sabato 26 agosto 2017

Le 8 ore di lavoro servono per impedire lo sviluppo delle facoltà nascoste in ogni uomo



Le 8 ore di lavoro servono per impedire lo sviluppo delle facoltà nascoste in ogni uomo
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare. A questo servono le 8 ore di lavoro.
La quantità della nostra vita giornaliera scaglionata in ventiquattro ore.
Otto ore lavorative. Restano sedici ore.
Otto di sonno (se si vuole rispettare la fisiologia). Restano otto ore.
Mediamente e approssimativamente almeno un’altra ora (di vita) va persa per il tragitto casa-lavoro/lavoro-casa. Ci restano sette ore.
Togliamone una per il necessario incameramento d’energia (non dico per pranzare e cenare siccome in un’ora non si può fare né l’una né l’altra cosa). Ed almeno un’altra ora va tolta per la necessaria igiene personale. Ci restano cinque ore.

Un’ora è lo stretto indispensabile per informarsi anche solamente ai fini della sopravvivenza nella nostra società cosiddetta della comunicazione, ma che come pure è stato precisato andrebbe considerata dello stoccaggio e della moltiplicazione esponenziale dei dati o informazioni. Informarsi sull’incremento quotidianamente esponenziale di questo stoccaggio non è quindi un optional ma dai vaccini alle tasse è una necessità di sopravvivenza. Restano quattro ore.
Almeno un’ora anche il single (condizione pure questa da ricollegare con le otto ore lavorative) dovrà dedicarla o è inevitabile che la dedichi a rapporti familiari e comunque sociali. Siano essi pure ridotti ad una telefonata o ad una mail coinvolgenti all’altro capo del mondo genitori o conoscenti o anche centralinisti per un’offerta commerciale. Eccoci giunti così alle tre ore di libertà che la nostra società in media ci permetterebbe quotidianamente.

Che fare in queste tre ore? Niente. Non si può fare proprio niente in tre ore quotidiane di libertà o di relativo ammorbidimento delle costrizioni. E quindi è impossibile mettere a frutto quella che secondo la nostra tradizione è la “semenza” dell’uomo ossia il “seguir virtute e canoscenza”, è impossibile conseguire la sapienza.

Tre ore di effettiva libertà non sono sufficienti per lo sviluppo delle nostre facoltà latenti, quindi resteremo ciò che siamo, ed è proprio questo ciò che vuole il sistema.
E’ evidente quindi che tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo.
Facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.

I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto. FONTE


10 commenti:

  1. Verissimo!
    Una splendida soluzione c'è:
    Cristo + Steiner + Bellia = entusiasmante Soluzione all'attuale crisi economica e sociale
    ...attraverso l'Amore del Cristo
    che nei secoli viene fecondato da Menti dotate di una Luce eccellente.

    Ecco come gli impulsi cristiani,
    articolati dalle intuizioni di Rudolf Steiner ( https://www.macrolibrarsi.it/libri/__cultura_politica_economia.php?pn=20 )
    si integrano con la genialità di Nicolò Giuseppe Bellia.

    L'amico Stefano Freddo ne ha fatto un libro
    ( https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__padre-perdonaci.php?pn=6288 )

    e con lui ne parleremo prossimamente
    in vari incontri.

    Per conoscerne la data,
    ed il luogo a te più vicino,
    affidati al mio semplice ma efficiente modulo
    cliccando sulla risposta 11:
    http://Bellezza.Evoluzionari.net

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  2. Molte persone si sviluppano nonostante giornate lavorative anche più pesanti di 8 ore. Semplicemente chi non ce la fa non ce la farebbe neppure con tutto il giorno libero, e quindi protesta, ma per la sua misera condizione accusa il mondo.

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  3. Uno può sempre andare a fare l'eremita e coltivarsi quello che mangia. Nessuno è obbligato a lavorare otto ore. Visto che si parla tanto di materialismo, se uno vuole può vivere anche con uno stipendio part-time senza vestiti firmati, cellulare, televisione ecc... Basta che invece di parlare o scrivere farlo... Inoltre ci sono moltissimi lavori che possono acrescere spiritualmente l'uomo. Basta fare di lavoro quello che ti piace. Mi sembra che sei tu che sei depresso, che tutte le cose che fai durante la giornata non ti piacciono (lavoro, rapporti con i familiari, pranzare e cenare, ....)

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  4. Come sempre si trovano i problemi ma mai che qualcuno scrivesse una soluzione a questi problemi....

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    1. Le soluzioni ci sono ma non sono certo uguali per tutti ogni soluzione va adattata alle personali esigenze... vedi qui; http://compressamente.blogspot.it/2017/08/quale-la-soluzione-al-lavoro-coatto.html e un minimo d'inventiva/creatività non guasta.
      Buone cose.

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  5. ecco, appunto... hai dimenticato, insieme al calcio e alla discoteca (che è molto relativa, comunque...) la RELIGIONE. Più distrazione di quella non c'è....

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  6. Quindi i disoccupati sono tutti genii?

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  7. Il segreto è abbandonare qualcosa per stare un po' di più con sé stessi!

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  8. Credo che in fondo l'unica soluzione sia crearsi un lavoro che piaccia davvero e per il quale abbia senso vivere.
    Una passione che va oltre al guadagnare del denaro per "sopravvivere" e mantenersi.
    Questo ovviamente passa attraverso lo studio in primis e poi un grande impegno che spesso aumenta di molto le ore "di lavoro" necessarie per raggiungere lo scopo.
    La via della liberazione è estremamente più difficile e meno "sicura" ma al tempo stesso per molti l'unica percorribile.
    Qualora il percorso non si riuscisse a farlo da soli si deve ricorrere a professionalità complementari per facilitare e sopportare lo sforzo competitivo e creativo insieme ad altri che condividono valori e obiettivi concreti.
    Fino a quando non invertiremo la percezione non vi sarà liberazione ma solo il rimorso di non averci nemmeno provato.
    Ps l unica cosa è però meditare bene prima di fare un passo del genere e se non si è sicuri rimanere fra i due mondi fino a quando le nuove attività non saranno redditizie almeno quanto le precedenti.

    Pragmaticamente se una teoria non ha un applicazione reale è inutile o non ancora matura per una sua possibile realizzazione ma se grazie alla tecnologia e al cambio di mentalità questa teoria diventa applicabile siamo di fronte all inizio di una evoluzione dell uomo e del sistema economico...

    http://academy.starboost.it/planet-idea

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  9. dovremmo svegliarci un pò tutti parlando di tutto ciò ,alzare il capo e vedere di cambiare qualcosa , cmq uno se vuole emergere basta volerlo è che ormai ci schiavizziamo da soli col sistema e dico per l informazione oggigiorno non c è bisogno della scuola io ad esempio ho la 3a media avendo fatto fino al quarto anno di superiori ma mi ritengo più acculturato di uno studente universitario avendo fame di sapere e di cultura , ecco è quello che manca nella maggior parte della gente . Un popolo ignorante ha sempre fatto comodo a coloro che hanno il potere è più malleabile . Cmq ultimamente le vedo poco ste 8 ore di lavoro ehehe ........................

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