martedì 25 ottobre 2016

Credere al riscaldamento globale, ovvero: come farsi prendere per il culo!

CREDERE AL RISCALDAMENTO GLOBALE, OVVERO: COME FARSI PRENDERE PER IL CULO!

aprile 17, 2015 17:31 pm Pubblicato da Attività Solare
In queste ore stanno circolando in rete degli articoli dal titolo:

Caldo record nel mondo, Nasa: «Nel primo trimestre 2015 temperature mai registrate»

In allegato all’articolo in questione trovate una mappa delle anomalie termiche che parla da sola:
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Ora, al di là delle stronzate presenti in tale articolo, tutte facilmente smontabili guardando la realtà dei dati meteo dei mesi scorsi, quel che mi interessa far notare a chi ha voglia di capirci qualcosa, è che sempre più spesso, negli ultimi anni, la campagna mediatica a favore del Riscaldamento Globale, fa leva sul fatto che a parlare di tale fantomatico evento climatico, è niente di meno che la NASA.
Pertanto, tutti i “deboli di spirito”, ovvero quei laureati che amano prostrarsi ai piedi della Grande Agenzia Governativa Americana, leggendo un tale titolo lo condividono amorevolmente prendendo per oro colato tutto ciò che c’è scritto e senza neanche prendersi la briga di verificare se ciò corrisponde o meno alla verità.
Certo, tra questi c’è anche chi si ostina a sottolineare che non si deve criticare il lavoro di scienziati e ricercatori di tutto il mondo se non si è al loro “pari livello”. Ovvero se non si è laureati in una materia attinente a tale ambito scientifico e se, soprattutto, non si è autori di libri e articoli peer-review. Ovvero ancora, per come la capisco io…. “fatti il nome e poi vai a rubare” (antico detto popolare). Cioè… secondo questo modo “xxxxxx” di pensare, qualunque cosa dicono gli “esperti” della NASA, va preso per oro colato senza alcun dubbio.

Beh… permettetemi… ma quando in ballo c’è il futuro di intere generazioni, io voglio capirci chiaro. Specialmente se ciò che viene detto e propagandato per “verità assoluta” da lorsignori super-mega-esperti, comporta il pagamento di ingenti somme di denaro a favore di agenzie di dubbia utilità e di progetti di ricerca il cui obiettivo è quello di tecniche di controllo climatico onde evitare spiacevoli conseguenze.

Insomma… io me ne frego altamente del fatto che non sono laureato. Per me parlano i dati. E se qualcuno mi dice che 2+2 fa 5 quando a me hanno insegnato che fa 4… voglio capire perché dovrei cambiare le mie conoscenze.
Nell’articolo ci sono essenzialmente 3 “verità assolute” che nessuno dovrebbe osare negare (e/o criticare).

La prima “verità assoluta” è che nell’emisfero Boreale, in pieno inverno, sono state registrate le temperature più alte mai registrate e che di questo passo il 2015 sarà il nuovo anno più caldo di sempre.
Ne siamo sicuri? Assolutamente no!
Quello che viene sempre mostrato in questi casi, è il dato relativo alle anomalie termiche. Ovvero la differenza matematica tra la temperatura registrata OGGI ed un ben determinato PERIODO DI RIFERIMENTO.
Ora, chiunque sappia fare 2+2, sa benissimo che…. preso per buono il dato rilevato OGGI, variando il riferimento, varia anche e di conseguenza l’anomalia risultante. L’attendibilità del risultato sarà quindi vincolata alla bontà del dato relativo al Periodo di Riferimento.
Ed è qui che casca l’asino. Quale periodo di riferimento va preso? Di sicuro il più esteso e completo possibile… che possa comprendere sia i periodi freddi che quelli caldi, magari in equal misura. Se infatti prendiamo come riferimento il Periodo più CALDO di sempre, qualunque valore rilevato che risulti essere, in termini assoluti, inferire al dato di riferimento, produrrà una anomalia termina NEGATIVA.
Al contrario, prendendo come riferimento il Periodo più FREDDO di sempre, l’anomalia termica risultante sarà quasi certamente POSITIVA… almeno finché le temperature non faranno segnare un nuovo Periodo FREDDO con valori più bassi del precedente.
Ora, se guardiamo la mappa di cui sopra, troviamo in alto a destra un valore medio di +0.84°C e subito a sinistra il periodo di riferimento sulla base del quale è stata prodotta tale mappa e calcolato il valore di +0.84°C. Ovvero 1951-1980.
Questo grafico riporta la temperatura media del nostro pianeta, nel periodo compreso tra il 1880 e il 2012. La prima cosa che si nota è che non vengono riportate le anomalie (che da sole non hanno alcun significato reale), ma le temperature assolute. Cioè, leggendo questo grafico, possiamo notare che tra il periodo più freddo dei 132 anni considerati, la variazione massima è stata di +1°C. Ovvero che in media c’è stata una variazione di circa 0,007°C/anno.
In questo grafico notiamo il periodo 1951-1980, è caratterizzato da una temperatura tutto sommato costante, con qualche sbalzo termico ma niente di eccezionale. Un periodo che, però, la storia ci ricorda essere uno tra i più freddi dalla fine del 1800 ad oggi. Ed è proprio questo periodo che viene utilizzato nella prima immagine come Periodo di Riferimento.
L’allarmistico messaggio che viene propinato a chi prende per oro colato queste notizie solo perché c’è scritto “NASA”, sta a significare che se misurassimo la temperatura interna del forno di casa nostra mentre cuciniamo una bella pizza, e confrontandola con quella del congelatore dove abbiamo riposto la confezione di gelati, troveremmo un’anomalia fortemente positiva. Dobbiamo preoccuparci? Il forno sta per esplodere? La pizza si è bruciata? No. Nessun problema…. questo perché… anche la temperatura interna della nostra casa, rispetto a quella del congelatore, produrrebbe un’anomalia termina fortemente POSITIVA!
Quindi… cosa sta accadendo al nostro pianeta?
I primi 3 mesi di quest’anno, sono veramente i più caldi di sempre?
NO.
O meglio… non ha alcuna importanza perché si sta paragonando un periodo notoriamente caldo, quello attuale, posto al termine di una serie di cicli solari molto forti (a parte l’ultimo che è più debole del 50% circa rispetto al precedente), con un periodo climatico, 1951-1980, tra i più freddi dell’ultimo secolo almeno. Ha senso postare una tale anomalia fortemente positiva? Evidentemente NO!
Ma torniamo al grafico della temperatura media dei 132 anni. Se guardiamo il periodo incriminato, 1951-1980, e proviamo a calcolare il valore medio, otteniamo un risultato che più o meno si aggira intorno ai 13.9°C. Un’anomalia positiva di +0.84 rispetto a questo valore medio, corrisponde a circa 14.74°C. Se a tale valore togliamo la tolleranza e gli inevitabili errori strumentali, il valore risultante rientrerebbe perfettamente nella media del periodo che negli ultimi 18 anni e 4 mesi vede la temperatura media praticamente costante! Quindi senza alcuna prova di Riscaldamento Globale!

La seconda “verità assoluta” è invece relativa alle temperature “caldissime” riscontrate in siberia. Temperature talmente alte che il permafrost si sta sciogliendo e sta diventando una fanghiglia che emette CO2. Ora… sinceramente non ho idea di quale sia la temperatura necessaria affinché il permafrost possa sciogliersi, ma mi risulta che la Siberia sia ancora totalmente coperta dalla neve.
Snow Cover del 16 Aprile 2015
E mi risultano temperature ancora abbondantemente sotto lo zero in moltissime regioni della Russia asiatica.
Mi resta quindi difficile da digerire questa affermazione….

La terza “verità assoluta” è quella relativa alla siccità della California… evento sicuramente catastrofico per l’economia locale, che però, a mio avviso, viene fin troppo spesso usato come capro espiatorio per dimostrare che il Riscaldamento Globale è una verità assoluta…. Insindacabile.
Valley of the Moon Atacama Desert (Cile)
Questo splendido paesaggio è relativo al Deserto dell’Atakama, nel nord del Cile. È un deserto che si affaccia sul mare. Una zona particolarissima nella quale l’umidità relativa è bassissima a causa delle correnti atmosferiche ed oceaniche che ne condizionano il percorso. Ma questo deserto esiste da tempo immemore… e la causa NON È affatto il Riscaldamento Globale.
Quest’altro splendido paesaggio invece è il Deserto della Namibia, in Africa. Anche questo si affaccia sull’Oceano Atlantico ed anche questo, come nel caso precedente, è dovuto alle particolarissime correnti marine e atmosferiche che in questa zona impediscono alle nuvole di addensarsi e produrre pioggia. Salvo casi eccezionalmente rari.
Questo è invece uno dei luoghi più caldi, aridi ed inospitali del nostro pianeta: la Valle della Morte, in California.
E tale zona è desertica sin da quando gli esploratori iniziarono ad attraversarla. Non è una “conseguenza” del Riscaldamento Globale.
E questa, infine, è Las Vegas. Una città, come tantissime altre della parte Occidentale degli USA, costruita in mezzo al deserto e resa VIVIBILE trasportando da lontano enormi quantità di acqua. Il problema della siccità, in questa zona degli Stati Uniti, è nota da diversi secoli… non è una questione “moderna”, causata dal Riscaldamento globale, ma una conseguenza della siccità ciclica che si abbatte su queste zone con una cadenza ben precisa…. dovuta anche questa, come gli esempi precedenti, alle correnti marine e atmosferiche particolari che si scontrano in questa porzione del mondo.

Dobbiamo preoccuparci?
Forse… o forse no. Il problema è che non si può e non si deve fare dell’allarmismo climatico con notizie non contestualizzate e indicando nel Riscaldamento Globale la causa di tutti i mali del mondo.

Le temperature del pianeta e dell’emisfero nord non sono le più alte di sempre per il semplice fatto che da diversi anni vengono registrate record negativi un po ovunque. Dalle super-nevigate del Canada e nord-est degli USA alle super-nevicate della Siberia e del nord Europa (norvegia), per passare per il recupero dei ghiacciai della Groenlandia, delle Alpi e dell’Himalaya. Ma vi sono tendenze al raffreddamento anche in Sud America e in Sud Africa.
Poi è inutile che vi ripeta che l’estensione dei ghiacci Antartici è da record…
…e che in zona Artica si può notare una netta controtendenza…
….verificabile dal volume ormai in costante recupero!
Certo… non possiamo affermare di essere usciti dalla zona di pericolo, ma una cosa è certa….: non si sta sciogliendo da 3 anni. E questo è un dato più che positivo!

Ma cosa dicevano i maniaci del Riscaldamento Globale?
Nel 2006 affermavano che gli inverni sarebbero stati miti e che la neve sarebbe stata un lontano ricordo.
Nel 2010 affermavano con certezza assoluta che l’artico sarebbe stato totalmente privo di ghiacci.
Nel 2012 affermavano che il livello dei mari, a causa dello scioglimento dei ghiacci continentali, sarebbe aumento di non so quanti mm/l’anno.
E sin dalla loro “comparsa”, continuano imperterriti a ripetere che la temperatura mondiale sta aumentando costantemente.
Per la cronaca… quella che viene SPACCIATA come PREVISIONE… in realtà è solo uno “scenario” possibile… e tale scenario si verificherebbe solo se tutte le condizioni alla base di tale scenario si dovessero verificare come ipotizzato dall’IPCC.
Ci tengo a precisare, ancora una volta, che il metodo “previsionale” utilizzato dall’IPCC non ha fornito garanzie sufficienti per essere considerato “valido”. Cioè… l’affidabilità dello stesso è pressoché nulla.
Inoltre con tali modelli, non è mai stato possibile replicare le evoluzioni climatiche del passato.

E per finire non è mai stata fornita una prova circa la relazione, alla base della teoria del Riscaldamento Globale, che vede l’aumento della Temperatura come CONSEGUENZA dell’aumento della concentrazione della CO2 nell’aria.
Purtroppo per quest’ultimo punto è stato SEMPRE dimostrato il contrario.
Ma a chi preferisce prendere per oro colato tutto ciò che viene pubblicato con la scritta NASA circa il Riscaldamento Globale, questo non interessa. Come non interessa il fatto che…:
Si anticipa che la stagione degli uragani 2015 per il bacino Atlantico sarà una delle meno intense a partire dalla metà del 20° secolo. Sembra abbastanza probabile che un El Niño di almeno moderata intensità si svilupperà nell’estate e nell’autunno. L’Atlantico tropicale e sub-tropicale è piuttosto freddo attualmente. Si anticipa una probabilità inferiore alla media di interesamento delle coste degli Stati Uniti e dei Caraibi. – Philip J. Klotzbach e William M. Gray (Tropical Meteorology Project (TMP)
Ma come, non c’era il Riscaldamento Globale?
E gli oceani non stavano diventando sempre più caldi? Ed il fenome El Niño, non doveva arrivare già l’estate scorsa?
Mah….!!!!!
Bernardo Mattiucci
P.S.: chi si dovesse sentire offeso per le mie allusioni è pregato di portare prove concrete e dimostrare in prima persona che ciò che afferma corrisponde alla verità La Scienza ha dimostrato che dietro la storia del Riscaldamento Globale Antropogenico non c’è NULLA di concreto. La Giustizia ha dimostrato che dietro la storia del Riscaldamento Globale Antropogenico c’è un fiume di denaro di migliaia di miliardi di dollari l’anno. La nostra coscienza dimostra che degli scenari ipotizzati dai riscaldisti non se ne è verificato nessuno. Stiamo ancora aspettando il El Niño e l’ITCZ che avrebbero dovuto provocare temperature torride già lo scorso anno. E che, invece, per il secondo anno promettono temperature tra il “normale” e il “fresche”!


1 commento:

  1. scusate qual è l'indirizzo per contattare qualcuno della redazione? Non trovo nessun riferimento a "contatti" . devo segnalare una cosa importante, ma vorrei farlo privatamente. grazie!

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