giovedì 14 dicembre 2017

Tu, non sei solo tu! Tu sei una costellazione di identità, di "other selves".

Tu non sei solo tu! Alla scoperta delle tue altre personalità.
(08/12/2017)
Forse sospetti che dentro di te, dentro gli altri si nascondano altre personalità o sub personalità come le definisce Roberto Assagioli, psichiatra e padre della psicosintesi.
Secondo il DSM V si parla di Disturbo Dissociativo di Identità e secondo l'ICD 10 di disturbo di personalità multipla. Secondo la psichiatria le "personalità multiple" sono da considerarsi patologiche e riferibili ad una sconnessione o discontinuità della normale  integrazione di coscienza.

Affermo invece che in ogni soggetto anche sano coesistono "other selves", altri sè distinti dalla personalità di base.

Le sub personalità possono essere vissute dal soggetto come intrusioni non volute nella coscienza e nel comportamento oppure come complementi non intrusivi della personalità di base. Penso all'ispirazione artistica, poestica anch'esse come "intrusione benefica" o come "ispirazione" proveniente dagli "other selves".

Con il termine “personalità” non intendo solo l’insieme delle caratteristiche psichiche e comportamentali di un individuo, ma soprattutto il grado di evoluzione spirituale che contraddistingue ogni anima.

Secondo Assagioli una sub personalità è una parte della nostra personalità ovvero del nostro modo di essere o di esprimerci nella vita. Secondo la mia esperienza di ipnosi evocativa regressiva medica, invece, esistono “other selves”, altri “tu” paralleli alla tua personalità di base e di per sé strutturati in modo indipendente gli uni dagli altri.

Lo studio a cui ho partecipato, condotto su cinque “virtuosi” dell’ipnosi evocativa regressiva medica e già presentato al III Congresso Nazionale di Neuroradiologia Funzionale 2015 di Firenze ha sancito l’esistenza degli “other selves”, delle “identità multiple” potenzialmente presenti in ciascuno di noi. ( III Congresso Nazionale di Neuroradiologia Funzionale  Firenze 2015).

Questo studio, condotto all’Istituto IRCCS Don Gnocchi di Milano, in prossima pubblicazione su una importante rivista scientifica internazionale, prova l’esistenza in soggetti virtuosi, cioè particolarmente abili all’ipnosi, di “altre personalità” sottese alla personalità di base. I soggetti sono stati sottoposti a test psichiatrici e sono stati vautati ipersani psicologicamente quindi non isterici o psicotici.

Tu, non sei solo tu! Tu sei una costellazione di identità, di "other selves".

Ciò muta il concetto stesso di psicoterapia individuale e modifica la prospettiva e l'approccio alla cura dei pazienti. In sintesi la psicoterapia e l'ipnosi evocativa medica divengono sempre delle terapie sistemiche che devono cercare di guarire e armonizzare le varie sub personalità armonizzandole tra di loro e con la identità primaria.

La personalità di base deve essere in grado di contenere e a dominare l'affiorare di personalità patologiche perchè altrimenti si apre il vaso di Pandora della dissociazione e della psicosi.

Ecco perché improvvisamente affiora Peter Pan dal cappello del prestigiatore di un partner solo apparentemente responsabile. Ecco perché emerge Maga Magò dal viso deformato dalla rabbia di una vicina di casa. Ecco perché improvvisamente si scatena la cattiveria e il sadismo di Mister Hyde e l’impulsività di Sid Vicious, cantante dei Sex Pistols.

Molteplici personalità paranoidi, schizoidi, antisociali, borderline, narcisistiche, evitanti, dipendenti, ossessive compulsive possono nascondersi dentro un individuo che in realtà è una costellazione di più individui indipendenti l’uno dall’altro.

La persona o l’ombra junghiane sono in realtà “persone” ed “ombre” molteplici.

L’esistenza degli “other selves”, mi sembra una scoperta fantastica che spiega come mai alcuni soggetti non riescano a dominare la bulimia, l’anoressia, la ludopatia, il panico, la depressione, la mania, la violenza, la pedofilia e tutte le molteplici varianti patologiche e non della personalità umana.

Nei soggetti virtuosi, da me condotti in ipnosi profonda ed in completa mancanza di coscienza sono affiorate anche “other selves” , “altri sé” di Maestri spirituali e di figure di grande caratura di Luce. Primo tra tutti Ognanios, studiato al Don Gnocchi di Milano e rappresentante il primo grande caso di channeling confermato dalla scienza.

L’ipnosi evocativa regressiva medica consente il recupero e il dialogo con gli “other selves” e la conseguente psicoterapia spirituale. Il fine è sempre per me terapeutico oltre che di ricerca spirituale.
Pirandello mi sorride accarezzandosi il canuto pizzetto e annuisce col capo. Anche lui aveva capito che ognuno di noi era” uno, nessuno centomila”.
Buona vita Angelo Bona.

3 commenti:

  1. Marcello...
    questa volta mi rivolgo direttamente a Marcello....cosa pensa dell'ipnosi e di questo post da lei pubblicato ,se non ho capito male?

    Other-selves-

    Termine che conosco oggi per la prima volta...per definire tutte le etichette umane in un unico termine generato dagli stessi umani, che va a collegarsi nientedimeno con Pirandello!

    Mi aiuta con parole semplici a comprendere questa complessità ,per favore ....grazie

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    Risposte
    1. Magari sapessi tutte queste cose!
      Riguardo all'ipnosi non ho delle idee chiare poichè non l'ho provata e non ho approfondito la conoscenza in materia.
      Riguardo all'articolo semplificandolo al massimo dice che alcuni nostri comportamenti, soprattutto delle persone ancora tali(cioè non individualizzatesi), non sono frutto nostro ma di altri esseri di diverse dimensioni/tempi che agiscono attraverso di noi a nostra insaputa.
      Ad esempio prendi una persona qualunque; essa sente di avere uno scopo e non riesce a rinunciarci, sa bene però che ,quello scopo non l'ha deciso lei, era in lei forse dalla nascita non l'ha ideato la sua mente/cuore, lo ha solo percepito e lo persegue ostinatamente come suo, malgrado sapendo che questo potrà condurla a spiacevoli conseguenze.
      Quindi siamo sicuri che quello che noi facciamo lo abbiamo deciso noi?
      Quante entità/esseri/parassiti/altro interagiscono ed interferiscono con la nostra coscienza di base?
      Forse Pirandello "sentiva" questa situazione e lo ha espresso in quella sua frase famosa.
      Buone cose. :-)

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  2. Innanzitutto grazie Marcello....ho apprezzato davvero molto e soprattutto a livello umano,la sua risposta.

    Io ho deciso da me di chiederle chiarimenti e lei ha deciso da se di rispondermi!

    Quindi almeno su questo credo che i nostri "comportamenti" abbiano seguito l'istinto e nessuno e niente ha interferito!Lo abbiamo deciso noi.

    Ma mi viene un dubbio che se prendessimo tutto ciò con cui veniamo a contatto alla lettera,oggi vivremmo nelle fobie più assurde annullando la nostra coscienza di base semplicemente da noi.

    Mettiamo che io non avessi letto questo articolo,cosa sarebbe accaduto?Non avrei acquisito queste nozioni,ma avendole acquisite mi sento bene,male è indifferente?

    Posso dire che indifferente non lo è per nulla...e sto valutando da me se è un bene o un male questa nozione...ma mi serviva un punto di vista che semplificasse a me e a tutti coloro che leggono ,il senso di questo articolo..

    Per un momento ho pensato che io potessi
    essere quel qualcuno che calzava l'esempio che lei Marcello avesse scritto!

    Diciamolo francamente quanti di noi pensano di avere uno scopo nella vita e di inseguirlo senza curarsi delle conseguenze ?Certo dopo questa scoperta non mi sorprenderebbe che qualcuno la menzioni per scagionarsi dalle proprie responsabilità che per fini egoistici portano a drastiche conseguenze non solo per se stesso ma anche per chi lo circonda.

    Quindi questa potrebbe essere la valutazione del male che potrebbe verificarsi acquisendo questa notizia!

    Ma leggevo nell'articolo che come possono esserci
    intrusioni di coscienza e comportamenti non voluti possono esserci complementi non intrusivi sulla personalità di base ,prendendo come esempio l'aspirazione per l'arte...

    Tutto questo si racchiude nella magica scoperta di appartenenza ad una "costellazione di other-selves!"

    Sa cosa penso Marcello che tornando un po'indietro nel tempo tutto questo faceva parte di un discorso di caratteri e geni che avevamo ereditato dai nostri antenati !Esattamente come il colore degli occhi, la passione per la musica, e magari gli scatti di ira del nonno!

    Quindi se quello che facevamo ieri non siamo certi che lo decidessimo noi sicuramente a causa dei contesti sociali,della rigidità sotto il profilo educativo ed anche dei parassiti (forse più sani a livello naturale)...oggi questa mescolanza tra scienza e spiritualità sta incidendo ancor di più sul suo bellissimo quesito:Siamo sicuri che quello che facciamo lo abbiamo deciso noi??

    Mah ...non è poi tanto difficile rispondere !!

    Grazie Marcello ..un grazie di Cuore.


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