Come dicevo precedentemente, se la
digestione e la circolazione del sangue sono efficienti la lingua sarà pulita e
rosea. Se invece la lingua è ricoperta da una patina biancastra è sintomo di un
forte ristagno nel tratto digerente. L’intestino non riesce ad
eliminare le scorie che producono una fermentazione putrida. Quando abbiamo lo
stomaco in disordine, un cattivo sapore in bocca e un alito pesante significa
che la nostra alimentazione è stata o troppo abbondante o scorretta, (cioè al
di fuori dei canoni dell’alimentazione compatibile), spesso il soggetto ha
introdotto una quantità eccessiva di carne o di insaccati o di prodotti di
derivazione animale.
Il maggior consumo di carne e di proteine animali, come abbiamo già visto nel precedente articolo, peggiora le condizioni del tubo digerente e dell’apparato respiratorio. Si ribadisce infatti che l’uomo non ha i denti adatti per masticare la carne e non ha un tratto digerente corto come i carnivori, quindi il bolo intestinale, non digerito adeguatamente, si trattiene a lungo nell’intestino creando fermentazioni putride e intossicazione del sangue che sono fonti di patologie multiple. Queste si rivelano dal colore rosso carico o violetto della cavità della bocca.
Se
la patina è di un colore grigio-caffè si evidenzia una stasi venosa, a livello
intestinale e in particolare della vena porta, e può indicare anche
disfunzioni renali o intestinali o anche situazioni ulcerose.
La
patina di colore bianco-giallastro invece può essere causata da gastrite o da
malattie infettive.
Infine
se il colore della patina linguale è gialloverdastro indica la presenza di
disturbi di fegato della cistifellea o della milza.
Talvolta si notano dei solchi a livello centrale e in varie parti della lingua. Queste screpolature sono indice dello stato congestivo o della tendenza ulcerativa dell’apparato digerente. In base alla loro precisa ubicazione si può stabilire se la congestione riguarda lo stomaco, il tenue o il crasso.
Talvolta si notano dei solchi a livello centrale e in varie parti della lingua. Queste screpolature sono indice dello stato congestivo o della tendenza ulcerativa dell’apparato digerente. In base alla loro precisa ubicazione si può stabilire se la congestione riguarda lo stomaco, il tenue o il crasso.
È anche interessante osservare che l’agilità della lingua è direttamente
legata alla funzionalità del cuore. Una buona pronuncia corrisponde ad un cuore
robusto, mentre l’articolazione stentata
delle parole rivela disturbi cardiovascolari e apporto insufficiente di sangue al muscolo cardiaco.
delle parole rivela disturbi cardiovascolari e apporto insufficiente di sangue al muscolo cardiaco.
Ciò premesso con qualche semplificazione
e schematizzazione riassumiamo i vari colori della lingua con le rispettive
indicazioni.
Dopo un attento esame della bocca passiamo ad alcuni brevi accenni alle gengive e al palato.
Come abbiamo anticipato in precedenza lo stato delle gengive riflette il tipo di alimentazione dell’individuo.
Se le gengive sono gonfie o anche accompagnate da dolori significa che il soggetto consuma una quantità eccessiva di liquidi, di grassi animali e di zucchero raffinato. Quando le gengive sono troppo rosse o violette è segno che l’individuo consuma troppi cibi di derivazione animale e troppo sale. Se invece notiamo il palato e le gengive di colore biancastro possiamo dedurre uno stato di anemia del sangue con deficienza di emoglobina, una cattiva circolazione ed è un chiaro segno di malnutrizione.
Quando le gengive sono sanguinanti con rottura dei capillari indeboliti è segno di mancanza di Sali minerali, oppure mancanza di verdure fresche e di vitamina C.
La piorrea è originata dal consumo di cibi animali, di troppo zucchero raffinato, di cioccolata, e di bevande gassate ed è lo stadio più avanzato della situazione che abbiamo descritto sopra parlando di gengive gonfie, troppo rosse o sanguinanti.
Nel caso di pustole sulle gengive e sul palato dobbiamo ritenere che l’individuo ha un tipo di alimentazione con un eccesso di proteine di grassi di derivazione animale e di zucchero raffinato.
Infine nel caso di infiammazione alla gola a cui si aggiungono talvolta chiazze biancastre e placche dobbiamo ritenere che il soggetto consuma in eccesso: zucchero raffinato, latte, bevande ghiacciate combinate con un’alimentazione a base di carne e prodotti di derivazione animale.
Dopo un attento esame della bocca passiamo ad alcuni brevi accenni alle gengive e al palato.
Come abbiamo anticipato in precedenza lo stato delle gengive riflette il tipo di alimentazione dell’individuo.
Se le gengive sono gonfie o anche accompagnate da dolori significa che il soggetto consuma una quantità eccessiva di liquidi, di grassi animali e di zucchero raffinato. Quando le gengive sono troppo rosse o violette è segno che l’individuo consuma troppi cibi di derivazione animale e troppo sale. Se invece notiamo il palato e le gengive di colore biancastro possiamo dedurre uno stato di anemia del sangue con deficienza di emoglobina, una cattiva circolazione ed è un chiaro segno di malnutrizione.
Quando le gengive sono sanguinanti con rottura dei capillari indeboliti è segno di mancanza di Sali minerali, oppure mancanza di verdure fresche e di vitamina C.
La piorrea è originata dal consumo di cibi animali, di troppo zucchero raffinato, di cioccolata, e di bevande gassate ed è lo stadio più avanzato della situazione che abbiamo descritto sopra parlando di gengive gonfie, troppo rosse o sanguinanti.
Nel caso di pustole sulle gengive e sul palato dobbiamo ritenere che l’individuo ha un tipo di alimentazione con un eccesso di proteine di grassi di derivazione animale e di zucchero raffinato.
Infine nel caso di infiammazione alla gola a cui si aggiungono talvolta chiazze biancastre e placche dobbiamo ritenere che il soggetto consuma in eccesso: zucchero raffinato, latte, bevande ghiacciate combinate con un’alimentazione a base di carne e prodotti di derivazione animale.
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