Fonte immagine antimassoneria.altervista.org |
Come nasce un terremoto. Nikola
Tesla ci spiega come
“L’uomo può riuscire
a dividere in due i continenti,
senza esplosioni o
guerre”.
Nikola Tesla
È quello che disse Nikola Tesla, elaborando la teoria
dellla “telegeodinamica” dopo aver scoperto le onde terrestri stazionarie.
Nel 1896, infatti, Tesla accidentalmente provocò un terremoto nella
Città di New York usando un piccolo oscillatore meccanico, dal suo
laboratorio di Houston Street.
Quando l’oscillatore ricevette il segnale di ritorno di un
sisma longitudinale o un’onda di energia sonora, aggiunse nuova forza al
ritorno, e dopo alcuni minuti questa onda era cresciuta ad livello tale che le
forze oscillatorie crearono dei piccoli terremoti locali.
In quell’occasione il più grande scienziato al mondo
dichiarò:
“Stavo sperimentando con le vibrazioni.
Avevo con me una delle mie macchine e volevo vedere
se riuscivo a farla sintonizzare con le vibrazioni della
materia
del palazzo in cui mi trovavo.
Ho aumentato la potenza dell’oscillatore tacca per
tacca.
Ci fu un suono peculiare ad un certo punto, così chiesi ai
miei collaboratori la provenienza di quel suono, ma non sapevano.
Ho aumentato di un paio di tacche ancora la potenza della
mia macchina. Ci fu uno scricchiolio più forte, a quel punto sapevo che mi
stavo avvicinando alla vibrazione dell’acciaio
utilizzato per la costruzione del palazzo.
Spinsi la macchina ancora un pò’ più in alto.
Improvvisamente tutti i macchinari pesanti che si
trovavano
nelle vicinanze hanno iniziato a muoversi
pericolosamente.
Ho afferrato un martello e ho rotto la macchina.
L’edificio sarebbe crollato sulle nostre teste in un paio
di minuti.
Fuori, in strada c’era un pandemonio.
La polizia e le ambulanze sono arrivate arrivarono di tutta
corsa. Abbiamo detto alla polizia che dev’essere stato un terremoto… “
La Terra poteva essere dunque usata come un conduttore che
risponde a vibrazioni elettriche, e questa scoperta può essere applicata nello
studio della prevenzione dei terremoti e maremoti, o per provocarli e dunque
come un’arma catastrofica.
«La guerra ambientale è già in atto. Il
sistema per provocare terremoti e tsunami non è una novità per la ricerca
militare»
Generale Fabio Mini
Infatti nel 2002 il Segretario americano alla difesa
ammise che esistono tecnologie per alterare il clima e scatenare
terremoti e eruzioni vulcaniche utilizzando delle onde
elettromagnetiche.
Il messaggio che volle dare era chiaro, ossia che i
mezzi tecnologici per far questo esistono e si servono dell’energia nucleare,
mediante la quale poter creare la sufficiente energia per l’onda d’urto.
Un colpo ben assestato ad una regione terrestre
geologicamente predisposta, può generare un cataclisma. I terremoti sono legati
allo scivolamento delle placche tettoniche che di trovano lungo faglie,
per cui un’onda di energia che colpisce strati profondi del suolo, potrebbe
sortire lo stesso effetto, creando, come fece un secolo fa Tesla, dei terremoti
artificiali.
“Violentano il pianeta Terra nell’indifferenza
generale.
Un’arma elettromagnetica a stelle e strisce (U.S.A)- tecnologicamente obsoleta rispetto ai sistemi di dominio e morte già inventati – capace comunque di scuotere la crosta terrestre in punti vulnerabili ed alterare a piacimento il clima.”
Un’arma elettromagnetica a stelle e strisce (U.S.A)- tecnologicamente obsoleta rispetto ai sistemi di dominio e morte già inventati – capace comunque di scuotere la crosta terrestre in punti vulnerabili ed alterare a piacimento il clima.”
Ex giornalista Rai Gianni Lannes
Sono stati costruiti a tal fine negli anni settanta degli
enormi generatori a compressione di flusso, cd. “Pamir”, che potevano essere installati su un grosso camion.
Questo sistema “permetteva
di trasmettere delle forti correnti elettriche nel suolo“, e ufficialmente
è stato presentato come un sistema di analisi, su grandi distanze ed a grande
profondità, della conduttività elettrica del suolo. Considerando che una
variazione di questa conduttività segnala l’imminenza di un terremoto, poteva
essere un valido strumento per poterli provocare i terremoti. (Foto: Il cielo
attraversato da onde elettromagnetiche in Veneto, il giorno dopo si avvertirono
scosse di terremoto ovunque, per fortuna di lieve entità.)
I Pamir permettono di trasportare delle onde
elettromagnetiche a grande profondità; viene azionato al suo centro un
esplosivo chimico che interagisce con un potente solenoide ad alto potenziale
magnetico.
L’energia sprigionata dall’esplosione di partenza alimenta il generatore Pamir.
Alcuni militare-geofisici possono così localizzare nel mondo, nei territori
potenzialmente “ostili” o indisciplinati, delle “regioni sensibili” in cui un
intervento mirato olosa potrebbe scatenare un sisma devastatore. (Foto: geometrie
“innaturali”)
Per scatenare il sisma basta allora modificare per
riscaldamento la natura del campo magnetico nel punto trattiene la faglia
e ne impedisce lo scivolamento. È composto da quattro elementi identici, cd. Camere di
combustione, affiancati per formare una batteria, da dei dispositivi circolari,
che sono dei solenoidi, e da quattro razzi a combustibile solido, che formano
il cd. “generatore di plasma.” (Foto: apparecchi militari)
In meno di cinque secondi si raggiungono temperature di
combustione elevatissime, superiori ai 3000°-3900°, e le camere di combustione
lanciano un flusso non visibile direttamente nell’atmosfera.
I solenoidi sono dei veri e propri generatori
elettrici, hanno delle resistenze circolari che prendono l’energia creata
dall’esplosione, e producono un campo magnetico.
Vengono scavati , con sistemi di trivellamento installati
sugli stessi camion, dei pozzi verticali sulle cui pareti vengono applicate dei
cavi in ferro che faranno da elettrodi per scaricare la tensione elettrica.
La scarica viene trasmessa su una falda orizzontale in
corrispondenza di uno strato di acqua. Il passaggio della corrente vaporizza
l’acqua e produce un effetto di sollevamento dello strato, che va a sbloccare
le placche unite da una fessura verticale.
Lo scivolamento
delle placche può allora propagarsi su grandi distanze, con un’onda
di taglio, e scatenare un sisma.
Lo stesso sistema viene utilizzato per smuovere il fondale
marino, considerando che i razzi utilizzati a propellente solido funzionano
molto bene nell’acqua e sotto pressione. Viene portata ad ebollizione l’acqua
di un bacino acquifero, situato o sotto la superficie terrestre, o sotto il
fondale oceanico, azionando un effetto “cric” , per poi far detonare al di
sotto della faglia un ordigno nucleare.
Tali interventi sono molti ricorrenti nei pressi delle
piattaforme petrolifere off shore o delel zone costiere, e vanno a creare una
nuova forma di guerra in cui per indebolire un avversario vengono ricreati dei
“fenomeni naturali” .
Infine, bersaglio di queste operazioni sono anche i vulcani
attivi, che hanno un meccanismo interno analogo a quello di una geiser:
raggiunta una temperatura soglia tale da innalzare la pressione, avviene
l’esplosione e la colata di magma. Le microonde inviate su basse
frequenze, capaci di portare dell’energia termica a grande profondità, scaldare
il magma e di rendere il sistema instabile, se è vicino al suo punto critico.
Gravi tragedie hanno colpito l’umanità, eventi naturali
che si traducono in catastrofe soprattutto perchè spesso i più colpiti sono i
paesi in via di sviluppo, o i poveri della Terra: tsumani, terremoto in Iran,
eruzioni inquietanto, potrebbero nascondere qualcosa, ben più terribile del
cambiamento climatico e dell’influsso della luna.
Fonte: http://etleboro.blogspot.it/2006/06/larma-sismica.html
Fonte 2: http://scienza-misteri.forumattivo.com/t404-la-macchina-dei-terremoti-di-nikola-tesla
Fonte 2: http://scienza-misteri.forumattivo.com/t404-la-macchina-dei-terremoti-di-nikola-tesla
Tratto da Il
Nuovo Mondo
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.