La Ricerca Interiore in un mondo completamente sbagliato
(Video)
Questo nostro mondo è ormai così
completamente sbagliato, talmente rovesciato e illusorio che per le persone è
diventato praticamente impossibile anche solo immaginare che potrebbe essere
migliore. Non è
rassegnazione; quando uno si rassegna significa che sa come potrebbe
essere una situazione ma si arrende a quello che invece è. Qui siamo
ben oltre la rassegnazione: su questo mondo assurdo, le persone non
sono rassegnate: no, sono così inconsapevoli di come potrebbe essere da
litigare, in tutti i sensi e le concezioni di questo termine, all’interno delle
condizioni assurde in cui vivono.
Ci
sono le eccezioni ovviamente, ma essendo tali, tale è considerata anche la loro
visione.
Per
essere più chiari, è come se il mondo fosse una grande stanza con
dentro una folla. All’interno della stanza ci sono alcuni piccoli
tavoli, forse tre o quattro, con sopra poco cibo, per giunta in avanzato stato
di decomposizione. L’aria è torrida, piena di fumo, maleodorante e La stanza non è chiusa, ci sono porte,
finestre, uscite di emergenza.
All’interno della stanza la folla in preda alla fame si ammazza
costantemente per il poco cibo marcio.
All’esterno della stanza, il mondo è pieno di cibo fresco, è primavera inoltrata, l’aria
pulita profuma di fiori e le persone che ci vivono prosperano in civiltà,
armonia, salute ed evoluzione.
Ogni
tanto qualcuno da “fuori” decide che non ha senso la condizione delle persone
dentro nella stanza e ci entra, cercando di convincerle ad uscire. Mediamente
viene fatto fuori, oppure imprigionato, malmenato etc. etc.
All’interno della stanza ogni
tanto qualcuno decide di non poterne più: inizia a farsi largo tra la folla. Le entrate e le
finestre non si vedono a causa del fumo ma, proseguendo sempre nella stessa
direzione, ovvero lontano dai pochi tavoli di cibo marcio, pian piano arriva in
vista di una porta. Quando la trova si accorge che è aperta e il mondo, quello
vero, è facilmente raggiungibile: allora si gira per avvertire gli altri i
quali, per tutta risposta, gli si avventano addosso per cercare di trascinarlo
di nuovo all’interno, a volte riuscendoci, a volte no.
Ecco,
più o meno questa è la condizione del mondo vista da chiunque abbia
attraversato una delle porte, ma anche semplicemente raggiunto una finestra e
dato una sbirciatina fuori.
La Ricerca Interiore è un processo
continuo,
progressivo, di ricerca appunto, che consente
di vedere il mondo per quello che è davvero. Lo stato di realizzazione è
progressivo anch’esso, a meno che non si giunga per un motivo qualsiasi ad una
condizione di realizzazione completa o di illuminazione. Lo stato precedente, quello di
completo oscuramento della ragione, della percezione e di tutti i sensi è un
po’ come la stanza dell’esempio. In realtà non esiste una stanza, non esiste una vera “prigione” o un luogo,
se non nell’illusione di chi non si rende conto che il cibo per cui si batte è
marcio, e continua ostinatamente a considerarlo come piatto prelibato.
Se,
per fare un esempio, metà di quelli che si ammazzano in palestra per gli
addominali a tartaruga dedicasse un decimo del tempo che passa ad allenarsi a
sviluppare consapevolezza, questo mondo non sarebbe assolutamente riconoscibile
rispetto a quello che vediamo ora.
Oppure,
se un centesimo dei medici che pensano che la propria professione sia scegliere
quale farmaco somministrare, dedicassero un solo decimo del loro tempo a
comprendere quale sia la visione più oggettiva della vera cura, avremmo una
vita media ben più lunga e uno stato di salute, nel frattempo, completamente
diverso.
Se
i ministri delle grandi religioni monoteiste dedicassero un decimo del tempo
che dedicano alla politica ed all’ingerenza nelle questioni materiali, al
benessere interiore degli altri esseri umani, non avremmo più guerre, delitti a
sfondo religioso, fanatismi e sharie varie.
La Ricerca Interiore non è, come
molti propinano, una fuga dalla realtà ma il suo esatto contrario: la potente
ricerca di ciò che davvero E’!
Questo mondo è completamente sbagliato ma non “di suo”: sono gli
uomini che ancora non hanno imparato a rifiutare il cibo marcio e andare in
cerca di quello genuino. Fintanto che questo stato di ignoranza, superficialità
e inconsapevolezza proseguirà, la nostra vita continuerà ad essere così
profondamente errata.
E’ la visione che deve cambiare: occorre cercare il cibo buono,
occorre rifiutare quello cattivo. Ma dato che le persone credono che quello
marcio sia l’unico cibo possibile, ecco che, prima di tutto, occorre inizino a
rendersi conto che quello che gli viene servito costantemente non è quello che
gli spetta.
Occorre svegliarsi, farsi venire dei dubbi, intraprendere quei “percorsi”
(espressione oggi tanto in voga quanto fuorviante) che portino a comprendere
che la nostra vita, così com’è oggi e nella stragrande maggioranza dei casi,
non è affatto tale.
Sveglia,
cazzo!
Ci
si vede in giro!
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