domenica 31 agosto 2014

Cosa vuol dire essere Naturopata?


Estratto dall'articolo "Della Naturopatia"

. . . . . . Tempo di cambiamento...che mi spaventa come sulle montagne russe. La nuova fase di vita è alle porte ed ora di smettere di avere paura.

Sul fronte della Naturopatia, affiorano le prime domande serie, i primi dubbi su cosa voglia dire essere Naturopata. Domanda prematura, al primo anno di corso, ma lecita per una pensatrice moderna che si rispetti. Essere naturopata è come camminare sospesi in aria, su una corda sottile, che ti chiede di restare in equilibrio e non cedere al facile inganno dei pensieri e di affascinanti riti magici, ma ricercare nella natura, nei rimedi naturali, la via giusta verso il benessere psico-fisico.  Non è un punto di arrivo ma una ricerca costante

Il naturopata ha scelto di guardare oltre ma questo non significa sentirsi onnipotenti. L'arroganza appartiene a chi non conosce ma crede di sapere già tutto. Si tratta di aprire la mente e rompere gli schemi a cui siamo abituati secondo i quali soltanto ciò che è dimostrabile con diagnosi o macchinari è reale, mentre tutto il resto non lo è. Eppure, l'energia è visibile e può essere percepita da un occhio e un cuore aperto. L'aria può essere annusata. Ma ancora mi infastidisce il comportamento di chi approfitta di chi ha bisogno, di chi sta male, di chi è malato, di chi è disperato. 
Un malato le prova tutte pur di recuperare la salute. Spesso non è consapevole che il suo benessere dipende da se stesso e da nessun altro e che è necessario attuare una self-revolution nella sua vita per guarire. Si, guarire. 

La mente è un'arma potente che ci permette di essere felici se le nostre convinzioni si basano sulla felicità o infelici se si basano sul contrario. Ma da (ex)-malata mi domando: come faccio a restare in equilibrio sulla fune senza cadere nell'illusione di un potere "magico"? Come distinguere un rimedio naturale valido da una pratica accattivante ma inconsistente? Esiste un codice etico che tutela gli utenti (mica pazienti!) dei naturopati? O noi che siamo in ricerca, siamo anche autorizzati a sperimentare pratiche bizzarre, pseudo-guaritrici e anche un po' sciatte? Guarire è magico ma non avviene con le pozioni o la bacchetta. Le parole avranno pure un peso, ma i fatti anche di più.
Alle prossime domande:).

La fonte primaria di Omega-3 è vegetale

Recenti studi dimostrano che non è attraverso il pesce che si ricavano gli acidi grassi Omega-3, bensì dai prodotti di tipo vegetale


Stando a uno studio pubblicato ultimamente sull’American Journal of Clinical Nutrition, l’acido grasso Omega-3 sarebbe più facile da assimilare attraverso il consumo di vegetali che non mediante l’assunzione di prodotti ittici: ne deriva pertanto che vegetariani e vegani ricaverebbero gli acidi grassi omega-3 a lunga catena tipici del pesce dagli acidi grassi omega-3 vegetali, senza alcun bisogno di inserire nelle proprie diete piatti a base di pesce. Si tratta, ad ogni modo, di sostanze indispensabili al regolare funzionamento del metabolismo, che quindi bisogna premurarsi di introdurre all’interno del proprio organismo: già da un po’ a questa parte si era a conoscenza del fatto che gli omega-3 si trovassero con più facilità in fonti di tipo vegetale, quali noci, semi di lino e olio di semi di lino, di quanto non accada in fonti di tipo ittico, in cui la concentrazione di acidi grassi è minore di quanto si pensi abitualmente.

Lo studio, realizzato dal Dottor Welch e dal suo team, ha definitivamente confermato quanto la fonte primaria degli acidi grassi omega-3 sia appunto quella vegetale: analizzando 14.422 tra uomini e donne di età compresa tra 39 e i 78 anni nell’ambito dell’indagine medica “EPIC” (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e selezionando successivamente i 4.902 soggetti a cui erano stati misurati i livelli plasmatici degli acidi polinsaturi omega-3 e omega-6, è stato messo in luce come l’acido alfa-linoleico “ala” (precursore degli acidi grassi omega-3 a lunga catena) immesso nell’organismo viene metabolizzato e convertito in acido icosapentaenoico e in acido docosaesaenoico, entrambi coinvolti nella formazione delle membrane cellulari, nello sviluppo e nel funzionamento del cervello, nel rilascio di eicosanoidi (regolatori della pressione sanguigna) ed altro ancora.

Mettendo a confronto vegani e vegetariani (che seguendo il loro regime alimentare avrebbero dovuto ingerire minori dosi di omega-3) e quanti consumano abitualmente pesce in abbondanza, i livelli di acido icosapentaenoico e di acido docosaesaenoico si sono rivelati praticamente identici negli uni e negli altri. Da qui, quella che i ricercatori hanno definito una “efficienza di conversione” in acidi grassi omega-3 a lunga catena, maggiore nei vegetariani e nei vegani rispetto ai consumatori di pesce. Un risultato significativo, se si considera che l’EPIC costituisce lo studio su popolazione più ampio condotto relativamente ai livelli di ALA e alla conversione in acido icosapentaenoico e in acido docosaesaenoico.  
Dati che insomma, se supportati da studi ulteriori, potrebbero incidere notevolmente sulle misure da prendere in fatto di Salute pubblica, andando a contribuire anche alla tutela delle specie ittiche in via d’estinzione.
http://www.blogdilifestyle.it/fonte-primaria-omega-3-vegetale-10007.html 

GRAVIOLA - IL FRUTTO SCOMODO PER LE AZIENDE FARMACEUTICHE.




La Graviola, conosciuta anche come Guanàbana o Corossole, è un frutto tropicale (prodotto dall'Annona Muricata), molto versatile in quanto fornisce un potente sollievo da una vasta gamma di malattie come cancro, herpes, infezioni ed altro ancora.
Venerata da secoli in sud America e nel su est Asiatico, i frutti, la  corteccia, le foglie, le radici e i semi di questa pianta sono stati usati per trattare le malattie cardiache, asma, problemi al fegato e artrite.
La Graviola è utile anche per il trattamento dei disturbi del sonno, febbre e tosse.

Oltre un quarto di secolo fa è stato effettuato uno studio sui semi della Graviola che ha dimostrato un enorme potenziale nel trattamento delle cellule tumorali.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Natural Products nel 1996, attestava che uno dei cinque estratti dal seme della Graviola risultava essere citotossico (cellula che uccide un'altra cellula) selettivamente per le cellule di adenocarcinoma del colon con una potenza 10.000 volte superiore a quella dell'adriamicina.

L'Adriamicina è il nome commerciale per la Doxorubicina, conosciuta anche con il soprannome di diavolo rosso sia per il suo colore rosso che per i terribili effetti collaterali.
La mancanza di citossicità selettiva e cioè la capacità di uccidere solo le cellule tumorali  tralasciando quelle sane, è ciò che rende così pericolosa l'Adriamicina.
Nonostante ciò è stato un trattamento di prima linea per un vasto numero di tumori per oltre mezzo secolo.

Lo studio sulla Graviola ha inoltre dimostrato che:
 è una terapia efficace e naturale contro il cancro senza causare nausea, perdita di peso e perdita di capelli.
Protegge il sistema immunitario.
Aumenta l'energia.
È ipotensiva.
È efficace nel colpire e uccidere le cellule maligne in 12 tipi di cancro, tra cui colon, mammella, prostata, polmone e cancro del pancreas.
Uccide selettivamente solo le cellule tumorali a differenza dei chemioterapici naturali.
 

http://wakeup-world.com/2014/08/18/guanabana-cancer-killer/
http://wakeup-world.com/2012/08/11/is-this-fruit-extract-10000-times-better-than-chemotherapy/

Il Melograno induce alla morte delle cellule tumorali.

melograno
Questa utile e interessante notizia che state per leggere non è una cavolata è stata tratta da uno studio di ricercatori della University of California.

Il melograno è una ricca fonte di acido ellagico, una sostanza recentemente portata alla luce dalla ricerca e contenuta anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci. Ed è proprio questo acido che indurrebbe la morte delle cellule cancerose. La Punica è un genere di pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione AGP). Comprende due specie di arbusti, originari di una regione che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale, e diffusi sin dall’antichità nell’intera zona mediterranea e nel Caucaso. Punica granatum è il comune melograno, pianta a portamento cespuglioso, alta fino a 2-4 m, foglie caduche lanceolate non molto grandi di colore verde lucente, fiori solitari grandi o riuniti in mazzetti all’estremità dei rami, di colore rosso vivace. Il frutto, dall’inconfondibile sapore agrodolce, è comunemente noto con il nome di «melagrana».
Una ricerca di qualche anno fa condotta in Israele da Michael Aviram, biochimico, ha scoperto che questo frutto possiede proprietà non solo terapeutiche, ma addirittura antitumorali, essendo estremamente ricco in flavonoidi, potenti antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie.
Il succo di melograno, secondo la ricerca, è praticamente tossico nei confronti delle cellule cancerose.
Il melograno è infatti una ricca fonte di acido ellagico, una sostanza recentemente portata alla luce dalla ricerca e contenuta anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci.Ed è proprio questo acido che indurrebbe la morte delle cellule cancerose.
Conferma in tal senso arriverebbe proprio in questi giorni dal sito britannico «Dailymail.co.uk» dove si legge che alcune componenti del succo in questione inibirebbero il moto delle cellule tumorali oltre ad azzerare la loro diffusione.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori della University of California che hanno presentato i risultati del loro studio all’American Society for Cell Biology di Philadelphia.
succodimelograno 
Ecco qui di seguito elencati i benefici del frutto relativi a:
  • tumore alla prostata: il succo di melograno rallenta la progressione del cancro suddetto. Inoltre, il suo regolare consumo aumenta nelle persone operate e sottoposte a radioterapia gli effetti benefici della cura ed abbrevia sensibilmente i tempi di recupero;
  • tumore ai polmoni: bere succo di melograno può aiutare a ridurre lo sviluppo delle cellule del cancro ai polmoni e risulta un valido aiuto per la prevenzione;
  • tumore alla mammella: inibizione della proliferazione delle cellule cancerogene del seno.

sabato 30 agosto 2014

I migliori cibi che aiutano nella pulizia del colon


Il modo in cui viviamo nella nostra società, non è sicuramente salutare e comporta una serie di problematiche a livello fisico, date dallo stress, dall’alimentazione scorretta, dall’inquinamento.
colonTutto il nostro organismo ne risente, creando infiammazioni, allergie, patologie e quelle più diffuse negli ultimi anni a carico dell’apparato digerente sono legate al colon. La maggior parte dei cibi che consumiamo ogni giorno sono pieni di additivi in eccesso, conservanti o coloranti che nel corso degli anni si accumulano e portano allo sviluppo di varie malattie nel nostro corpo. E’ per questo che è estremamente importante eliminarli di tanto in tanto. Ovviamente con l’alimentazione assunta negli ultimi decenni, l’abbondanza di zuccheri trasformati, sempre più cibi pronti e tutto a scapito della sana e integrale alimentazione che potremmo preparare nelle nostre cucine, non possiamo non riscontrare continue problematiche e allora perchè non prendere in considerazione la pulizia del colon? 
Molteplici sono i benefici che la pulizia del colon regala, prendendo in considerazione gli alimenti giusti possiamo efficacemente ripulirci in modo naturale e sicuro. I benefici che ne conseguono sono:
  • Aumento generale del’energia
  • Una sana distribuzione di vitamine e minerali
  • Livelli di maggiore attenzione e concentrazione
  • Promozione di livelli di PH sani nel sangue
  • Aiuta a perdere peso
  • Riduzione del rischio di cancro al colon
Di seguito sono elencati alcuni delle migliori categorie alimentari per promuovere la salute dell’apparato digerente. Ognuno di essi ha funzioni utili per purificare il corpo dalle tossine nocive e promuovere il benessere generale :

1 . Gli alimenti che sono ricchi di fibre
Le fibre alimentari sono note per una loro caratteristica particolare, ovvero alleviano o meglio combattono la stitichezza. Ma le fibre hanno anche altri effetti sulla salute, per esempio riducono il rischio di sviluppo del diabete e delle malattie del cuore. Per ottenere dei risultati ottimali si raccomanda di consumare fra i 25 e i 35 gr  di fibre al giorno, si possono anche integrare con  lo psyllium. Le fibre dello psyllium possono essere utili particolarmente durante la disintossicazione dell’organismo. Il consumo regolare aiuta a tenere in salute il tratto intestinale, l’organismo avrà quindi più energia e in generale migliorerà l’asorbimento delle varie sostanze nutrienti. Elimina inoltre i gas fatidiosi, il gonfiore e le sostanze tossiche accumulate. Dopo averle assunte, le fibre dello psyllium, di cui è particolarmente ricca la buccia dei semi, sono capaci di gonfiarsi molto rispetto al volume originale e così, come fossero un tappo composto di gel psylllium, percorrono e ripuliscono il colon in tutta la sua lunghezza.

2 . Frutta e verdura cruda
La natura ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno, e la frutta e la verdura cruda sono ottimi per aiutare a disintossicare l’organismo e il colon in particolare. Sono ricchi di fibra alimentare e contengono antiossidanti, vitamine e minerali essenziali. Gli studi dimostrano che i vegetali verdi sono ricchi di clorofilla e particolarmente efficaci nella protezione del tratto digestivo . Possiamo quindi integrare la nostra alimentazione anche con della clorofilla liquida, una bevanda verde che può aiutare a disintossicare il colon e il sangue, consentendo al corpo di lavorare di più e meglio. La clorofilla ha molti vantaggi. E ‘in grado di neutralizzare le sostanze che provocano mutazioni di cellule e rafforza le pareti delle cellule dell’intestino tenue e del colon. Ha un eccezionale effetto deodorante sul corpo e le feci. 

3 . Probiotici e fermentati
Uno dei modi più sorprendenti per pulire il colon è attraverso l’uso di batteri sani, essi contengono fibre solubili come l’ inulina , che aiuta a eliminare l’accumulo di tossine nel vostro colon . Gli alimenti come yogurt e crauti , nonché bevande fermentate come kefir e kombucha di solito sono ricchi di questi tipi di batteri .

4 . Acqua e succhi di frutta naturali
Un problema comune tra le persone con problemi al colon è la disidratazione . Incorporare più liquidi nella vostra routine quotidiana è fondamentale allo scopo di avere un colon pulito e una corretta digestione, infatti lubrifica il cibo digerito e le fornisce l’idratazione giusta per la scomposizione del cibo. I succhi di frutta e l’acqua sono fondamentali ma vanno eliminate bevande come alcool e caffeina che invece creano maggiore disidratazione .

5 . Aglio
Conosciamo già l’aglio per le sue innumerevoli proprietà, oltre a tutto quello che abbiamo già detto è noto per stimolare la produzione di enzimi nel fegato, questo gioca un ruolo importante nella disintossicazione del corpo dalle tossine. 
6 . Legumi
I legumi sono ottimi per la salute dell’apparato digerente in diversi modi . Essi sono ricchi di fibre e altri minerali essenziali come ferro e potassio . Alcuni contengono anche grassi sani che aiutano a sopprimere l’appetito . Le forme più comuni di legumi sono piselli , fagioli e lenticchie .

7 . Omega 3
La dieta media non ne contiene abbastanza, contribuiscono a varie funzioni nel corpo, il loro uso primario nella pulizia del colon è la lubrificazione e aiutano ad eliminare le tossine sal nostro sistema digestivo.

8 . Cereali integrali
E’ importantissimo integrare, o meglio sostituire la nostra alimentazione con cereali integrali ed eliminare quelli raffinati che quasi alcun beneficio invece donano al nostro organismo. I cereali integrali sono ricchi di fibre e di proprietà nutritive e aiutano a ripulire il colon.

L’avena: cereale catalogato come super cibo


L’avena è un cereale con molti effetti benefici per la nostra salute. Di origine asiatica, è un alimento fondamentale nella dieta.

Secondo il dipartimento di nutrizione della University of Toronto, grazie alle saponine e all’acido fitico che contiene, l’avena avrebbe proprietà antitumorali, oltre ad essere un alleato di fegato, intestino, apparato cardiaco e sistema nervoso.

Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition, invece, testimonia come l’assunzione di avena sin dai primi mesi di vita possa ridurre del 66% il rischio di diventare asmatici. Inoltre, sembra che la crusca d’avena riduca i livelli di zucchero nel sangue nelle persone diabetiche. Si rivela efficace un consumo di 38g al giorno in questo caso. Utile anche per calcoli biliari, diverticolosi e sindrome dell’intestino irritabile.

Uno dei più grandi pregi dell’avena è la capacità di interagire con il livello di colesterolo, pensate infatti che il consumo di 3 grammi al giorno di questo cereale abbassa il colesterolo dall’8 al 23%.

Una porzione di crusca contiene 3g di fibre che aiutano l’intestino a funzionare regolarmente. Inoltre contiene una fibra solubile, il betaglucano, che si deposita nell’intestino intrappolando il colesterolo.

Sono presenti anche vitamine del gruppo B, acido pantotenico, enzimi, minerali, oligoelementi e avenina (un alcaloide con effetti tonificanti, energetici e riequilibranti per il sistema nervoso).

Essendo ricca di proteine vegetali è utilissima per l’attività sportiva ma è anche perfetta per la colazione, per gustosi spuntini o per piatti unici completi.

Alga Klamath, uno degli alimenti più nutrienti del pianeta

L'alga KlamathSuper cibo? Alga Klamath, uno degli alimenti più nutrienti del pianeta
L’Aphanizomenon Flos Aquae (AFA) è una speciale alga che cresce rigogliosa nel lago Klamath, in Oregon. E’ un alga dal colore verde brillante ed considerato un supercibo. Sì avete capito bene, un supercibo. E’ uno degli alimenti più densi di sostanze nutrienti del pianeta, dato che contengono glico-proteine, vitamine, minerali, carboidrati semplici, lipidi ed enzimi biologicamente attivi.
Grazie alla parete ricca di sostanze nutrienti di queste alghe, i principi attivi presenti sono prontamente disponibili per l’organismo. La consumazione di alghe Klamath è un modo veloce, efficiente ed energico per migliorare qualsiasi dieta.
Il valore nutritivo di questo incredibile vegetale si concentra nell’ AFA, Aphanizomenon Flos Aquae, un antico sistema di microalghe verdi-azzurre, poichè contiene più proteine, vitamina B12 e clorofilla rispetto a qualsiasi altra fonte di cibo.
In pratica queste alghe funzionano come fotosintetizzatori, in quanto sono in grado di assorbire l’energia diretta del sole più di ogni altro cibo. Esse infatti utilizzano l’energia luminosa proveniente dal sole, l’anidride carbonica dall’aria, e l’idrogeno dall’acqua per sintetizzare le proprie sostanze bio-chimiche.
La loro particolarità sta nel fatto che sono le uniche a metabolizzare l’azoto molecolare direttamente dall’atmosfera per produrre proteine e azoto contenente bio-molecole. Appartengono alla classe dei ciano-batteri e le loro cellule hanno una parete cellulare gelatinosa che circonda il cloroplasto e un contenitore di DNA.
La sua sopravvivenza dipende dal fatto che si riproduce in un sistema dotato di calore e dalla sua straordinaria capacità di adattarsi secondo le condizioni climatiche più disparate. Durante l’inizio dell’autunno, le alghe si riproducono ogni quattro giorni, creando una massiccia fioritura.

Contengono vitamine biologicamente attive come il beta-carotene e il B-Complex, enzimi, clorofilla, acidi grassi, precursori neuro-peptidi (i peptidi sono uniti agli amminoacidi), lipidi, carboidrati, minerali, oligoelementi, pigmenti e altri fattori di crescita essenziale. Per di più contengono tutti gli otto aminoacidi essenziali e gli aminoacidi semi-essenziali.

Sono inoltre una fonte sicura di arginina, base della costruzione e della definizione del tono del tessuto muscolare.
Il dosaggio consigliato per gli adulti è 1 grammo se si tratta di polvere, e il momento migliore per l’assunzione è la mattina a stomaco vuoto.
Svolgono inoltre una funzione disintossicante poiché arricchiscono di minerali il corpo, favorendo la rigenerazione delle cellule.
L’apporto nutrizionale in esse contenuto aiuta il sistema immunitario, potenzia il cervello e le funzioni emotive.
Un uso costante di queste alghe come complemento nutrizionale sono davvero molti. Il fisico beneficerà per primo del loro contributo proteico (proteine vegetali), aiutano il cervello in quanto ricche di aminoacidi, di acido nucleico, clorofilla e di vitamine del gruppo B, favorendo una maggiore chiarezza mentale, utile dunque a superare i blocchi dovuti ai problemi di concentrazione. E grazie al potere rigenerativo dei minerali assorbiti dall’ alga si superano con un po’ più di facilità le allergie.

Gli studi effettuati non hanno rilevato effetti collaterali, tuttavia è sempre meglio non superare le dosi consigliate. E’ probabile però che all’inizio, compaia qualche disturbo gastrico a causa del fatto che le alghe hanno un potente potere disintossicante e puricante. Qualche soggetto può sviluppare una diarrea minimale, nausea o mal di stomaco. In questo caso il dosaggio va ridotto. Come sempre, in caso di gravidanza, allattamento o in caso di particolari patologie, che comportino l’uso di certi farmaci è sempre meglio consultare il proprio medico.
All’arrembaggio con il supercibo che ne dite?

DIAGNOSI DEL VOLTO



La salute e l'igiene di vita sono scritti sul viso
La diagnosi della salute e delle malattie attraverso i segni del viso fu sviluppata nel passato dalle diverse medicine tradizionali, in particolare dalla Medicina Tradizionale Cinese (MTC), ma le indicazioni raccolte avevano un significato piuttosto generico e non riuscivano ad indicare con precisione lo stato funzionale degli organi interni.
Ciò è dovuto al fatto che sul viso coesistono e si sovrappongono diverse mappe riflessologiche del corpo.

La possibilità di cogliere immediatamente sul viso lo stato di salute e le alterazioni patologiche , consente non solo al medico, ma anche al profano, senza l'aiuto di alcuno strumento, di valutare le proprie e altrui condizioni.
Ciò rivoluziona l'approccio ai problemi di salute , in particolare dei bambini, soprattutto i più piccoli o persino i neonati, quando la raccolta dei sintomi è impossibile e l'esame obiettivo molto difficile.
Ogni parte anatomica del viso (naso, occhi, sopracciglia, guance, ecc) riflette lo stato di funzionamento di ciascun organo. Secondo i principi della medicina tradizionale cinese, le guance sono associate ai polmoni, le sopracciglia al fegato, le labbra all’apparato digerente, il mento alla vescica, ecc.
Alcuni segnali di avvertimento osservati in diverse zone del viso possono essere tradotti come primi sintomi delle malattie di cui soffri: il volto è una mappa della tua salute, che ti può guidare verso il trattamento, prima che le malattie nascoste possano degenerare.

Zona Intestino Tenue: essa si manifesta in genere con una colorazione rossastra dell’epidermide in quella zona e la temperatura è più elevata in quel punto, rivelando un’infiammazione più o meno grave dell’organo interessato; in genere è accompagnata da mali di testa, disturbi della memoria e della concentrazione.

Zona Vescica: in genere vi è un’accentuazione del colore rosso dell’epidermide in quel punto accompagnato da possibili desquamazioni sull’orlo delle ciglia ed alla radice dei capelli fino alla testa con possibilità di perdita dei capelli; il soggetto presenterà affaticamenti frequenti; la sudorazione può avere un leggero odore di ammoniaca ed il soggetto in genere presenta difficoltà di eliminazioni dei liquidi ed infine produrre acidi urici.

Zona Cuore: quando vi sono problemi di cuore e di circolazione, questa zona può impallidire od arrossarsi ed è accompagnata spesso dà biancore intorno agli occhi e sudorazione del labbro superiore.

Zona Fegato: secchezza della pelle in quel punto e desquamazioni che lasciano posto ad epidermide irritata; in mezzo alle sopracciglia si forma una depressione che se premuta è molto dolorosa; intorno alle zone delle tempie si localizzano mali di testa, con ripercussioni sulla nuca; il viso ha la tendenza a produrre macchie di pigmentazione scure; quando si è giovani il cuoio capelluto ed il viso saranno grassi, poi la pelle si farà molto secca e disidratata.

Zona Reni: tutta la zona attorno agli occhi rivela lo stato dei reni, l’esagerata dilatazione del contorno degli occhi rivela un affaticamento renale; se il contorno rientra ed è di colore grigio vi è tendenza ai calcoli ed alla stanchezza; quando vi è sudorazione dopo uno sforzo e gonfiore in quella zona bisogna drenare il corpo attraverso il ripristino delle funzioni eliminatorie.

Zona Stomaco: se essa si congestiona il soggetto ha digestione lenta, possibilità di gastriti, crampi, ecc., il cuoio capelluto sarà intossicato con forfora e pruriti; se il viso tende a gonfiarsi ed a diventare grigiastro significa che l’infiammazione dell’organo è alta.

Zona Polmoni: essa è rappresentata da una grossa ruga che parallela al naso parte dagli zigomi; in genere in quella zona appare dell’acne o qualche infezione che quasi sempre è accompagnata dall’acne sulle spalle.

Zona Intestino Crasso (Colon): quando esso si dilata e si gonfia, vi compare una ruga discendente che traversa tutta la zona. In gioventù questa parte si gonfia ed è facilmente calda; in età adulta e vecchiaia compare la ruga.

Zona Disturbi Ormonali e Sessuali: la bocca ed il giro delle labbra sono la zona corrispondente a quella sessuale e la forma della bocca determina anche il grado di sessualità del soggetto; foruncoli, infiammazioni, colorazioni grigiastre, sudorazioni abnormi nel sotto bocca, evidenziano infiammazioni varie dell’apparato genitale.

Effettuare per qualche minuto al giorno la Digitopressione (picchiettamenti leggeri) sui punti del viso n° 1 al centro della fronte poco sopra le sopracilia - 3 - sotto il 4 nelle verticali sotto gli occhi - al centro del mento sotto le labbra.
vedi anche www.emofree.com

I segni del viso
I segni del viso si dividono in cinque categorie: infiammatori, ipofunzionali, degenerativi, costituzionali, traumatici.

I segni infiammatori consistono in arrossamenti di varia natura della cute, compresi i foruncoli e l'acne; indicano di solito processi infiammatori acuti o subacuti o l'instaurarsi di una fase acuta in un tessuto con problemi cronici.
I segni ipofunzionali sono di tonalità scura, da rosso scuro a viola o marroni e/o sono gonfiori tissutali; indicano processi, che da una fase subacuta tendono verso la cronicità , cioè al perpetuarsi dei disturbi, sia pure in forma attenuata. L'organo o gli organi colpiti non riescono a svolgere al 100% i loro compiti .Spesso i segni infiammatori si mescolano con quelli ipofunzionali.
I segni degenerativi comprendono i nei, quando aumentano rapidamente di volume, mutando il loro colore e la forma ; fibromi cutanei ; il modificarsi o l'accentuarsi di rughe d'espressione , che divengono più profonde, deviano, si ramificano, s'interrompono ; aree di depigmentazione dovute a vitiligine o funghi cutanei, che si manifestano in sedi specifiche ; il ripresentarsi di verruche o porri nella stessa sede ; gonfiori evidenti e persistenti di aree specifiche del viso ; aree infossate. Tutti questi segni indicano la riduzione importante della funzionalità di un organo e/o rischio di cancerogenicità.
I segni costituzionali sono segni congeniti come voglie o nei e indicano aree di debolezza ereditate dagli avi . Si può trovare la spiegazione di almeno il 75% dei segni costituzionali, conoscendo la storia clinica dei genitori e dei nonni.
I segni traumatici come cicatrici, cheloidi, lividi devono essere riconosciuti come tali e non confusi con gli altri segni.

La forma del viso, occhi, naso, bocca, zigomi dicono chi siamo, riflettono il nostro vissuto emotivo ed esperienziale, la nostra personalità e il nostro stato di salute.

Ad esempio, se incontri una persona con il viso a “forma piramidale” con la mascella pronunciata, non tanto alto e con il corpo compatto, ti trovi di fronte ad una persona particolarmente “radicata”, stabile, come si suol dire “con i piedi per terra”, razionale. Con una predisposizione per i lavori manuali e per lo sport.

L’istinto prevale sull’intelletto.

L’aspetto fondamentale che contraddistingue questo tipo di viso, è il suo aspetto pratico, che applica in ogni aspetto della sua vita. Nel relazionarci con lui, dobbiamo sempre ricordarci di questo aspetto. Se ad esempio siamo dei venditori o vogliamo proporre una nostra idea, lo dobbiamo fare in modo pratico e preciso, ricordandoci sempre che il nostro interlocutore ha una costante domanda interna inconscia, che è: ”ma questo a cosa mi serve?”

La mamma di questa persona, durante la gravidanza ha preferito cibi caldi e salati, carni e magari formaggi salati e stagionati. Insomma tutti cibi contenenti energia contrattiva.

All’opposto se dovessimo trovarci di fronte ad una persona con il viso a triangolo capovolto, ci troviamo in presenza di un creativo, con una particolare predisposizione all’arte o alla sfera intellettuale. Certamente non è portato per le cose concrete o manuali, ma ama sognare e da particolare importanza alle emozioni.
L’intelletto prevale sull’instinto.

Possiede uno spiccato senso dell’intuito e grande intelligenza.
Quando ci relazioniamo con questa persona, dobbiamo fare leva su queste sue predisposizioni.
Potremmo invece, avere difficoltà di comunicazione se ci rivolgiamo a lei parlando in modo pratico e sbrigativo.

Sua madre, in gravidanza, ha preferito cibi freschi, insalate, verdure, frutta, dolci. Tutti cibi di natura espansiva, quindi rinfrescanti.

Il viso è anche una mappa completa del nostro stato di salute.
Comprendere questa mappa è facilissimo perché ogni area del viso corrisponde ad un organo o ad un sistema specifico del nostro organismo.

Ad esempio, le famose borse sotto gli occhi riflettono le condizioni dei nostri reni, che potrebbero trovarsi in condizioni di difficoltà, per un eccesso di acidi oppure sono sovraffaticati perché beviamo troppo.
Riuscire a fare una “diagnosi allo specchio”, ci consente di individuare quale organo è in difficoltà prima che si manifesti una patologia. Quindi porre rimedio, attraverso sistemi naturali di disintossicazione o attraverso il cibo adatto.

Capire il nostro volto è una vera risorsa fondamentale e dalle incredibili applicazioni.
 
1. Fossetta sotto la linea dei capelli è indice di disordine dell'apparato sessuale.

IL SIGNIFICATO DEI NEI IN BASE ALLA POSIZIONE SUL NOSTRO VOLTO

Il significato dei nei risale al 1600, in parallelo con lo studio moderno dell’astronomia. Si riteneva, che la posizione dei nei, sul viso soprattutto, raccontasse molto del carattere e del destino di una persona, ma rivelasse addirittura il suo pianeta di provenienza. La "lettura dei nei" è un procedimento molto complesso, che prende in considerazione non solo la posizione sul viso ma anche altri fattori come la forma, la grandezza e la gradazione di colore. Presi insieme, tutti questi particolari ci dicono qualcosa sulla nostra indole, sui nostri pregi e difetti.(A patto di credere in scienze come l’interpretazione dei nei.)
NEI IN FRONTE:(posizioni da 1 a 3) simbolo di uno spirito libero e di un carattere impulsivo ma dotato di grande creatività, che lavora meglio per se stesso che alle dipendenze di qualcun altro.
NEI SULLA PALPEBRA:(posizione 7) indica un carattere sensibile e sincero, ma anche orgoglioso, che proprio per questo può scontrarsi con la realtà esterna con conseguenze sul lavoro e sulla vita privata.
NEI SULLA TEMPIA :(posizione 18) un neo sulla tempia indica un carattere ostinato e capace di far emergere le sue doti. Una persona forte, che prende con decisione le sue posizioni, anche se possono sembrare sconsiderate. Il che può portare al successo ma anche a scontri con gli altri.
NEI SULLE SOPRACCIGLIA:(posizione 6) i nei in questa posizione sono simbolo di una persona creativa e intelligente, che cerca prima di tutto la serenità e la costanza negli affetti, ma che non disdegna la carriera (soprattutto quella artistica).
NEI SULLE ORECCHIE:(posizione 23) indica intelligenza molto sviluppata, utilizzata specialmente per raggiungere scopi concreti come la fama e la ricchezza. Secondo molti è anche indice di una persona destinata a vivere a lungo.
NEI SOTTO L’OCCHIO:(posizione 13) indicano un temperamento molto attivo ma anche dedito allo studio e capace di concentrarsi sui compiti che deve portare avanti.
NEI SULLA GUANCIA:(posizione 24) questa posizione indica il raggiungimento del successo e di una felicità duratura nel tempo.
NEI AI LATI DEL NASO:(posizione 11) chi si guarda allo specchio e trova un neo ai lati del naso ha un carattere imprevedibile ma molto aperto ai rapporti con gli altri. L’unico problema è l’incostanza sia sul lavoro che nella vita privata.
NEI AL CENTRO DEL NASO:(posizioni 8 e 20) questi nei simboleggiano l’amore per la vita semplice e tranquilla all’aria aperta.
NEI SULLA PUNTA DEL NASO:(posizione 9) avere un neo sulla punta del naso per lungo tempo è stato considerato segno di sfortuna nella vita privata e professionale. In realtà i testi più vecchi indicano questo neo come simbolo di sincerità e lealtà.
NEI SULLE LABBRA:(posizione 16) il neo sulle labbra indica sensualità, ma può anche essere simbolo di avidità.
NEI SUL MENTO:(posizioni 14 e 15) chiudiamo questa interpretazione con quelli che si trovano sul mento. Nella lettura indicano spiccato senso pratico e un modo piuttosto concreto di affrontare la vita e gli affari.

venerdì 29 agosto 2014

“Paradigm shift” nel Metodo Bates

Dopo aver rinunciato agli occhiali da vista, occorre fare un "cambio di paradigma" e rinunciare allo sforzo che si fa per vedere. Prova il metodo Bates!

Per guarire velocemente la propria vista imperfetta bisogna accettare un “cambio di paradigma” ovvero accettare di compiere un salto di consapevolezza nel rinunciare a sforzarsi per vedere come nel metodo Bates.
Lo sforzo per vedere è un pensiero sbagliato che sta alla base della vista imperfetta, di conseguenza rinunciare a questa forzatura risulta essere il primo passo per guarire, un primo passo che segue un’altra decisione tanto ovvia quanto importante: smettere di usare gli occhiali da vista.
Smessi gli occhiali da vista, molti miopi non vedono chiaramente, perché si sforzano o fissano lo sguardo, di conseguenza la tabella di controllo appare vuota o piena di nuvole grigie e sfuocate. Ma nel momento in cui si comincia a rinunciare allo sforzo per vedere, ci si accorgerà che sempre più spesso gli occhi, una volta aperti davanti alla tabella di controllo, saranno già a fuoco, e non vi sarà volizione alcuna nel riconoscere le lettere.

Questo è piuttosto difficile da capire per chi soffre di vista imperfetta, specialmente se si sono usati occhali correttivi continuativamente per qualche tempo. Lo sforzo indotto dagli occhiali correttivi, o dalle lenti a contatto, si è talmente incancrenito che è già presente ancor prima che si aprano gli occhi, offuscando la visione “dal di dentro” prima ancora che ce ne rendiamo conto.
Se ci si convince, esperienzialmente, che non c’è bisogno di alcuno sforzo o tentativo per vedere bene, avremo trovato la strada verso la guarigione e la tabella di controllo sarà sempre più spesso perfettamente nera e nitida già prima di avrer volto ad essa il nostro sguardo, mentre il punto osservato direttamente sarà più nero e più nitido di tutti gli altri punti.
Questa visione nitida all’inizio del trattamento sarà solo fugace e discontinua e per essere mantenuta richiederà un certo grado di pratica nel muovere lo sguardo intorno alle lettere senza fissare. Ma con la guarigione completa non sarà nemmeno più necessario porre attenzione a questo, giacché è naturale e normale per l’occhio vedere nitidamente, senza sforzo.
Rishi Giovanni Gatti