sabato 14 marzo 2015

Il mistero del sistema immunitario


Il corpo umano possiede un’ incredibile capacità di guarigione, per molti aspetti ancora misteriosa: il sistema immunitario. Diversi scienziati stanno oggi cercando di mettere luce nel suo complesso meccanismo, nei suoi fattori e nelle strategie che giocano o potrebbero giocare un ruolo nella protezione dagli agenti patogeni che causano le malattie.

Se si potesse misurare con uno strumento, il sistema immunitario mostrerebbe variazioni da un giorno all’altro, da un momento all’altro, a seconda dei pasti e anche tra un pensiero e un altro. La resistenza alla malattia è data dalla forza del sistema immunitario che è influenzato in modo benefico da pensieri positivi, alimenti naturali, esercizio fisico, sole, aria pulita, natura etc. In uno studio su donne con cancro al seno, è stato rilevato che quelle che vedevano se stesse come ricevere forze dall’interno o avere un supporto da una attitudine mentale positiva, hanno avuto una maggiore reazione del sistema immunitario alla malattia e sono vissute due volte più lungo di quelle che  avevano come unico sostegno la cura farmacologica.
Ippocrate, il padre riconosciuto della medicina, lo aveva già detto 2500 anni fa: “E’ più importante sapere che tipo di persona ha una malattia che conoscere che tipo di malattia una persona ha.

Oggi sentiamo sempre più’ spesso parlare dell’ “effetto placebo” ma in cosa consiste esattamente questo effetto e quale rapporto ha con il nostro sistema immunitario? Il dottor Dan Normann dell’Università del Michigan, si é posto queste domande e studia da diversi anni l’effetto placebo, giungendo ad una conclusione molto interessante, ovvero che il nostro modo di pensare e di considerare i trattamenti medici può influire notevolmente su come i nostri corpi rispondono ai farmaci. Dagli esperimenti che ha condotto, ha scientificamente provato che, se il paziente crede che un trattamento funziona, ciò può scatenare l’effetto desiderato anche se il trattamento è inesistente, come una pillola di zucchero, per esempio, o un’ iniezione di soluzione salina. Per un’ampia gamma di condizioni, dalla depressione al Parkinson, all’osteoartrite alla sclerosi multipla, è chiaro, dice, che la risposta al placebo è tutt’altro che immaginaria. I trials scientifici hanno dimostrato che i cambiamenti sono misurabili scientificamente come dal rilascio di antidolorifici naturali, negli alterati schemi neuronali, nel’ abbassamento della pressione sanguigna o nella frequenza cardiaca e nel potenziamento della risposta immunitaria, ed il tutto a seconda delle convinzioni del paziente. Si è sempre ipotizzato che l’effetto placebo funziona solamente se le persone credono che stanno ottenendo un farmaco benefico. Ma ora sembra che questo non potrebbe essere vero.Credere nell’effetto placebo – piuttosto che in un particolare farmaco – potrebbe essere sufficiente a incoraggiare i nostri corpi a guarire Heal thyself: The power of mind over body
Il rovescio della medaglia, né che solamente credere che un farmaco ha effetti collaterali nocivi può fare soffrire. L’effetto nocebo, come è noto, può anche uccidereThe science of voodoo: When mind attacks body

In un recente studio, il Dottor Ted Kaptchuk della Harvard Medical School di Boston ed i suoi colleghi hanno dato da alcune persone con sindrome dell’intestino irritabile una pillola inerte. Lo studio ha dimostrato che l’ effetto placebo ha prodotto un significativo miglioramento dei sintomi nei pazienti. Cio’ ha dimostrato che é vero che la mente attiva nel corpo un processo di auto guarigione. Pur sapendo le pillole erano inerti, in media i volontari hanno valutato i loro sintomi come moderatamente migliorati. Placebos without Deception: A Randomized Controlled Trial in Irritable Bowel Syndrome

Un altro scienziato americano, Richard Davidson dell’ Unversità del Wisconsin, ha esplorato il rapporto tra mente, corpo, ed il sistema immunitario, dando un contributo importante. Egli ha scoperto, per esempio,che il corpo umano sottoposto a stress diminuisce la sua capicità di produrre anticorpi, mentre durante la meditazione  é in grado di potenziare la produzione di cellule immunitarie in solamente 10 minuti del 30%. Il Dottor Davidson ha condotto diverse ricerche sulla meditazione anche in collaborazione con il 14° Dalai Lama, suo amico di lunga data. Davidson ha lui stesso praticato a lungo meditazione quotidianamente. Attraverso le ricerche che ha condotto é stato in grado di dimostrare scientificamente nel suo laboratorio che la meditazione anche di breve durata ha un effetto positivo sul cervello e sul sistema immunitario. 8 settimane di meditazione bastano a cambiare il cervello

Sicuramente nei prossimi anni verranno fatte ulteriore scoperte che ci conduranno ad una conoscenza piu’ approfondita del rapporto tra mente, corpo e sistema immunitaria. Ad oggi la scienza ha potuto dimostrare  che l’effetto Placebo attiva il sistema immunitario e stimola la produzione di peptidi oppioidi che inibiscono la percezione del dolore. Per concludere riporto due messaggi significativi, il primo del Ted Kaptchuk dell’Univesità Harvard di Boston  che afferma “La volontà, la forza dell’immaginazione, e la fiducia possono modificare il decorso di una malattia!” ed  il secondo  del dottor Bernie Siegel, noto medico americano, che ama ripetere “ci sono pazienti straordinari, che si rifiutano di accettare la sconfitta e prendono in mano la propria vita”, decisione che cambia il rapporto con la malattia ed il suo decorso i maniera decisiva.
http://www.dionidream.com/il-mistero-del-sistema-immunitario/

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