domenica 29 novembre 2015

GENTE INCAPACE DI OMOLOGARSI

Come psicoterapeuta, incontro spesso persone dotate di un’ottima salute mentale ma sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse.
Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante richieste di aiuto, una struttura di personalità dotata di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: Personalità Creativa.

In questi casi non si può parlare di cura (anche se, chi chiede una terapia, si sente patologico e domanda di essere curato) perché: essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati.

Le persone che possiedono una Personalità Creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi. 
Sono uomini e donne emotivamente sani, inscindibilmente connessi alla propria anima e in contatto con la sua verità.
Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni essere vivente, sperimentando così una grande ricchezza di possibilità.

É gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, perché scorge un pezzetto di sé in ogni cosa che esiste.
Gente che non riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza e incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri.
Gente che nella nostra società non va di moda, disposta a rinunciare per condividere.
Gente impopolare. Derisa dalla legge del più forte. Beffata dalla competizione.
Portatori di un sapere che non piace, non perdono di vista l’importanza di ciò che non ha forma e non si può toccare.
Sono queste le persone che possiedono una Personalità Creativa.
Persone ingiustamente ridicolizzate e incomprese in un mondo malato di arroganza, e che, spesso, si rivolgono agli psicologi chiedendo aiuto.

Ognuno di loro è orientato verso scelte diverse da quelle di sempre.
E in genere hanno valori e priorità incomprensibili per la maggioranza.
Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del proprio mondo interiore.
Sanno scherzare, senza prendere in giro.
Pagano di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono perdere, pur di non barattare la dignità.

Sono fatti così.
Poco ipnotizzabili. Poco omologabili. Poco assoggettabili.
Persone che non fanno tendenza. 
Forse.
Gente poco normale, di questi tempi. 
Gente con l’anima.
Carla Sale Musio











http://carlasalemusio.blog.tiscali.it/2015/11/19/gente-incapace-di-omologarsi/

5 commenti:

  1. Esiste anche una soluzione a come vivere bene lo stesso o non c'è?

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    1. Giuliana, il tuo modo di vivere con il sorriso a mio avviso è quello giusto, non ci sarebbe da fare altro, al massimo si potrebbero acquisire alcune tecniche che aumentino la capacità di “adattamento” all’ambiente(sistema) di vita.

      Alcune mie idee al riguardo le ho scritte qui:
      http://compressamente.blogspot.it/2015/03/bandite-la-paura-e-ringraziate-la.html (Come facciamo a vivere meglio in un mondo del genere?)

      http://compressamente.blogspot.it/2015/08/respiro-e-consapevolezza-alchimia-di-un.html (come fermare la mente)

      http://compressamente.blogspot.it/2015/09/sofferenza-o-crescita.html (il senso del nostro soffrire)
      ecc. ecc.

      Una volta mi ricordo di averti postato qualcosa in merito… ecco ho trovato il commento che ti riporto:
      “Giuliana, l'unica cosa che devi controllare è che tu sia sempre felice dell'esperienza del presente in quanto qualunque essa sia ti accrescerà.
      I problemi e le difficoltà in realtà sono solo nostre percezioni, cambiando la percezione di essi potremmo vederli come opportunità.
      Ecco un piccolo esercizio per superare le difficoltà:
      1-prendere alcuni (3-4) nostre difficoltà quotidiane;
      2-trovare necessariamente in ognuna di esse da tre a cinque aspetti positivi(o di crescita), cosa non facile;
      3-quando si affrontano tali eventi tener in mente solo e soltanto gli aspetti positivi di prima;
      4-applicare a tutte le avversità della vita.”

      E per finire sto per postare l’articolo “Disintossicazione Emotiva: come disfarsi delle emozioni tossiche” che spiega proprio bene il da farsi.

      Ci sentiamo presto. :-)

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    2. Ah... dimenticavo, per rispondere a questo tuo fondamentale quesito ho creato MenteOlistica http://menteolistica.blogspot.it/ che raccoglie molte informazioni sull'argomento, lì troverai certamente la risposta che meglio si adatta a te.
      Ciao Giuliana. :-)

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