giovedì 6 agosto 2015

Effetti collaterali della radioterapia

Effetti collaterali della radioterapia

Cos'è la radioterapia?

La radioterapia è un metodo di trattamento del cancro che usa radiazioni ionizzanti ad alto dosaggio per uccidere le cellule cancerose ed evitare che metastatizzino. A basso dosaggio, le radiazioni si usano per vedere all'interno del corpo e scattare delle immagini, come nella radiografia del torace. Le radiazioni usate nella terapia del cancro funzionano più o meno allo stesso modo, ma vengono somministrate ad alto dosaggio.
Le radiazioni ionizzanti, impiegate nella radioterapia, sono ritenute dalla Medicina Ufficiale come sicuro agente cancerogeno!

 

Come viene somministrata?

La radioterapia può essere somministrata dall'esterno, quando una macchina apposita spara le radiazioni dall'esterno per raggiungere la massa tumorale, o dall'interno, quando le radiazioni vengono sparate dall'interno dell'organismo in prossimità della massa tumorale. Talvolta le persone ricevono entrambi i trattamenti.
Secondo la Medicina Ufficiale, molte persone ammalate di cancro necessitano della radioterapia. Infatti più del 60% delle persone ammalate di cancro subiscono la radioterapia e talvolta questa è l'unica forma possibile di terapia.

 

Cosa fa la chemioterapia alle cellule tumorali?

Somministrate ad alto dosaggio, le radiazioni uccidono le cellule cancerose o ne rallentano la crescita. La radioterapia è usata per:
  • Curare il cancro. Può essere usata per curare, fermare o rallentare la crescita del cancro.
  • Ridurre i sintomi. Quando una cura non è possibile, la radioterapia può essere usata per ridurre la massa cancerosa in funzione di ridurre la pressione locale. Usata in questi modi può ridurre il dolore, la cecità nei tumori cerebrali, la perdita del controllo sfinteriale rettale e vescicale.

 

Quanto tempo impiega per fare effetto?

La radioterapia non uccide le cellule tumorali all'istante, ma può richiedere giorni o settimane per avviare le cellule alla morte. Per questo le cellule tumorali possono continuare a morire anche per settimane dopo la fine della terapia.
La radioterapia non uccide solamente le cellule tumorali, ma colpisce ed uccide anche le cellule sane che si trovano lungo il fascio radiante. Per lo più le cellule sane si riparano dopo la fine del trattamento, ma talvolta le persone possono avere effetti indesiderati che possono essere anche molto severi. Il medico radioterapista deve tentare di proteggere le cellule sane durante il trattamento:
  • Usando la dose radiante più bassa possibile. Deve essere tanto alta da uccidere le cellule malate, ma tanto bassa da non ledere le cellule sane. Il passo tra una radioterapia inefficace ed una radioterapia dannosa è fin troppo breve.
  • Dilazionare il trattamento nel corso del tempo. Questo dovrebbe dare alle cellule sane il tempo di guarire...ed a quelle malate pure.
  • Somministrare le radiazioni in parti ben definite del corpo. Pur con le più sofisticate tecniche di puntamento anche in 3D, le cellulesane che si trovano sotto il fascio radiante corrono il rischio di morire o danneggiarsi.
  • Usando farmaci. Alcuni farmaci possono aiutare a proteggere certe parti del corpo, come le ghiandole salivari.

 

Possono esserci dei danni con la radioterapia?

Le radiazioni ionizzanti interagiscono con la materia che incontrano nel loro tragitto potendo indurre modificazioni transitorie o permanenti delle caratteristiche chimiche e fisiche dei materiali irradiati.
La ionizzazione provocata dal passaggio delle radiazioni può innescare nelle strutture biologiche tutta una serie di modificazioni fisicochimiche tali da determinare un’alterazione delle loro funzioni vitali.
Il processo di produzione del danno biologico passa attraverso tre stadi:
  • Stadio fisico-chimico: formazione di ioni con successiva creazione di molecole reattive;
  • Stadio chimico: reazione dei composti creatisi con strutture biologicamente importanti della cellula;
  • Stadio biologico: produzione delle alterazioni cellulari e manifestazioni cliniche.

LE FASI DEI PROCESSI DI INTERAZIONE TRA RADIAZIONE E TESSUTI BIOLOGICI
FASE
TEMPO
EFFETTO
Fisico-chimica
10-13 - 10-6 secondi
Ionizzazione e formazione di radicali liberi
Biochimica
frazioni di secondi - settimane
Azione sulle strutture cellulari
Biologica-clinica
giorni- mesi- anni
Riparazione del danno; morte cellulare; mutazione
Manifestazioni cliniche a carico dell’organismo
L'ultima fase si può manifestare in tempi variabili in rapporto al tipo di danno che si è creato nella struttura biologica. Può verificarsi, infatti, la morte della cellula per gravi alterazioni incompatibili con la vita cellulare o la sua trasformazione e trasmissione alle cellule figlie della modificazione la cui espressione clinica si manifesta anche a distanza di decenni.
In base alla modalità di induzione della ionizzazione le radiazioni si distinguono in:
  • direttamente ionizzanti
  • indirettamente ionizzanti
Le radiazioni indirettamente ionizzanti, diversamente da quelle direttamente ionizzanti, interagiscono con la materia e determinano la ionizzazione attraverso dei meccanismi “indiretti”.
Le radiazioni ionizzanti riescono a causare un danno biologico, a livello cellulare e tessutale, attraverso un duplice meccanismo:
  • Diretto: in cui le macromolecole cellulari e tessutali, subiscono esse stesse gli effetti ionizzanti e eccitanti;
  • Indiretto: in cui le alterazioni a carico di queste macromolecole sono dovute ai radicali liberi prodotti dall’azione delle radiazioni sulla componente maggiormente presente nell’organismo, cioè l’acqua.
I radicali liberi sono molecole molto reattive che si formano quando un atomo rimane con uno degli elettroni orbitali spaiato e si carica elettricamente.
L’atomo tende a ritornare allo stato precedente accettando un elettrone simile o eliminando l’elettrone spaiato. In tal modo diventa accettore (ossidante) o donatore (riducente) di elettroni.
I radicali liberi in presenza di ossigeno producono specie reattive dell’ossigeno (ROS), tra cui le più importanti per la genesi del danno al DNA sono il radicale ossidrile (OH), il perossido d’idrogeno H2O2 e l’anione superossido O2
L’azione lesiva delle radiazioni ionizzanti viene quindi potenziata dalla presenza di ossigeno (effetto ossigeno) perché si crea un maggior numero di radicali liberi.
La cellula può subire l’azione delle radiazioni in tutti i suoi componenti cellulari necessari alla vita della cellula stessa: proteine, ribosomi, membrane semipermeabili, mitocondri, lisosomi, DNA, telomeri.

 

Effetti collaterali della radioterapia

La comparsa di effetti collaterali è molto variabile da una persona all'altra. Alcuni manifestano solo effetti lievi, altri più fastidiosi, e ciò dipende sia dalle condizioni di salute generali, sia dalla sede del tumore e dal tipo di trattamento cui si è sottoposti. In alcuni casi compaiono durante il trattamento, in genere verso la fine del periodo previsto (effetti a breve termine), in altri dopo qualche tempo (effetti a lungo termine). Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali, sebbene fastidiosi, sono di lieve o modesta entità, e scompaiono in genere dopo qualche settimana, una volta terminato il trattamento. Solo in alcuni pazienti durano più a lungo, o richiedono terapie specifiche.
Vediamo ora quali sono gli effetti collaterali più frequenti, e i loro possibili rimedi.
  • Stanchezza
    Molte persone si sentono più stanchi nel periodo in cui sono sottoposti a radioterapia, specie dopo le prime settimane, e a volte questo disturbo può durare anche per qualche tempo dopo la fine del trattamento.
  • Reazioni cutanee
    Le reazioni della pelle alla radioterapia dipendono dal tipo di pelle e dall'estensione dell'area trattata. Possono comparire arrossamenti e irritazione, come un eritema solare. Ciò in genere non accade subito, ma gradualmente, dopo alcune sedute.
  • Caduta dei peli e dei capelli
    La radioterapia può far cadere peli e capelli, ma esclusivamente nell'area trattata, quindi in caso di irradiazione al capo. La peluria delle aree corporee non sottoposte a trattamento non viene in alcun modo danneggiata. In ogni caso, dopo alcune settimane dal termine del trattamento i capelli e i peli ricrescono.
  • Effetti sullo stato emotivo
  • Sensazione di malessere (nausea)
    Alcune persone si sentono male durante, o per un breve periodo dopo, il loro trattamento. Si può verificare la nausea.
    Radioterapia per l'addome (zona pancia) o zona pelvica può farti star male. Questo può durare un paio di giorni dopo il trattamento si ferma. Farmaci anti-malattia può essere preso per aiutare questo.
  • Perdita di appetito
    La combinazione del sentirsi malati e stanchi durante la radioterapia può far perdere l'appetito.
  • Diarrea
    La diarrea è un effetto collaterale comune della radioterapia applicata alla zona addominale o pelvica. Inizia di solito un paio di giorni dopo il trattamento e gradualmente peggiora con la prosecuzione del trattamento.
  • Disfagia
    La radioterapia al torace può causare infiammazione all'esofago, che può causare disagio temporaneo alla deglutizione.
  • Effetti sul sesso e la fertilità
    La radioterapia può causare una temporanea perdita di interesse per il sesso, soprattutto in presenza di altri effetti collaterali, come stanchezza o nausea, o per l'ansia per il trattamento. La radioterapia nella zona vaginale, può causare dolenzia e riduzione del calibro. La radioterapia alla zona pelvica, può causare rischio di infertilità
  • Infertilità e menopausa precoce nelle donne
    Nelle donne, la radioterapia alla zona pelvica espone le ovaie alle radiazioni. Nelle donne in pre-menopausa, ciò può accelerare la menopausa e causare infertilità. Questo è sconvolgente, soprattutto per donne giovani che vogliono avere una famiglia.
  • Infertilità negli uomini
    La radioterapia alla zona pelvica o ai testicoli può provocare infertilità negli uomini, che può essere temporanea o permanente.
  • Incontinenza fecale
    L'incontinenza fecale è un raro effetto collaterale della radioterapia al bacino. È l'incapacità di controllare lo sfintere anale che può provocare perdita involontaria di feci.
  • Linfedema
    La radioterapia può danneggiare la rete linfatica. Una delle funzioni del sistema linfatico è di drenare il fluido in eccesso dai tessuti. Se il sistema linfatico è danneggiato, il liquido può accumularsi e causare dolore e gonfiore. Questo è noto come linfedema. Il linfedema si verifica spesso a braccia e gambe, anche se può colpire anche altri settori.
  • Secondo tumore
    La radioterapia è talvolta associata ad un aumento del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro molti anni dopo il trattamento.

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