mercoledì 20 settembre 2017

La convinzione di guarire è la miglior cura

LA CONVINZIONE DI GUARIRE È LA MIGLIOR CURA

La convinzione di guarire è la cura più efficace per ristabilirsi da una malattia fisica o mentale, in quanto il pensare e il sentire la guarigione permettono al paziente di risvegliare le forze dell’anima che danno vita al corpo, ispirare idee creative, migliorare l’autostima, rinforzare la convinzione di essere efficaci e funzionali e attirare di conseguenza eventi di supporto che aiuteranno a sentirsi ristabiliti nella piena completezza.

Troppo semplice? No! Se ad esempio c’è bisogno di una guarigione, è bene concentrare i nostri pensieri sulla pianificazione da fare una volta guariti, anziché focalizzare la nostra attenzione sulla situazione problematica della malattia. Immaginando ciò che potremmo fare nel futuro, vicino o lontano che sia, ci permetterà di attirare situazioni che accelereranno la nostra guarigione! Al contrario, se c’è bisogno di guarigione e lasciamo che paura e ansia si impadroniscano di noi, allora al posto della convinzione di guarire subentrerà la convinzione di non farcela, di sentirsi soli, senza aiuto, e tutto ciò ci porterà a pensare in maniera irrazionale, le nostre emozioni entreranno in conflitto e il sistema immunitario ne risentirà a tal punto da non poter agire in maniera efficace.

Quando parlo di convinzione di guarire mi riferisco a quel pensiero focalizzante che non si limita a scaturire dalla testa, ma che racchiude emozione, immaginazione e per l’appunto, convinzione.
Un pensiero che è l’espressione del fatto che tutto l’organismo si trova d’accordo sul risultato da ottenere. Un pensiero di fiducia, o ancora di più, di fede.

È questa la convinzione capace di produrre cambiamenti nella nostra realtà, anche se si tratta di una realtà di malattia. Se il paziente è sicuro che un certo farmaco lo salverà, allora state pur certi che avverrà così, perché la guarigione avviene sulla base della convinzione personale del paziente. In questo caso si parla di effettoplacebo”. Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia, ossia l’effetto “nocebo”. Se focalizziamo la mente sulla guarigione, ma d’altra parte rifiutiamo le cure che ci vengono proposte, oppure non abbiamo fiducia nel medico che ci segue, o ancora, se siamo spaventati dalle sensazioni provenienti dal nostro corpo sofferente, allora inconsciamente sappiamo che non possiamo guarire.

A questo punto è evidente che la differenza la fanno il pensiero, la convinzione e l’emozione che il paziente lega alla cura, più che la cura in sé.
La fede, la fiducia, ossia tutto ciò che stimola l’effetto placebo, condurranno alla guarigione. La paura, la sfiducia e tutto ciò che stimola l’effetto nocebo, condurranno ad un triste epilogo. Non si scappa da questa Legge.

Ho già parlato delle innate capacità di autoguarigione del nostro corpo nell’articolo “Per Vivere In Salute È Necessario Comprendere La Malattia”, ora si tratta solo di appurare come la convinzione di guarire sia la miglior cura possibile. Non c’è trucco o inganno, bisogna essere consapevoli del fatto che ciò su cui concentriamo il nostro pensiero rappresenta la nostra realtà. Qualsiasi sensazione che sperimentiamo nella nostra vita non dipende dagli eventi che ci capitano, ma da ciò su cui ci concentriamo e dal significato che diamo a quel particolare accadimento. Quindi, se la nostra convinzione è stabilizzata sul “negativo”, il risultato sarà una realtà negativa. Ci sono persone che anche quando la loro vita sembra procedere per il meglio, sono tanto abili da focalizzarsi sull’unica cosa che va male, rendendola più grande e grave di quanto in realtà lo sia.

C’è comunque una variabile “esterna” che può favorire la nostra convinzione di guarire, ed è rappresentata dall’atteggiamento del medico. È importante che il medico curante creda nella guarigione del paziente, e creda nella terapia proposta. La sua fiducia, unita a quella del paziente, genera delle vibrazioni sinergiche che potranno condurre alla guarigione. Di conseguenza, un primo passo per riportare la medicina ad una dimensione umana, più olistica, è cambiare il rapporto medico-paziente.

Il corpo umano non è una macchina assemblata in vari pezzi, e il medico non è un operaio specializzato in quello o quell’altro organo, tanto da fargli perdere il più delle volte la visione d’insieme. Oggi troppo spesso si sente la mancanza del medico di famiglia, quel medico definito generico perché non specialista, ma che aveva la capacità di comunicare positivamente e di interagire con il paziente con umanità, fiducia e convinzione!
I farmaci non sono sempre necessari. La fede nella guarigione lo è sempre.” Norman Cousins

Tragicomico

1 commento:

  1. La convinzione di guarire è la miglior cura!

    Non è tanto la convinzione di guarire la miglior cura, quanto la certezza di ammalarsi senza nessuna cura che ci renda immortali!

    Si nasce e si muore ...è questa la natura che non si accetta!

    Oggi l'uomo fa tutto da sé....decide quando nascere e quando morire....decide persino come ammalarsi ....fa tutto da sé.

    Perché mai dovremmo convincerci di guarire se non capiamo di Cosa ci ammaliano?

    Aspetta ....mi ero dimenticata abbiamo i vaccini!!!

    Immunizziamici a vita tutti....peccato che la natura ci mette davanti sempre un nuovo male, un nuovo ceppo da diagnosticare e da sperimentare...E come se la vita fosse un continuo gioco tra gatto e topo....poverini ma nemmeno loro compiono più il loro decorso naturale,come perché???

    Perché il topo finisce su un tavolo di torture prima che ci arrivi il gatto!

    Allora penso al perché dovremmo affannarci nel curarci convincendoci di poter guarire !!Da cosa ?Da chi?

    Ho sognato degli allevamenti di topi,delle clonazioni di pecore, delle concerie di pelle di animali, ho sognato...tanto da non ricordare piu'cosa...oddio ho le allucinazioni vero.?

    Poveri topi... Prede facili,piccoli bocconi...però lavorando sulla quantità ....ecco il business!

    Ho le allucinazioni anche quando viene associata la vita di un topo a quella di una persona!Gli scienziati dicono che hanno le stesse caratteristiche umane sotto alcuni aspetti,ma davvero! È per questo che esistono allora ?Sono simili all'uomo ...lo stesso uomo che decide di servirsene per quel nuovo farmaco!


    Come faccio a convincermi di curarmi da tutto questo?

    La verità è che hanno ragione gli scienziati, l'uomo ha caratteristiche simili al topo, le persone sono topi che corrono avanti ed indietro impaurite da quel gatto gigante (SISTEMA)che ha il potere di mangiarle da un momento all'altro...

    Metafora o no ?



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