. Il gatto sta in agguato davanti al nido del topo, il topo deve riuscire a passare.
Adenocarcinoma dei tubi collettori renali
Conflitto del profugo o di lotta per la propria esistenza.
Es: il bambino piccolo viene portato improvvisamente da una nonna che vive a 100 Km di distanza, dove tutti gli sono sconosciuti. L'acqua viene trattenuta per non "disidratarsi". Il bambino alla nascita viene messo in una incubatrice che è si calda, ma dove gli mancano i movimenti e la voce della mamma. Una elevata percentuale di neonati posti in incubatrice patisce una cosiddetta "insufficienza renale" = ritenzione idrica
Es: la mucca viene venduta e portata tra mucche che non conosce, patisce il conflitto del profugo, accumula acqua (ritenzione idrica).
Il nuovo nato di un branco perde di vista la madre a causa di un incidente.
Grazie alla ritenzione idrica sopraggiunta con il conflitto, ottiene ancora due giorni di tempo in più per ritrovare la madre.

I conflitti biologici sono sostanzialmente quattro:

Il Racconto illogico della Realtà

Il Racconto illogico della Realtà
Siamo abituati: la realtà segue il suo corso mentre il racconto della realtà procede in modo indipendente.
In questo conflitto siriano le discrepanze tra realtà ed il suo racconto sono paradossali. Un governo legittimo e benvoluto dalla popolazione viene definito ‘regime criminale’, si parla di armi chimiche invero inesistenti (proprio come avvenne anni orsono per l’Irak di Saddam), si crea e si finanzia l’Isis mentre si finge di combatterla però si attacca il governo siriano (che dovrebbe essere una vittima dell’Isis!).
Un governo amato dal suo popolo che invece di combattere la ribellione prezzolata attacca la sua stessa popolazione con il gas?
La confusione è totale. Evidentemente ciò che si desiderava era creare caos, confusione e dolore: obiettivo riuscito.

I media sono in evidente imbarazzo. La logica vacilla ed il regime che li finanzia e li imbecca fatica addirittura a fornire loro una versione credibile e coerente. La dissonanza cognitiva assale chi tenta di farsi un quadro della situazione. Dietro tutto l’ombra dell’elefante nella stanza, Israele, il cui ruolo viene invece tenuto sottotono dai media di regime.

Tutti i paesi della fascia mediterranea sono stati destabilizzati (Israele escluso ovviamente) con le buone (crisi finanziarie) o con le cattive (bombe e colpi di stato). Le primavere arabe sono stati tristissimi autunni preconfezionati (a noi hanno dato solo il Movimento 5 Stalle).

Infine il crimine sottaciuto che rende l’insieme grottesco: le armi chimiche. Sottoposti come siamo da decenni all’assalto biochimico aereo continuato (scie chimiche) appare veramente risibile l’appello militare occidentale sul divieto di usare armi chimiche!
Per un false flag chimico sono partiti centinaia di missili verso la Siria. Per un assalto decennale contro tutta la popolazione mondiale cosa dovremmo attenderci?

mercoledì 11 aprile 2018

Le emozioni ci fanno davvero ammalare?

Le emozioni ci fanno davvero ammalare?
Quando parliamo di salute, uno degli aspetti più importanti dei cinque elementi riguarda le nostre emozioni. Ciò che proviamo e sentiamo può davvero farci ammalare.
Ciascun elemento e organi associati possono essere fortemente colpiti da un'emozione specifica.

Di solito, in una persona sana questo avviene per un breve lasso di tempo; ma se le emozioni rimangono inespresse per lunghi periodi, ciò può portare a un'intera gamma di disturbi e malattie.
Di frequente le persone lamentano un disturbo che ha avuto inizio a seguito di una forte problematica emozionale, ad esempio un problema alla pelle subito dopo la morte di un proprio caro.

Oppure disturbi intestinali dopo che la propria unica figlia è andata via di casa per frequentare l'università. E ancora, indolenzimento a collo e spalle dopo una settimana lavorativa particolarmente stressante e frustrante.

Il collegamento tra questi eventi e i disturbi che ne derivano non sempre viene compreso e riconosciuto o, nel caso lo fosse, spesso non viene preso in considerazione e lo si accantona come "coincidenza" perché non può essere facilmente spiegato in termini convenzionali.
Per molte persone sembra essere molto più semplice trattare un eczema con una pomata a base di steroidi piuttosto che interpretarlo come la manifestazione fisica di un dolore, un lutto o un dispiacere. È difficile riconoscere che quel dolore, lutto o dispiacere ha distrutto l'equilibrio nell'elemento Metallo e nei suoi due organi correlati, Polmoni e Intestino Crasso; che lo squilibrio a livello dei Polmoni è "tracimato" trasformandosi in un problema dermatologico poiché, per la medicina orientale, i Polmoni hanno il compito di controllare la pelle; e che un aspetto fondamentale per curare quell'eczema consiste nel rafforzare l'elemento Metallo, in modo da elaborare il dolore (lutto o dispiacere) e permettere alla pelle di guarire.

In genere, le emozioni vanno e vengono, e nella maggior parte dei casi non si verificano problematiche dovute a uno stato emotivo persistente; per alcune persone, invece, specialmente quando uno degli elementi è più debole rispetto agli altri, un'emozione può essere difficile da lasciar andare.
Più a lungo un'emozione rimane irrisolta dentro di noi, maggiori possibilità ci sono che internamente si verifichino disagi e malattie. Il problema è che, a quel punto, qualunque collegamento tra il disturbo e l'emozione che l'ha causato difficilmente verrà individuato come tale.

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LETTERA ANTI-VACCINI DEL PROF PIETRO PERRINO

LETTERA ANTI-VACCINI DEL PROF PIETRO PERRINO

Il Prof Pietro Perrino, ricercatore al CNR ed emerito docente di genetica all’Università di Bari, pubblica un’altra lettera di denuncia e approfondimento, indirizzata al presidente della regione Puglia e al sindaco di Bari.


LETTERA A MICHELE EMILIANO PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA E AD ANTONIO DECARO SINDACO DI BARI

Presidente Emiliano e Sindaco Decaro, mi riferisco alla vergognosa legge 119/2017 di Beatrice Lorenzin sulla obbligatorietà di 10 vaccini (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hemophilus B, morbillo, rosolia, parotite, varicella). Ho già avuto modo di esprimere il mio dissenso su questa legge che, oltre ad essere incostituzionale, è priva di ogni fondamento scientifico. Spiego il perché.

Sui libri di medicina e sulle riviste scientifiche è scritto che le vaccinazioni di massa, avviate negli anni ’50 e ’60, hanno salvato l’umanità dalle epidemie delle malattie infettive. È una bugia autentica. Non c’è nulla di vero in quest’affermazione. La verità è un’altra. Le epidemie delle malattie infettive sono diminuite gradualmente dall’inizio del Novecento fino ad annullarsi completamente prima che arrivassero le vaccinazioni di massa, così come mostrano i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica). Non si tratta di credere o non credere, si tratta di consultare correttamente le tabelle e i grafici di un’istituzione pubblica come l’ISTAT. Dati disponibili a tutti, anche al Presidente della Puglia e al Sindaco di Bari. Ciò è vero per l’Italia, per gli USA, per la Gran Bretagna e per l’intero pianeta.

LE CAUSE DI MALATTIA NON SONO I GERMI MA LE CONDIZIONI DI VITA DELLA GENTE

Dall’inizio del Novecento, la mortalità causata dalle malattie infettive è diminuita gradualmente in parallelo al miglioramento di condizioni di vita, condizioni igieniche, nutrizione e accesso ad un’acqua più potabile, delle popolazioni interessate. Non c’è nulla di misterioso in tutto questo. Non si tratta di miracoli, ma del fatto che le cause delle malattie non sono i germi, ma le condizioni di salute della gente.
Tra fine dell’Ottocento e inizio Novecento, alle case farmaceutiche di allora e alla Big Pharma di oggi, piacque molto la teoria dei germi di Louis Pasteur, secondo la quale la malattia è causata dai germi. Alle case farmaceutiche piace l’idea perché in questo modo si riesce a vendere molecole (farmaci) per uccidere i germi e così il business continua all’infinito.
Alle case farmaceutiche non conviene che la gente scopra la verità e cioè la vera causa della malattia: cattivo stile di vita e cattive abitudini alimentari, che debilitano il corpo umano e lo rendono suscettibile ai germi. Un capitolo questo che vi risparmio, ma che invito ad approfondire.

 

VACCINI INUTILI E DANNOSI NEL CONTEMPO, UN FATTO PROVATO

Tutto ciò dovrebbe essere sufficiente a cancellare la legge 119/2017, ma, per chi ne ha voglia, ci sono altri elementi che possono aiutare a comprendere che i vaccini sono “inutili e dannosi”. Lo aveva già affermato, alla fine dell’Ottocento, Alfred Russel Wallace (inglese), co-scopritore della teoria sull’evoluzione di Darwin, che dopo aver analizzato i dati di 45 anni di vaccinazioni antivaiolo (smallpox), pubblicò un documento di circa 50 pagine, dal titolo: Vaccination Proved to be Useless & Dangerous” (Le vaccinazioni hanno dimostrato di essere inutili e dannose).
Mi fermo qui, ma, su Vs. richiesta, potrei continuare a fornire cento altre prove (pubblicazioni) che mostrano non solo l’inutilità, ma anche la dannosità dei vaccini a breve e lungo termine, verso i giovani di oggi e verso le future generazioni. Mi preme sottolineare un aspetto sociale attuale che ritengo rilevante. Questa legge vergognosa ha messo le mamme dei bambini vaccinati contro le mamme dei bambini non vaccinati. Non è affatto vero che i bambini non vaccinati rappresentano un pericolo per i bambini vaccinati, ma è vero il contrario, come si potrebbe dimostrare con pubblicazioni alla mano.

 

LA LEGGE LORENZIN È UN CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ

In conclusione, ci sono le prove scientifiche e metanalisi che consentono di definire la legge 119/2017 un crimine contro l’umanità. Prima di questa lettera potevate dire di non sapere, ora non più. Per favore, verificate tutto quello che volete, anche attraverso un comitato di studiosi indipendenti, ma fermate questo crimine.
Bari, 5 aprile 2018
Pietro Perrino (titolo e sottotitoli di VV)
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COMMENTO

L’argomento è di per sé non solo scontato, ma addirittura trito e ritrito. Ma la passione, la semplicità e la trasparenza sbalorditiva ed inimitabile del prof Perrino nell’esporre le sue ragioni non hanno semplicemente eguali.
Il fatto eclatante poi sta nel suo status elevato, mai citato e mai fatto pesare per l’umiltà e la signorilità che Perrino ha sempre dimostrato di possedere.
Ne sono testimoni i partecipanti al magnifico raduno estivo di Monopoli nel 2011, incluso Pino Africano, scrittore salutistico e umorista nato, pure lui presente a quell’evento. Perrino è una di quelle persone tipiche di alto lignaggio scientifico che però non ti fanno pesare nel modo più assoluto la loro levatura e il loro spessore. Queste rare qualità, associate al suo coraggio di esporsi in prima persona e di dire come stanno le cose senza mezzi termini, rendono la sua lettera aperta qualcosa di veramente speciale, la trasformano magicamente da ottone e bronzo in oro colato.
Per chi se lo fosse perso, invito ad andare a leggere anche il suo intervento tra i commenti in calce alla mia tesina “Italia manovrata da Big Pharma e dal terrorismo mediatico“.

La mia risposta è che la gente sta rendendosi conto in modo crescente che le cose, sulla faccenda vaccini, non stanno esattamente come sostenuto dalla medicina e dai media. Per adesso tutto questo rimane a livello di sensazione e di sospetto, ma non mi sorprenderei che la gente bruci le tappe prima del tempo e si emancipi finalmente dal suo vassallaggio e dalla sua patologica credulità a quanto proviene dal “Divino Ordine Medico”.
Valdo Vaccaro

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