mercoledì 23 luglio 2014

IL CUORE E' PARTE INTEGRANTE DELL'INTELLIGENZA


"NEGLI ULTIMI ANNI LA RICERCA SCIENTIFICA HA CONFERMATO CHE IL CUORE E' PARTE INTEGRANTE DELL'INTELLIGENZA."
P.Dennison

L'INTELLIGENZA DEL CUORE
John e Beatrice Lacey negli anni '60 sono stati fra i primi a condurre una ricerca, durata 20 anni, sul ruolo del cuore nei processi cognitivi, comportamentali e nell'apprendimento.
Secondo le ricerche più recenti nel campo delle neuroscienze esiste una relazione stretta fra cuore e cervello.
Il cuore sembra possedere un vero e proprio "cervello" e quindi una sua propria intelligenza. Questo concetto è stato introdotto nel 1991 dal Dr.Armour che definisce il cuore come "un vero piccolo cervello" fornito di un proprio intrinseco sistema nervoso piuttosto complesso che opera e processa informazioni indipendentemente dal cervello e dal SNA.

Il gruppo di ricerca del Dr.Armour ha scoperto che il cuore sintetizza e rilascia neurotrasmettitori (norepinefrina e dopamina) che fino a pochi anni fa si pensava fossero prodotti solo dai neuroni del cervello.
Attraverso il sistema nervoso, il sistema ormonale e altri percorsi il cuore influenza profondamente il funzionamento del cervello stesso. Il cervello è influenzato e obbedisce ai segnali inviati dal cuore.

Il cuore batte e si forma completamente nell'embrione umano a differenza del cervello che continua a formarsi fino ai vent'anni circa. E' probabilmente per questa sua preesistenza che l'organo cuore influisce primariamente sul cervello piuttosto che assecondarne l'influenza. Il cuore è costituito da 40.000 cellule nervose.

I ricercatori usano il termine "coerenza" per definire uno stato fisiologico altamente efficiente nel quale i sistemi nervoso, cardiovascolare, ormonale e immunitario lavorano efficientemente e armonicamente. Coerenza è uno stato molto simile a quello provato dagli atleti quando si trovano nella cosiddetta "zona". La zona è uno stato di attenzione e di focalizzazione in cui il campo percettivo sensoriale esclude gli elementi circostanti o comunque dà la precedenza ad un oggetto (la palla) o ad una sensazione corporea delimitata (il mio braccio). In questo stato i rumori (pubblico) sono esclusi così come altre componenti dell'esperienza (altri giocatori, campo). Si ha la sensazione che il tempo sia rallentato e he non esista nè passato nè futuro, nè successo nè fallimento, totale assenza di giudizio. I lobi frontali escludono gli stimoli sensoriali provenienti dall'ambiente. L'intenzione è l'unica guida del sistema. In questo stato la mente è nella condizione ottimale per apprendere. Si realizza uno stato di assoluta coerenza.

Il ritmo cardiaco influenza il ritmo delle onde cerebrali al punto che schemi ritmici incoerenti del cuore alterano gli schemi delle onde cerebrali. Il cuore è in grado di inviare al cervello informazioni sullo stato emozionale in forma di schemi di frequenza cardiaca, dalla medulla al talamo e all'amigdala. Le informazioni vengono quindi processate dai lobi frontali, l'area cerebrale dell'integrazione delle sensazioni con il ragionamento e di elaborazione dei valori sociali di empatia, solidarietà, e di valutazione del comportamento.
Cuore e cervello comunicano costantemente attraverso ritmi di frequenze: quando il ritmo cardiaco è coerente il cervello reagisce con un miglior funzionamento dell'area corticale e si creano stati di chiarezza mentale, di migliore concentrazione e ragionamento sia logico sia creativo. A sua volta il cervello inviando schemi ritmici coerenti stimola stati emozionali positivi (fiducia, entusiasmo, ecc.).
Secondo i dati delle ultime ricerche i segnali neurologici provenienti dal cuore influenzano direttamente l'attività dell'amigdala e dei nuclei delineando una rapida risposta comportamentale ai pericoli percepiti nell'ambiente e influenzando il processo di memorizzazione degli shemi comportamentali. Segnali incoerenti dal cuore arrivano all'amigdala che valuta lo stato di pericolo secondo l'informazione sensoriale. L'amigdala, se lo stato di pericolo è alto, invia direttamente i segnali al talamo e al SNA piuttosto che ad altri sistemi di elaborazione. Scatta quindi il comportamento di reazione all'emergenza. Un' altra funzione dell'amigdala è quella della memorizzazione degli schemi. Quando un bambino cresce in uno stato di incoerenza delle frequenze si abitua a considerarlo familiare e quindi, paradossalmente, a ricercarlo. L'abitudine a vivere virtualmente forti emozioni, ad esempio attraverso lo schermo, crea una sorta di dipendenza e di ricerca della ripetizione, anche se le emozioni a riguardo sono negative come il terrore, la violenza, il sangue, ecc. Alcuni bambini dicono di amare scene di violenza cruenta e di sangue. Lo stress che deriva da queste attitudini è deleterio e a discapito dei processi dell'apprendimento.
Le emozioni negative portano disordine ai ritmi cardiaci e al sistema nervoso autonomo, influenzando quindi negativamente tutto il corpo. Al contrario, le emozioni positive portano maggior armonia e coerenza nei ritmi cardiaci e migliorano l'equilibrio del sistema nervoso.
 
IL RUOLO DEL CUORE NELL'APPRENDIMENTO
Il ricercatore R.McCraty,Ph.D. afferma: "Il cuore invia un segnale forte e ritmico al quale il cervello è programmato a rispondere. Gli impulsi nervosi originati nel cuore influiscono decisamente su come pensiamo, percepiamo e sulle nostre azioni. Si può affermare che cuore e cervello dialogano l'uno con l'altro - e insieme organizzano il ritmo per l'intero sistema nervoso e per il corpo. Infatti, il cuore invia segnali al cervello più frequentemente di quanto il cervello ne invii a sua volta al cuore. Il segnale inviato - caotico o armonico che sia - definisce la differenza nel nostro comportamento e nella nostra attività. Un segnale caotico crea nel sistema la cosiddetta "inibizione corticale". Le nostre reazioni diventano lente e non riusciamo a pensare chiaramente. I processi mentali più complessi richiesti nell'apprendimento come ad esempio il ragionamento astratto o la comprensione di un testo letto, in questo stato sono compromessi.
Studenti agitati, ansiosi, irrequieti o depressi possono avere difficoltà nelle prove scolastiche e comunque a rendere in modo adeguato al proprio potenziale. Al contrario studenti calmi, focalizzati e di buon umore hanno tendenza a rendere di più.
Quando il nostro stato emozionale è calmo il nostro cervello, il nostro sistema nervoso e altri sistemi corporei funzionano in sincronia e ci sentiamo in armonia fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Questo stato facilita il processo cognitivo da cui dipende la capacità di attenzione, di ragionamento e di creatività, tutti essenziali per un effettivo apprendimento, il successo accademico e sociale.
"Quando mente, corpo e cuore sono attivi e integrati, le persone "fioriscono". Imparano facilmente, diventano creative, sono compassionevoli ed amichevoli, e soprattutto trovano un senso alla loro esistenza e sono felici."P.Dennison

Nella Educational Kinesiology® il Dr.Dennison ha dedicato un'area a movimenti creativi e ad attività artistiche che sono particolarmente utili per il riequilibrio dello stato emozionale e della coerenza.

PERCHE' LA MUSICA ?

Attualmente la ricerca rivolge particolare interesse alla musica e all'osservazione di come il nostro cervello e il nostro organismo processino il suono e la musica.

E' appurato che nell'ascolto della musica entrambi gli emisferi sono stimolati nell'elaborazione del suono. L'emisfero destro nella percezione della melodia e il sinistro nella percezione del ritmo. Di conseguenza l'area di Wernike, sede dell'elaborazione del linguaggio, è particolarmente stimolata nell'elaborazione del suono. La musica da questo punto di vista corrisponde ad un vero e proprio linguaggio. L'ascolto della musica stimola quindi lo sviluppo del linguaggio, del ragionamento e della memoria.
Durante gli anni di scuola Albert Einstein (foto qui accanto) fu ritenuto un pessimo studente e i suoi insegnanti sconsigliarono i genitori di farlo continuare a studiare affermando che sulla base di quelli che erano i risultati a scuola non potevano prevedere alcun successo per un'istruzione futura. Albert era mancino con emisfero dominante destro. I genitori furono esortati a indirizzare il ragazzo verso un lavoro manuale perchè sembrava essere "stupido". Lo stesso Einstei affermò: "Le parole scritte e parlate sembrano non avere un ruolo nel mio meccanismo del pensiero. Le entità fisiche che sembrano servire come elementi nel pensiero sono segni stabiliti, immagini e sensazioni più o meno chiare che possono essere volontariamente riprodotte o combinate". La madre decise di regalargli un violino e Albert cominciò lo studio dello strumento con buoni risultati. In particolare amava la musica di Mozart e di Bach. In seguito lo stesso Einstein affermò che la sua intelligenza era dovuta proprio allo studio del violino. Evidentemente la pratica dello strumento aveva favorito la sua integrazione emisferica. L'amico di Einstein, G.J.Withrow, disse che spesso improvvisando al violino lo scienziato trovava la risoluzione ai problemi e alle equazioni.

L'ESPRESSIONE ARTISTICA E' IMMENSAMENTE PREZIOSA PER UNO SVILUPPO COMPLETO PERSONALE E COGNITIVO.C.Hannaford

Secondo K.eH.Jindrak cantare e canticchiare a bocca chiusa determinano un'azione di massaggio al cervello per cui i fluidi linfatici e il liquido cerebrospinale sarebbero stimolati a fluire grazie alle vibrazioni trasmesse dal cranio.
Secondo la ricerca di Sarkamo le persone che hanno subito ictus e che sono state in seguito esposte all'ascolto della musica hanno capacità di recupero migliore del 60% rispetto al gruppo di controllo.
Persone che ascoltano la musica aumentano del 17% la capacità di eseguire operazioni mentali e di risolvere conflitti fra risposte rispetto al gruppo di controllo.
L'ascolto della musica migliora il recupero cognitivo nelle persone colpite da ictus.
Oliver Sacks descrive gli effetti positivi della musica sui tic nella Sindrome di Tourette, nel Parkinson e nell'Alzheimer e come sia funzionale nel recupero dall'afasia.
L'ascolto e la pratica della musica favoriscono lo sviluppo del sistema vestibolare stimolando e sviluppando tutti gli aspetti neurocognitivi che vi sono implicati.
Nei musicisti la corteccia uditiva è più estesa (130%di volume in più) che nei non musicisti. Per i musicisti è più facile non solo distinguere i suoni, ma capire schemi di linguaggio complessi, la matematica e l'apprendimento in genere.
Nell'ambito dell'apprendimento si parla in particolare dell'Effetto Mozart. Uno studio pubblicato sulla rivista "Brain"afferma che bambini di 4-6 anni che frequentano lezioni di musica sono migliori nei test di memoria rispetto agli altri. I ricercatori affermano che imparare la musica aumenta la percezione della spazialità, la capacità di linguaggio e la capacità matematica nei bambini.
La musica avrebbe un effetto dinamizzante sul cervello. Oltre che sviluppare le abilità linguistiche stimola la corteccia auditiva e il sistema motorio contemporaneamente.

In particolare, l'ascolto di musica che sia costruita su un ritmo base di una pulsazione al secondo (60 bits al minuto), come nella musica barocca, è particolarmente utile alla memorizzazione. Il Dr.G.Lozanov creatore del metodo Suggestopedia ha dimostrato che gli studenti possono memorizzare facilmente circa 1000 parole o frasi in un giorno piuttosto che in un anno!Utilizzando una musica apposita Lozanov ha dimostrato che una lingua straniera può essere imparata con l'85-100% di successo in soli 30 giorni. I suoi studenti conservano una memoria precisa dei termini e della lingua fino a 4 anni senza averla praticata!

Il kinesiologo Dr.John Diamond ha condotto uno studio sulla risposta muscolare ai vari generi di musica:
musica come Hard Rock, Zeppeling, Alice Cooper, Queen, The Doors, Janis Joplin, Bachman indebolisce il sistema muscolare e crea una sorta di allarme nel corpo. Lo stress è dovuto allo squilibrio interemisferico indotto dagli schemi ritmici di questa musica. Gli stessi sintomi sono quelli dei disturbi dell'apprendimento e del comportamento.
Ci sono studi sull'influenza della musica Heavy Metal e Rap sulle disfunzioni comportamentali in età adolescenziale.
Il Dr.Menon Ph,D afferma "Non so che cosa ne penserebbero i compositori barocchi ma certamente dal punto di vista delle neuroscienze il nostro studio dimostra che in queste condizioni (ascoltando musica barocca) il cervello delle persone risponde in modo precisamente sincronizzato".

"La ricerca ha dimostrato che sia i bambini che gli adulti apprezzano la musica perchè suscita emozioni e sensazioni, brividi, risa e lacrime. Attraverso l'ascolto, il canto, gli strumenti musicali e la danza, il cervello si sviluppa e contemporaneamente la persona diventa più capace di percepire e di esprimere le emozioni con responsabilità e in modo salutare.
La National Education Association ha scoperto l'importanza delle arti nell'apprendimento. Attività come il teatro e la musica garantiscono maggiore successo in matematica e nella lettura così come una diminuzione dei disturbi del comportamento, una maggiore predisposizione, capacità di focalizazione e di prontezza nell'apprendimento in generale. Il teatro e la musica danno la possibilità di esprimere le emozioni e di apprendere attraverso l'intero sistema senso-motorio.
La musica è una delle attività che permette lo sviluppo di schemi che ci permettono di esprimere quello che impariamo e conosciamo: l'acquisizione della conoscenza va di pari passo necessariamente con l'acquisizione di schemi. Gli schemi ci permettono di esprimere la conoscenza che abbiamo acquisito. Quando questi schemi si formano utilizziamo alcuni muscoli, si creano vie neuromuscolari e i relativi legami con le vie cognitive." C.Hannaford

L'APPRENDIMENTO NON AVVIENE SOLO NELLA NOSTRA TESTA. C.Hannaford

Nell'apprendimento l'espressione attiva, muscolare, è un fattore fondamentale.
La musica e l'arte sono un modo di esprimersi e di imparare che coinvolge in modo naturale il corpo attraverso il movimento. Nell'arte la teoria non è separata dalla pratica ma c'è un'integrazione naturale anche dei fattori emozionali e mentali. La persona sperimenta un apprendimento autentico, totale.
L'espressione artistica - musica, teatro, danza, arti visive, poesia e scrittura creativa - rappresentano un uso altamente specializzato (oltre che l'integrazione) di corpo, pensiero ed emozione.
Quando si apprendono nuove informazioni (ad es.il linguaggio musicale) e si realizzano nuove esperienze (ad es.esperienza con materiali artistici) nel cervello avvengono nuove connessioni sinaptiche.

http://www.istitutoime.it/blog/autoguarigione.html


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