venerdì 10 aprile 2015

Salute: secondo il dr. Mozzi l’alimentazione è alla base di tutto.


Il Dott. Mozzi, un medico fuori dall’ordinario

Il Dottor Mozzi non è un medico come tutti gli altri:
In una sua intervista dichiara di non aver mai indossato un camice bianco, di non aver mai aperto un ambulatorio, di non aver mai prescritto o assunto un farmaco e di non aver mai nemmeno messo piede in un ospedale in vita sua, tranne che da ragazzo, ma come studente di Medicina.
“Gli ospedali odorano di morte e di malattia non di salute e di vita.” cit. Dottor Piero Mozzi
Il dott. Piero Mozzi, laureatosi il 1977 all’università di Medicina di Parma, è medico a tutti gli effetti.
“Allora perché si rifiuta di indossare un camice bianco e di prescrivere farmaci per curare i suoi pazienti? Per quale motivo prende le distanze dalle Medicina ufficiale?”
I motivi principalmente sono due.

 

Il farmaco non cura un bel niente

Al dott. Mozzi non è mai andata giù l’idea di considerare il farmaco – e in molti altri casi anche la chirurgia – come un valido rimedio per guarire il paziente.
Il farmaco infatti è semplicemente un modo per nascondere il sintomo e procurare un sollievo immediato alla persona. Ma il farmaco non elimina la causa che ha generato la malattia.
E come può esistere guarigione se non viene prima rimossa la causa?

 

Prevenzione inesistente

La Medicina ufficiale non fornisce norme di prevenzione valide affinché le persone non si ammalino.
La prevenzione per il medico significa sottoporsi periodicamente a degli esami del sangue, mammografie, ecografie, colonscopie, ecc., al solo fine di diagnosticare il problema precocemente, così da poterlo trattare più agevolmente.
Ma questa non è prevenzione.
C’è prevenzione nel momento in cui si informa adeguatamente il paziente su ciò che deve, o non deve fare, per non ammalarsi. A tale scopo però è indispensabile conoscere la causa che è a monte della malattia.
Tuttavia, nonostante i milioni di euro che ogni anno vengono investiti nella ricerca, la Medicina Ufficiale brancola ancora nel buio, tant’è che malattie come diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, leucemie, tumori, malattie autoimmuni e via dicendo, sono costantemente in forte crescita, anno dopo anno, sia tra la popolazione Italiana, che nel resto del mondo.
Questi sono i motivi che hanno spinto il dottore ad intraprendere un altra direzione
Negli anni ha focalizzato i suoi studi, le sue ricerche e ogni suo sforzo principalmente su un unico obiettivo: la ricerca della causa delle malattie.

 

Alla ricerca della causa della malattia

Fin da ragazzino il dottore ha sempre avuto un’innata passione per tutti quegli aspetti che ruotano intorno alla salute dell’uomo.
Attento osservatore quale è sempre stato, ancora prima di incominciare gli studi di Medicina, aveva già intuito che c’era una stretta correlazione tra ciò che mangiava e alcuni “effetti collaterali” conseguenti al consumo di certi cibi.
Nel libro, “La dieta del dottor Mozzi” riporta due casi particolari che gli capitarono da bambino, a pochi anni di distanza l’uno da l’altro.
Una bella scorpacciata di fragole di bosco e nel secondo caso una, altrettanto vorace, di fichi. Alla scorpacciata di fragole seguì una brutta tonsillite, mentre a quella di fichi seguirono dei seri problemi polmonari.
Il dottore rammenta ancora oggi quei due spiacevoli episodi. Ma come a volte accade, da qualcosa di negativo può nascere anche qualcosa di positivo. Furono infatti questi due accadimenti che fecero scattare la scintilla, ovvero l’intuizione che l’alimentazione fosse alla base di tutto.

Iniziò le sue ricerche studiando a fondo diversi testi di letteratura che prendevano in considerazione, sotto vari punti di vista, la correlazione tra medicina ed alimentazione, esaminando teorie anche molto diverse tra loro.
Tra le tante prese in esame il dottore trasse spunti validi soprattutto dalla fitoterapia, ovvero quella scienza che studia e sfrutta quelle piante ed erbe con proprietà medicinali. Inoltre si soffermò su altre correnti mediche interessanti come la Medicina Naturale di Lezaeta e l’Igienismo, che gli permisero di ampliare ulteriormente le sue conoscenze mediche.
Va detto che il dottor Mozzi non si fermò mai alla sola lettura di quelle che erano e rimanevano “teorie”. Esaminò  a fondo ogni corrente di pensiero, applicando semplicemente quello che era il metodo scientifico: ipotizzare, sperimentare, analizzare e trarre conclusioni.
Cercando di conseguire ogni spunto possibile dalle sue risposte personali, successive all’introduzione di certi alimenti, il dott. Mozzi capì rapidamente quale connessione esisteva tra cibo e sintomi, iniziando così a stilare un elenco di alimenti nocivi per il suo organismo. Alimenti che alla lunga potevano portare a un processo infiammatorio e degenerativo, causa principale di moltissime patologie, se non di tutte.
Lo stesso fece per tutti i suoi pazienti.
Ben presto il dottor Mozzi si accorse che non tutti gli alimenti che andavano bene per lui, potevano andare bene anche per altre persone. Dunque non poteva esistere un alimentazione valida universalmente.

 

L’importanza del gruppo sanguigno

Tra i vari testi che il dott. Mozzi passò in rassegna, ce ne furono alcuni più di altri che catturarono il suo interesse.
In particolare si soffermò a fondo su alcune pubblicazioni del naturopata americano il Dott. Peter J. D’Adamo. In questi volumi il dott. D’Adamo espone le sue ricerche che attesterebbero lo stretto rapporto esistente tra alimentazione, malattia e gruppo sanguigno.
Il dottor Mozzi trovò non poche analogie tra le teorie del dott. D’Adamo e ciò che già aveva già riscontrato nella pratica.

Rilevò come molti alimenti citati come “nocivi” dalla dieta del gruppo sanguigno, fossero effettivamente tali per lui, come per molti suoi pazienti.
Restava tuttavia dubbioso su alcuni aspetti. In particolare non era convinto del fatto che per tutti gli individui di uno stesso gruppo sanguigno, venissero attribuiti come benefici e nocivi, gli stessi alimenti.
Ogni individuo ha un suo codice genetico univoco e differente da ogni altro sulla faccia della Terra, quindi l’idea di una dieta adatta per tutti gli individui di uno stesso gruppo sanguigno era in parte da scartare.
Ciononostante, per molti aspetti, la dieta del gruppo sanguigno rappresentò per il dottore un valido punto di partenza, tant’è che nel corso degli anni riscontrò più e più volte la sua fondatezza.
Per questo motivo il dottor Mozzi ancora oggi sostiene come, seguire la dieta del gruppo sanguigno, sia certamente un modo valido per mantenersi in salute.

 

Impara ad ascoltarti

Le intuizioni più rilevanti il dott. Mozzi non le ha avute dai libri e dallo studio, ma dalla vita di tutti i giorni.
E’ dalle risposte del corpo che ha dedotto quali cibi fossero maggiormente nocivi  per l’organismo e questa pratica, l’ascolto, è ciò che consiglia ad ogni suo paziente.
L’introduzione di alimenti che non sono tollerati, possono scatenare una serie di reazioni da parte dell’organismo, ovvero dei sintomi di malessere. I sintomi non sono altro dei segnali di avvertimento, tramite i quali il corpo ci avverte che c’è qualcosa che non va.
Il dott. Mozzi ha afferrato come sia possibile collegare i sintomi all’introduzione di determinate sostanze. Infatti questi segnali, di qualsiasi natura essi siano (pruriti, rossori della pelle, dolori articolari, mal di testa, bruciori di stomaco, ecc.) possono variare d’intensità anche durante l’arco di una sola giornata e queste variazioni dipendono molto da ciò che la persona ha precedentemente mangiato.
Non ascoltando questi sintomi e continuando a introdurre la causa – ovvero gli alimenti nocivi – nel tempo si potranno manifestare delle vere e proprie patologie.

 

Rimuovere la causa è l’unico vero modo per guarire

Il dott. Mozzi attesta di aver curato decine di migliaia di pazienti e di averlo sempre fatto mettendo in relazione il sintomo con l’alimentazione ed in fine scovando ed eliminando la causa.
E’ indispensabile rimuovere la causa se si vuole davvero guarire e tornare in salute. Detto in parole semplici significa eliminare tutti quegl’alimenti che non sono tollerati dal nostro organismo e incominciare a consumare quelli per noi più appropriati.
Cercando invece di soffocare il sintomo – come succede per esempio quando si assumono dei farmaci – senza però rimuovere la causa, si potrà forse avere un miglioramento nell’immediato, ma l’intossicazione alimentare si sposterà lentamente in altri organi, provocando delle patologie forse ancora più serie.
Il tipo di patologia dipende molto dal codice genetico di ogni individuo. Lo stesso cibo “nocivo” per due persone dello stesso gruppo sanguigno, potrà generare patologie anche molto diverse tra loro, con tempistiche differenti.
Non potrai mai guarire se prima non elimini la causa che ha generato la malattia

 

Il libro della Dieta del Dottor Mozzi

Nel corso di quasi 40 anni di attività medica il dott. Mozzi ha maturato molte certezze su quale sia la dieta migliore da seguire a seconda del gruppo sanguigno, del peso, degli anni, dello stato di salute e di vari altri fattori.

Ha così deciso di mettere nero su bianco tutto ciò che l’esperienza di vita e gli studi gli hanno insegnato. Così dopo aver scritto il suo primo libro “Le ricette del Dottor Mozzi”, ne pubblica un secondo, “La dieta del Dottor Mozzi”.
Quest’ultimo testo, oltre a riportare un’ampia lista di alimenti buoni, neutri e nocivi per tutti e quattro i gruppi sanguigni (0, A, B ed AB) fornisce una raccolta di consigli utili per prendersi cura della propria salute.
Nel libro troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere i segnali dell’organismo, oltre a una serie di rimedi naturali efficaci per fronteggiare diverse patologie.
Inoltre il dottore riporta consigli indispensabili su determinati alimenti che, in talune circostanze, è meglio ridurre o evitare del tutto.
Come nei casi più comuni delle patologie legate a quella che viene comunemente definita come “sindrome metabolica”, ovvero i classici problemi strettamente correlati all’avanzare dell’età e al rallentamento del metabolismo: sovrappeso, pressione alta, colesterolo alto, glicemia elevata, ecc.
Il dott. Mozzi si sofferma anche su quei prodotti che che più di altri rappresentano la dieta Mediterranea e che, a suo parere, sono i maggiori responsabili di molte malattie moderne.
Infine conclude con una descrizione accurata delle più comuni sostanze utilizzate come dolcificanti e conservanti, e presenti su molti prodotti confezionati, precucinati e surgelati, portando l’attenzione del lettore sulla loro potenziale pericolosità per la salute umana.
Il libro ha dunque l’obiettivo ambizioso di donare al lettore ogni conoscenza necessaria per gestire in autonomia la sua alimentazione e quindi la sua salute, diventando di fatto medico di se stesso.

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