venerdì 16 ottobre 2015

L’impossibile è possibile. Einstein si sbagliava!

Sai che l’impossibile è possibile? Per Einstein l’entanglement era impossibile. Si sbagliava!


Ciao, considero la fisica quantistica molto importante per aprire un campo di ricerca spirituale sull’impossibile e sulla esistenza dell’Uno.
Einstein non ha mai digerito il fenomeno dell’entanglement che prevede che due o più particelle siano intrinsecamente collegate in modo tale che le azioni o misure eseguite su una di esse abbiano effetto istantaneo sulle altre.

Albert Einstein,  si è interessato di entanglement nel 1935 insieme a Boris Podolsky e Nathan Rosen in un articolo dal titolo “La descrizione quantomeccanica della realtà fisica può considerarsi completa? L'esperimento realizzato è conosciuto come “paradosso EPR” dai nomi dei tre ricercatori che proprio confutando l’entangement considerarono la meccanica quantistica una disciplina che portava a conseguenze paradossali.
La conclusione del lavoro era categorica: l’entanglement quantistico di singola particella è impossibile.

Seguendo il postulato che l’impossibile è possibile si giunge oggi a contraddire Einstein e a dire che "Dio può anche giocare a dadi".

Ora l’entanglement è stato dimostrato! Gli scienziati del  Centre for Quantum Dynamics  della Griffith University  guidati da Howard  Wiseman sono riusciti, per la prima volta al mondo, a dimostrare sperimentalmente, misurandolo, l’entanglement quantistico di un singolo fotone, dopo che questo si è diviso in due particelle.
Per chi volesse aprofondire ecco il link . entaglement

I ricercatori hanno diviso un singolo fotone in due particelle diverse, dirottate verso due laboratori distanti tra loro, per verificare se le misure effettuate su una di esse si ripercuotessero in un cambiamento immediato nello stato quantistico dell’altra. Ciò è accaduto ed è stato verificato.

Non voglio entrare in disquisizioni sul “collasso della funzione d’onda” ecc. Mi interessa la credibilità dei ricercatori e la quintessenza di questo fenomeno che dimostra la interconnessione  di ogni particella di vita.

Se due  fotoni nati da una stessa particella restano connessi anche a distanza tra di loro posso ipotizzare che l’Uno avendo generato il molteplice abbia comunque garantito la coesione delle parti infinitesimali che conservano l’informazione e l’entanglement con la Sorgente.

Credo che questa coesione, questa forza infinita e invisibile sia l’amore. Ma diventa utopistico che la funzione A(Amore) venga integrata nelle equazioni matematiche.

Giordano Bruno uno dei più  grandi iniziati ed illuminati insieme a Dante Alighieri della storia dell'umanità diceva: "Un'unica Forza, l'Amore, lega e da vita a infiniti mondi". E mi viene da dire:

"L'Amore è la più visibile delle forze invisibili. L'unica forza che unisce tutto e tutto muove".

E se è vero per due fotoni, anche noi siamo in entanglement con il tutto, ma ancora di più:

"Non esiste alcuna separazione, nessun confine tra noi e l'Universo. Io sono te, tu sei me, tutto è Uni-noi"

Comunque sono certo che per te e per me l’invisibile e l’impossibile esistono e mi piacerebbe che tu mi dessi un tuo parere. Credi che ogni particella di vita sia in entanglement, oppure tutto è fenomenicamente casuale?
Buona Vita Angelo Bona

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