sabato 11 novembre 2017

Tramonti artificiali, siccità devastante, bambini che crepano: continuate a pensare al vostro orticello…

TRAMONTI ARTIFICIALI, SICCITA' DEVASTANTE, BAMBINI CHE CREPANO: CONTINUATE A PENSARE AL VOSTRO ORTICELLO, BRUTTI RINCOGLIONITI
Alcuni giorni or sono ho visto postate su Facebook una marea di fotografie inerenti il "meraviglioso gioco di luce" apparso in mezza Italia ad un recente tramonto: orde di lobotomizzati ne hanno esaltata la bellezza(?) senza nemmeno rendersi conto del fatto che fossero la diretta conseguenza dell'incessante irroramento chimico portato avanti nei nostri martoriati cieli.
Viviamo in un'epoca in cui dire la verità equivale ad essere complottisti. 

Decine di bambini morti per "cause sconosciute", una siccità mai vista prima, un'aria chimica irrespirabile: tutto è davanti agli occhi di tutti, eppure il problema principale dell'uomo è sempre quello di accumulare, accumulare, accumulare, lavorare, lavorare, lavorare.

Senti sempre le solite stronzate: "Quando andrò in pensione...", "Perché quello parcheggia sempre davanti al mio cancello", "Mi faccio 10 ore di straordinario così mi compro il telefono nuovo".

Non vedo l'ora che dai rubinetti non esca più una goccia d'acqua: forse, solo in quel momento tutti capiranno finalmente quanto grave sia l'attacco alla salute individuale che viene portato avanti.

Detesto ancora di più chi nega l'evidenza: quando si fa finta di non vedere ciò che è ovvio il dialogo non è più possibile.

E' così difficile capire che la salute certo non si ottenga attraverso l'inoculazione di sostanze estranee al corpo, denominate "vaccini"?

E' cosi difficile capire che quanto sta avvenendo nei nostri cieli non ha nulla di normale?
E' così difficile capire che l'alternanza sole-pioggia va avanti da milioni di anni e "inspiegabilmente" si è interrotta solo di recente?

E' così difficile capire che non siamo su questa terra per lavorare come schiavi bensì per evolverci e fare esperienze?

Il 31.12.2017 sarà il mio ultimo giorno di servizio in qualità di maresciallo capo dell'Arma dei Carabinieri: lascio quello che tutti identificano come un "lavoro sicuro" con qualcosa di impagabile, la LIBERTA'.

La libertà di esprimere me stesso a 360 gradi, la libertà di disporre della mia vita, la libertà del proprio TEMPO, la libertà di non rendere conto a nessuno se non a se stessi, la libertà di interagire con chi si ritiene utile per se stessi... e molto, molto altro.

Sembriamo tutti dei soldatini che si trascinano senza meta, incasellati in vite prefabbricate, con l'idea che si possa finalmente disporre del proprio tempo "solo in pensione", per poi, una volta arrivatici, continuare a essere schiavi.

Non desidero più alcun prefisso davanti al mio nome, sia esso dottore, maresciallo, signore...
Io sono Pietro Bisanti. Me stesso.
Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti

1 commento:

  1. "Non desidero più alcun prefisso davanti al mio nome..."

    Non voglio nessun vasco rossi e nessuna vita spericolata,voglio dire quello che sento!







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