mercoledì 19 agosto 2015

Il lavoro: freno della tua evoluzione

Il lavoro serve a tenere a freno il tuo potenziale

Alla vista del lavoro - e con ciò si intende sempre quella faticosa operosità che dura dal mattino alla sera - si sente oggi che il lavoro come tale costituisce la migliore polizia e tiene ciascuno a freno e riesce a impedire validamente il potenziarsi della ragione, della cupidità, del desiderio d'indipendenza. 

Esso logora straordinariamente una gran quantità d'energia nervosa e la sottrae al riflettere, allo scervellarsi, al sognare, al preoccuparsi, all'amare, all'odiare; esso si pone sempre sott'occhio un piccolo obiettivo e procura lievi e regolari appagamenti. 

Resta il fatto che a questi poveri animali da tiro non si possano rifiutare le "ferie" - come viene chiamato questo ideale d'ozio di un secolo stremato dal troppo lavoro: in cui è concesso una volta tanto abbandonarsi alla pigrizia e rincretinirsi e bambineggiare a proprio piacimento.

Così una società in cui di continuo si lavora duramente, avrà maggior sicurezza, e si adora oggi la sicurezza come la divinità somma. I vostri affari, è questo il vostro grandissimo pregiudizio che vi incatena al vostro luogo, alla vostra società, alle vostre inclinazioni. Diligenti negli affari, ma pigri di spirito, contenti delle vostre ristrettezze e col grembiule del dovere appeso a questa contentezza: così vivete voi, così li volete, i vostri figliuoli!"
Friedrich Nietzsche - Aurora

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