CAUSE ALZHEIMER Il glucosio danneggia i neuroni del nostro cervello
L’Alzheimer, come altre forme di demenza senile, è causato dalla morte
dei neuroni proprio perchè queste cellule non posso essere sostituite,
ciò causa la degenerazione del cervello. Molti studi confermano una
forte correlazione tra l’azione nefasta dei radicali liberi e la
comparsa di questa malattia. Inoltre è stata confermato un rapporto
molto stretto con il diabete (tanto da rinominarla come diabete di tipo
3).
A questo punto poniamoci una domanda.
Tale degenerazione dipende dal consumo di carboidrati insulinici?
Da anni ci dicono che lo zucchero fa bene al cervello, ma bisogna crederci davvero?
Tale degenerazione dipende dal consumo di carboidrati insulinici?
Da anni ci dicono che lo zucchero fa bene al cervello, ma bisogna crederci davvero?
Purtroppo devo confermare che il consumo di amidi (pane, pasta, patate,
cereali, riso e legumi) e di zuccheri semplici, sono la causa principale
dell’insorgenza delle malattie degenerati celebrali. Tali disfunzioni
purtroppo operano su tre distinti livelli che agiscono sinergicamente
portando alla morte dei neuroni.
Vediamone insieme i meccanismi.
Troppo e troppo poco glucosio
Ricorderete che i neuroni hanno degli speciali “carrier proteici” chiamati Glut 1 e Glut 3, indipendenti dall’insulina.
Il Glut 1 assicura al cervello la quantità basale del glucosio, in
quanto non è sensibile agli aumenti di glucosio nel sangue. Ricordiamo
che i neuroni utilizzano, per produzione di energia, sia i mitocondri
che la glicolisi, di conseguenza la quantità di glucosio trasportata dai
Glut 1 è sufficiente al funzionamento del cervello.
Quando
invece abbiamo maggiore necessità di energia, il cervello utilizza un
altro tipo di glut, il numero 3, che invece è sensibile all’incremento
di glucosio nel sangue. Quindi per aumentarne il livello, attiva il
cortisolo. Un meccanismo assolutamente perfetto, che nel mondo
paleolitico, bilanciava ogni necessità energetica. Se tale meccanismo
però lo confrontiamo con quello dell’insulina, ci si accorge che
qualcosa non quadra.
Sappiamo che dopo un pasto glicemico, subiamo dapprima un picco
glicemico e poi un calo glicemico. Ciò significa indurre un aumento di
glucosio nei neuroni (senza che il nostro cervello lo abbia richiesto)
tramite le Glut 3, e dopo un calo di zuccheri.
Sarebbe come collegare un computer ad una presa che ha sbalzi di corrente: quanto credete che durerà prima di fulminarsi?
Sarebbe come collegare un computer ad una presa che ha sbalzi di corrente: quanto credete che durerà prima di fulminarsi?
Diversi studi hanno proprio dimostrato che l’ipoglicemia è uno dei
fattori scatenanti della demenza senile. Fonte: morbo-alzheimer.it
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