Riflessioni – Medicina Alternativa a cosa?
di
Sono
pressoché sicuro che alcuni dei lettori di questo articolo si staranno
chiedendo: «Ma questo, non ha un cazzo da fare, se non scrivere ‘ste cose?»
No, ho tante cose da fare, ma di certo una cosa la faccio molto spesso, riflettere e farmi delle domande.
No, ho tante cose da fare, ma di certo una cosa la faccio molto spesso, riflettere e farmi delle domande.
Non
credo che sia solo una mia sensazione, quella per la quale oggi le Medicine Alternative (MA) sono
molto diffuse, persino troppo o ingiustificatamente. Il suffisso “Bio”, la
parola “Naturale” sono sulla bocca di molte, moltissime persone e fanno bella
mostra di se su tanti scaffali di negozi dedicati ed esercizi più di massa.
Oggi essere interessati alle medicine alternative è quasi una moda, un must
sociale per cui se non si hanno in casa uno o più articoli derivati dalla
“tradizione medica antica”, si rischia di fare la figura di chi si trascura.
La
gente oggi va dal medico e non è raro che nella busta delle medicine spesso
figurino articoli “bio-naturali” che fanno trend ed in qualche modo fanno far
pace tra l’individuo ed una vita non certo biologica.
Ma questa cosa non solo non fa bene alle persone, ma fa decisamente male alle medicine alternative ed ai concetti filosofici ed etici che ne sono alla base.
Ma questa cosa non solo non fa bene alle persone, ma fa decisamente male alle medicine alternative ed ai concetti filosofici ed etici che ne sono alla base.
Principalmente le dottrine mediche tradizionali si fondano su un concetto
basilare estremamente importante: «Curare
il malato e non la malattia», sottendendo al fatto che è la
persona che si ammala e non la malattia che conquista la persona. In altri
termini è la singola persona che ha la sua singola malattia e quindi la terapia
non deve essere intesa a curare la malattia, ma la persona specifica ed unica.
Insomma chi pratica la medicina alternativa è come un sarto, che cuce il
vestito su misura e unicamente per la singola persona.
Chi invece tratta la malattia infischiandosene della persona è la medicina ufficiale, che si dota di farmaci, tecniche chirurgiche e strumenti standard per curare tutte le persone allo stesso modo.
Chi invece tratta la malattia infischiandosene della persona è la medicina ufficiale, che si dota di farmaci, tecniche chirurgiche e strumenti standard per curare tutte le persone allo stesso modo.
Oggi,
e in un numero sempre crescente di casi, le medicine alternative si sono
scorporate dalla “personalizzazione terapeutica” per avvicinarsi alla standardizzazione terapeutica. Uno
schiaffo all’intera tradizione sulla quale si basano.
I rimedi naturali fanno ora bella mostra di se su scaffali sempre più ampi di
megastore e centri commerciali, lasciando alla persona il compito di stabilire
cosa fa meglio al caso proprio, secondo un meccanismo di passaparola,
pubblicità, mode e credenze.
«Usa la bevanda allo zenzero che ti fa bene!» dice la parrucchiera alla cliente che espone superficialmente un disagio fisico.
«Caspita, ho usato le pillole di eleuterococco e mi hanno rimesso al mondo!» dice la cognata alla moglie del fratello che da un po’ non si sente bene.
«Usa la bevanda allo zenzero che ti fa bene!» dice la parrucchiera alla cliente che espone superficialmente un disagio fisico.
«Caspita, ho usato le pillole di eleuterococco e mi hanno rimesso al mondo!» dice la cognata alla moglie del fratello che da un po’ non si sente bene.
Insomma i rimedi “alternativi” sembrano essere divenuti i solutori di tutti i
mali e l’industria lo sa e segue questa moda nel chiaro intento di cavalcare
l’onda del naturismo per fare più soldi.
Ancora una volta, si parte da un
principio sano per finire in un vortice malato dove, come al solito, l’agente
patogeno è il denaro.
Come
molti miei lettori sanno, io seguo e divulgo i principi racchiusi nelle 5 Leggi Biologiche che, applicate
con scienza e coscienza, portano ad un vero e proprio scardinamento di questo
impero della salute basata su prodotti e protocolli che grondano denaro.
Mi sono chiesto cosa potrebbe mai capitare se la maggior parte della gente
seguisse la Natura e cominciasse a capire che la maggior parte di farmaci,
prodotti naturali, interventi chirurgici e strumenti terapeutici non serve a
nulla e men che meno a curare.
Un cataclisma economico e di potere di proporzioni difficilmente immaginabili.
Non solo l’industria del farmaco andrebbe in frantumi, ma anche quello delle tante parafarmacie, dei tanti terapeuti “alternativi”, del vasto mercato dei prodotti “bio”.
Un cataclisma economico e di potere di proporzioni difficilmente immaginabili.
Non solo l’industria del farmaco andrebbe in frantumi, ma anche quello delle tante parafarmacie, dei tanti terapeuti “alternativi”, del vasto mercato dei prodotti “bio”.
Allora
mi chiedo: «Siamo proprio sicuri che sia solo l’industria del farmaco, quella
che vuole lasciare la gente in balia della paura della malattia ed alla
costante ricerca del rimedio magico?»
A
voi la risposta.
https://blogtre.wordpress.com/2016/02/25/riflessioni-medicina-alternativa-a-cosa/
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