domenica 24 gennaio 2016

Ogni ideologia politica è un plagio cosciente della collettività

PLAGIO DEGLI ITALIANI/E.

IL CONCETTO DI PLAGIO risale all'epoca romana, ed è considerato tale il reato di riduzione in schiavitù, o sottrazione di uno schiavo di altri.
L'oggetto principale del reato è la perdita della libertà di qualsiasi persona ad opera di un'altra.
Si configura anche oggi come la forma diretta della corruzione, come riduzione delle libertà dei cittadini ad opera di soggetti la cui volontà è la riduzione delle libertà eguali per tutti.

Il reato è stato abolito in Italia nel periodo degli anni 80 del 900, ad opera di democristiani, principalmente ed i comunisti, le due principali ideologie dell'Italia di ieri e di oggi sotto nuove sigle politiche ma con gli stessi personaggi da oltre 50 anni.
Il reato di Plagio è previsto in Europa, come la riduzione delle capacità razionali delle persone, per mezzo di circonvenzione, manipolazione e falsificazione della realtà a discapito degli interessati.

La formulazione è diretta ed esplicita, non vi è nulla di generico nell'analisi dei crimini commessi per ridurre la capacità di  giudizio delle persone.
Il problema esiste in quanto ogni ideologia corrisponde alla descrizione del reato di plagio, in quanto circonvenzione e manipolazione della conoscenza della realtà su base delle idee come fondanti e discriminanti la realtà.

Ogni ideologia politica è un plagio cosciente della collettività, ovvero è il tentativo di estorcere con mezzi di informazione un consenso illecito diretto ed indiretto, per politiche di corruzione della società, al fine dell'interesse  di un piccolo gruppo politico.
In Italia ne abbiamo tre, definiti come destra, sinistra ed opposizione, su base ideologica.

Ogni base ideologica si oppone alla democrazia, come sistema di autogoverno cosciente e responsabile, diretto e proporzionale, su libertà di scelta, divisa tra  tre poteri diversi tra loro.
In Italia due poteri sono stati unificati, il legislativo e quello politico, che nella storia recente aveva fatto solo Mussolini nel periodo del fascismo dal 1925 al 1929.
Dire che è una Riforma Costituzionale, quella proposta da Renzi, è solo un paradosso, che gli ex comunisti ancora insediati avvallano supini, ormai asserviti al clericalismo.
La democraticità degli ex comunisti passa attraverso il servilismo all'ideologia clericale, che nel principio tecnico è identico per ogni dittatura, la riduzione e la cancellazione delle libertà.

Il plagio viene perseguito dalle reti televisive, RAI e Mediaset, con lo scopo di estorcere il consenso o trasformare uno "schiavo"  di una ideologia in un'altra, dalla liberista alla comunista sotto una unica; il clericalismo religioso e dogmatico che ha pervaso la società italiana con falsi principi pregiudiziali e contro il lavoro, principio della Democrazia.
Così  il lavoro politico è diventato, ad opera del plagio, potere politico.

Il termine plagio designa, nel senso più ampio, la riduzione del problemi  e della cultura, al fine di operare una corruzione a danno del lavoro, erigendo una nuova, e poco santa, inquisizione delle ricchezze degli italiani ed espropriandoli dei loro diritti di sapere come sono realmente le situazioni.

Il reato di falso in bilancio, cancellato da Berlusconi, è il principio laico del plagio o riduzione come cancellazione del problema, ovvero il reato non esiste più nella società italiana.
Solo che le altre società democratiche vivono sulla base del principio di libertà e realtà inviolabili, per essere capaci di autogovernarsi, cosa che invece il plagio, come principio di reato, non ritiene possibile per pregiudizio.

Il plagio è anche pregiudizio e discriminazione degli altri, come esseri inferiori, ed il plagio riconosce solo sè stesso come base politica ideologica superiore alle altre, opposto alla realizzazione di un sistema democratico.

Dire che gli italiani/e sono plagiati dalle informazioni televisive, quanto da professionisti da poco, come fare la pubblicità ad una Costituzione dogmatica, nella formulazione, che di fatto diventa falsa nella sua forma, ed appare come una "Bella Costituzione" plagiata dagli ideologi di ogni parte,anche M5S.

In realtà la Costituzione Italiana è fondata sulla pregiudiziale che ogni principio deve essere applicato secondo la volontà di chi dirige politicamente, in modo opportunistico; e questo è plagio dei Principi Democratici.

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