La proliferazione degli OGM potrebbe condurre ad una irreversibile fine della vita sul pianeta. Lo afferma l’analista del rischio Nicholas Taleb. Ecco perchè
L’analista
del rischio Nicholas Taleb aveva
previsto la crisi finanziaria del 2008, evidenziando che i modelli di
rischio comunemente usati erano errati. Taleb – professore emerito di
ingegneria del rischio all’Università di New York e autore dei bestseller The black swan (Il cigno nero) eFooled by randomness (Giocati dal caso) –
è diventato finanziariamente indipendente dopo la crisi del 1987 e ricco
durante la crisi del 2008.
Taleb
l’anno scorso ha notato che la maggior parte dei sostenitori degli Organismi
Geneticamente Modificati (OGM) – tra cui alcuni scienziati – sono assolutamente
ignoranti per quanto concerne l’analisi del rischio.
Taleb ha detto che la proliferazione degli OGM potrebbe condurre ad una “irreversibile fine della vita sul pianeta”.
Taleb ha detto che la proliferazione degli OGM potrebbe condurre ad una “irreversibile fine della vita sul pianeta”.
Questo mese, Taleb – e l’esperto di tail-hedging Mark Spitznagel, che ha con grosso guadagno fatto una scommessa miliardaria sul crollo del sistema dei derivati nel 2008 – ha scritto sul NY Times:
Prima
della crisi iniziata nel 2007, entrambi credevamo che il sistema finanziario
fosse fragile ed insostenibile, al contrario delle analisi comunemente diffuse
al tempo.
Ora, ci troviamo di fronte a qualcosa di molto più rischioso, che mette a repentaglio l’esistenza dell’intero ecosistema – non il sistema finanziario. Stavolta si tratta della lotta contro la diffusione degli OGM.
Le
nostre critiche sostenevano che il sistema finanziario era stato costruito
grazie al costante progresso della tecnologia, che ha benedetto la finanza con
la possibilità di analisi più accurate. Ma i “tail risk”,
o le implicazioni di eventi rari ma dalle conseguenze catastrofiche, sono
aumentati, a causa dell’aumento della complessità e della globalizzazione. Dato
che quasi nessuno prestava
attenzione ai rischi, abbiamo fatto in modo che noi stessi e i
nostri clienti fossimo protetti da un eventuale collasso del sistema bancario,
che in effetti è avvenuto, a beneficio di quelli che erano preparati.
Ci veniva detto continuamente che c’erano prove che il
sistema fosse stabile, che eravamo nella “Grande Moderazione”, un esercizio
comune che confonde la mancanza di prove con la prova della manchevolezza. Per
mantenere funzionante il sistema finanziario, la soluzione è ispirarlo al
business della ristorazione: decentralizzare, con errori che si mantengono
locali e non possono far crollare l’intero sistema.
Sicuramente
un economista vincitore del Nobel e molti altri esperti sostengono che troppa centralizzazione destabilizza le
economie e gli altri sistemi.
Taleb
e Spitznagel evidenziano che le ragazze pon pon degli OGM stanno portando
avanti la stessa battaglia anti-scientifica di quelli che sostenevano che il
sistema finanziario fosse stabile prima del 2008:
il
sistema finanziario è quasi collassato, ma si trattava solo di soldi. Ora ci
troviamo di fronte a quasi le stesse 5 mancanze da noi rilevate contro la
crescita della popolarità degli OGM (circa l’80% di tutto il cibo prodotto
negli USA ne contiene).
Primo, c’è una tendenza ad etichettare chiunque sia contro gli OGM come una
persona contro la scienza – unendoli a chi è contro gli antibiotici, i vaccini,
vengono persino avvicinati ai Luddisti. Ovviamente non c’è nulla di scientifico
nel paragone. Così come l’invocazione scolastica di una “approvazione” non è a
sua volta affatto scientifica.
È
interessante che ci siano somiglianze tra i sostenitori degli OGM e quelli
dell’olio di serpente, i secondi si affidano ad una definizione cosmetica di
scienza. La carica di “nichilismo terapeutico” è stata rivolta contro coloro i
quali contestavano la medicina dell’olio di serpente all’inizio del 20° secolo.
(All’epoca, tutto ciò che sembrava sofisticato aveva aria di “progresso”).
Secondo, ci dicono che un pomodoro modificato non è diverso da uno naturale. È sbagliato: il metodo statistico per cui un pomodoro è “prodotto” dalla natura è dal basso all’alto, evoluto poco alla volta (come il business della ristorazione, diverso da quello bancario a rischio contagio). In natura gli errori vengono inesorabilmente isolati.
Terzo, la salvezza data dalla tecnologia che abbiamo visto nella finanza si presenta anche con gli OGM, che dovrebbero “salvare i bambini nutrendoli con riso arricchito di vitamine”. La falla nell’affermazione è evidente: in un sistema complesso, non conosciamo la catena delle cause e delle conseguenze ed è meglio risolvere un problema nel modo più semplice, quello che meno probabilmente potrebbe causare un problema ancora più grande.
Quarto, orientandosi verso la monocoltura – lo stesso vale per la finanza, in cui i rischi diventano sistemici – gli OGM sono più rischiosi di quanto potrebbero essere utili. La popolazione irlandese è stata decimata dalle conseguenze della monocoltura durante la carestia delle patate. Applichiamo lo stesso su scala mondiale.
è
stato accettato dalla scienza per anni che quando tutti gli agricoltori di una
determinata regione coltivano la stessa specie – ovvero “monocoltura” – la
specie diventa più a rischio Perchè?
Perchè
qualsiasi insetto che apprezza particolarmente quella coltura può distruggere tutto in tutte le fattorie.
Ad
esempio, un tipo di cavalletta – chiamata “cavalletta differenziale” – ama il
mais. Se chiunque coltivasse lo stesso tipo di mais in una cittadina del
Midwest e ci fossero quelle cavallette nelle vicinanze, queste potrebbero
arrivare spazzare via tutta la coltura (ecco perchè le monocolture necessitano
di così tanti pesticidi).
D’altro
canto, se i contadini coltivano differenti colture (“policoltura”), allora un
pestilenza e ucciderà alcune, ma altre sopravviveranno.
Taleb
e Spitznagel concludono:
L’esperimento degli OGM, portato avanti in tempo reale, sfruttando il mondo intero come laboratorio, è la più grande forma di arroganza umana di sempre.
Crea una nuova azienda “troppo grande per fallire” – ma una per cui non sarà possibile inventarsi un bailout per tenerla a galla.
Nel
mondo reale – usando l’analisi statistica – gli OGM sono inferiori se
paragonati ad altri tipi di cibo, dato che sono associati a
– Raccolti in diminuzione (le Nazioni Unite sostengono che le piccole fattorie organiche sono l’unico modo
per sfamare il mondo)
–
Assenza di qualsiasi vero studio circa la sicurezza
–
Aumento delle emissioni di CO2.
Fonte: www.washingtonsblog.com
Tratto
da : comedonchisciotte.org
Traduzione
a cura di FA RANCO
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