domenica 26 luglio 2015

La Raccolta Differenziata è un'Operazione Psicologica?

La Raccolta Differenziata è un'Operazione Psicologica?

In molti comuni europei e, con qualche ritardo, in molti comuni italiani, è stato avviato un imponente programma di riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani che, in prossimità dei cittadini, prende la denominazione di ‘raccolta differenziata’, con tanto di pubblicità, propaganda e delatori.

In teoria questo programma è un progetto virtuoso in cui il consumatore (il cittadino) assume un’importanza cruciale. Egli infatti ha il compito di dividere i suoi rifiuti secondo categorie predisposte e curarne lo stoccaggio sino al momento della raccolta da parte delle aziende comunali o private che ne avvieranno i ‘prodotti’ nelle centrali predisposte al loro riutilizzo.

Considerando però il progetto ‘raccolta differenziata’ nell’insieme ambientale e sociale che lo ha proposto e lo promuove, dobbiamo condividerne alcune riflessioni.

La prima da farsi è che la massa dei rifiuti non è ovviamente prodotta dal cittadino ma dalle aziende produttrici che impiegano tonnellate di materiali inutili per il packaging, producendo sprechi notevoli nel confezionamento, nel trasporto e nel rinnovo di beni e prodotti. Si dovrebbe quindi agire primariamente alla fonte e non alla fine della filiera prodotto/rifiuto.

Seconda riflessione: se ogni cittadino deve adoperarsi per produrre i ‘rifiuti zero’ impiegando tempo e denaro per aderire premurosamente al programma, perché deve pagare la tassa sui rifiuti? Non dovrebbe invece essere rimborsato per il lavoro svolto?

Terza riflessione: negli ultimi decenni sono state esplose oltre duemila bombe atomiche (di quelle note), sventrate tre o quattro centrali nucleari (di quelle note), sversati in mare tonnellate di materiale tossico e radioattivo con le evidenti complicità dei vertici delle istituzioni, sotterrate migliaia di tonnellate di materiale tossico radioattivo in discariche abusive con annessi inceneritori abusivi. Inoltre si è proceduto a costruire gli inceneritori velenosissimi per lo smaltimento dei rifiuti! Per non parlare delle tonnellate di veleni che vengono dispersi clandestinamente nell’atmosfera per mezzo delle ‘scie chimiche’. Perché questa schizofrenia?

Ultima riflessione: la sensazione è che si voglia colpire (come al solito) il singolo individuo sul quale riversare la colpa dei disastri ambientali che hanno invece ben altra ragione e causa. La ‘raccolta differenziata’ appare quindi come un’abile operazione psicologica di basso impatto ambientale ma dalle notevoli ragioni occulte: inculcare in ogni essere umano la percezione di essere ‘il problema’. Il suo stile di vita, il lusso di cui si circonda, lo spreco di mezzi e materiali: tutto concorre a seminare la sensazione di inadeguatezza e disturbo dell’ambiente naturale, la stessa percezione che balle pazzesche come la campagna ‘An Inconvenient Truth’ del subdolo Al Gore si prefissava di diffondere.

Conclusione: i vertici occulti desiderano che le masse si rendano consapevoli di vivere nell’errore/peccato. Il pensiero unico globale (la nuova religione scientista/satanica) si prefigge di diffondere questo falso dogma della fede. Il singolo deve provare vergogna per il nuovo peccato originale: quello di vivere o tentare di sopravvivere, nonostante tutto. Il peccato è oggi quello di ‘inquinare’, senza ovviamente chiedersene le ragioni, non sia mai.

Dobbiamo invece rivendicare una cultura dell’abbondanza perché il pianeta è potenzialmente generoso ed abitale per miliardi e miliardi di esseri umani. Appunto.

Viviamo immersi in un inquietante ‘brodo primordiale’ composto da radioonde, nano particelle e patogeni vari. Domanda retorica: la colpa dell’inquinamento è del singolo individuo e del suo scellerato stile di vita, oppure c’è dell’altro?
http://offskies.blogspot.it/2015/07/la-raccolta-differenziata-e.html

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.