Abbiamo
visto nell’articolo
precedente che la meditazione porta
grandi benefici ed è uno strumento molto potente, ma proprio per questo va praticata
con la giusta consapevolezza, altrimenti potrebbe rivelarsi pericolosa.
Oggi
parliamo della meditazione sui
chakra. Li ho trattati nell’articolo “I
chakra”. In breve riprendiamo il concetto che i chakra sono importanti
perché sono i motori della nostra coscienza. I 7 chakra principali
rappresentano la nostra coscienza divisa nei suoi aspetti fondamentali, come la
luce è composta dai 7 colori e il suono dalle 7 note. Conoscerli ci aiuta a
fare uno schema ordinato della personalità e non solo.
Per
esempio il primo chakra
è legato alla sopravvivenza, quindi al giorno d’oggi al denaro e al lavoro, il
secondo alla sessualità e alle emozioni, il terzo alla nostra vita sociale, al
rapporto con gli altri, ai sentimenti, il quarto alla mente razionale, il
quinto a come ci realizziamo nella vita, alla nostra creatività, mentre gli
altri 2 sono più spirituali e si attivano nel tempo con la meditazione.
Leggendo
da qualche parte che i nostri problemi sono legati a blocchi nei relativi
chakra, e sapendo che la meditazione
serve a mandare frequenze elevate per sciogliere ciò che è rigido o bloccato,
al neofito potrebbe venire la tentazione di meditare… “mandando luce sul chakra dove ritiene di
avere il problema”… NON FATELO!!!
Meditare direttamente su un chakra
può essere pericoloso.
La
meditazione muove energia,
e ne muove tanta, ma l’energia non è tutta uguale. Per esempio la volontà ha
una certa valenza e certi effetti, l’uso dell’amore ne ha un altra, e
l’intelligenza creativa è altro ancora. Bisogna fare molta esperienza prima di
riuscire a discriminare quale tipo di problematica abbiamo davanti, e
soprattutto quale sia l’energia adeguata da applicare.
È necessario un lavoro di purificazione interiore che consenta di
imparare a conoscersi, a conoscere quali sono le nostre reali motivazioni,
affinché ciò che facciamo non sia per avidità (“voglio risolvere il mio
problema… subito!”), ma sia fatto con motivazioni elevate… quando calcherete il Sentiero
capirete bene cosa intendo con queste parole!
All’interno
dei chakra ci sono le nostre immagini karmiche, ciò che ci condiziona, le vere
cause della nostra sofferenza, se gli mandiamo luce rischiamo di stimolarle e
di dargli ancora più forza. Per esempio se abbiamo problemi nella sfera
sessuale e mandiamo luce al secondo chakra, rischiamo di ingigantirli, e così
una piccola distorsione può diventare un’ossessione dalla quale sarà poi
faticoso liberarsi.
Lasciate perdere!
Non conoscendo bene le vostre reali motivazioni, non conoscendo bene le energie della vita e non conoscendo bene cosa si muove all’interno dei chakra, è meglio meditare utilizzando tecniche sicure e andare per gradi. Agli inizi si consiglia sempre di meditare sul sesto chakra, all’altezza del terzo occhio, perché questo chakra non è legato a niente di specifico e allo stesso tempo è la centralina di controllo, collegato a tutti gli altri chakra; quindi meditando su questo punto, si stimolano (senza esagerare) un po’ tutti gli altri centri. Ma anche questa pratica fatela sempre sotto la guida di un bravo insegnante, sarà lui che progressivamente vi affiderà meditazioni sempre più mirate, adeguandole alla vostra progressiva espansione di coscienza.
Se
davvero volete imparare a conoscervi, a sentire le energie che agiscono fuori e
dentro di voi per armonizzarle, dovrete intraprendere un percorso che vi faccia
capire come siamo fatti veramente, imparare a conoscere le vere cause della
sofferenza e cosa possiamo fare per modificare coscientemente tutto ciò.
Non
è un lavoro facile, e non è un percorso che si può fare da soli, perché la
mente “mente”, e ci si può raccontare qualsiasi cosa.
La
“Psicologia dello yoga” (che è anche un libro di
Massimo Rodolfi) è uno strumento molto importante che spiega la vera
psicologia umana. Esiste un corso di meditazione dell’associazione Atman che ha
proprio questo titolo, l’argomento è presente nel programma dei corsi di Raja
Yoga ed è una parte fondamentale nel programma della scuola Energheia. Come
vedete è la base per potere praticare la meditazione in modo sicuro e
consapevole.
Con
questo mio articolo non volevo certo spaventarvi o farvi temere la meditazione, anzi la consiglio
vivamente perché è veramente uno strumento meraviglioso, però volevo mettervi
in guardia dalle “facilonerie” (si può dire?) che si sentono in giro.
Modificare la propria vita e il proprio karma richiede tempo e lavoro,
non sono una cosa banale. Se fosse facile, come qualcuno vuole fare credere, in
breve tempo avremmo risolto tutti i nostri problemi.
Eppure
vedrete che il lavoro fatto seriamente produce risultati concreti, soprattutto
se fatto sotto la guida di persone esperte che magari abbiano anche un minimo
di chiaroveggenza, cioè di capacità di percepire le energie che si muovono in
voi, per aiutarvi a evitare i pericoli.
Gli
insegnanti
Atman, formati alla scuola Energheia,
hanno sviluppato queste caratteristiche.
Buona
meditazione a Tutti.
Condivido a pieno... la meditazione è uno strumento molto forte ed importante.. va svolta con rispetto.
RispondiEliminaMeditare sui specifici chakra va fatto sempre dopo un percorso di riequilibrio e conoscenza...
Grazie come sempre Marcello.