martedì 17 giugno 2014

"Salute: Ecco come Sostituire l’Aspirina in maniera del tutto Naturale"


Salute: Ecco come Sostituire l’Aspirina in maniera del tutto Naturale
L’aspirina, uno dei farmaci più longevi della storia della farmacologia, un farmaco buono per tante situazioni che, tuttavia, ha una serie di controindicazioni che lo rendono inadatto ad alcuni soggetti.... . Si tratta di un farmaco che rientra nella categoria degli  anti-infiammatori non steroidei, FANS, cui sono allergiche diverse persone, e la cui assunzione per questi soggetti rappresenta un serio rischio, in quanto in casi estremi potrebbe essere addirittura fatale. Tuttavia esiste anche uno studio condotto da un medico statunitense che, utilizzando una procedura del tutto particolare, è riuscito a desensibilizzare alcuni pazienti allergici che ora  possono assumere tranquillamente l’aspirina. L’acido acetilsalicilico, il principio attivo dell’aspirina, è un vero toccasana per chi  è afflitto da problemi cardiovascolari, in quanto è di fatto un efficace salvavita, visto che è un potente anticoagulante del sangue, ed è quindi un farmaco che riduce sensibilmente il rischio infarto. Inoltre, il protocollo terapeutico previsto in caso di infarto, comprende tra l’altro anche tale principio attivo, che aiuta a sciogliere il trombo che ha causato l’ostruzione della coronaria. Detto questo, resta sempre il problema dei soggetti allergici, ma non solo, perché un’assunzione prolungata di aspirina potrebbe causare non pochi problemi allo stomaco, per cui i soggetti che ne fanno un uso quotidiano, sono anche costretti ad assumere regolarmente una protezione gastrica, per evitare guai peggiori.
acidoacetil
Tuttavia, la natura mette a disposizione una serie di alimenti che contengono sostanze che sono dei veri e propri antinfiammatori naturali, ma questi possono essere efficaci come prevenzione contro una serie di malanni, certamente non risolvono il problema immediato. Un mal di denti o un mal di testa non passa o non si allevia senza l’aspirina o un qualsiasi altro antidolorifico, tuttavia potrebbe essere utile sapere che in natura esistono una gran quantità di alimenti che potrebbero in tutti i casi tornare utili, dare una mano all’organismo. L’elenco è abbastanza lungo, per cui ci limiteremo ad elencare quelli più noti, quelli che più facilmente trovano posto sulle nostre tavole. Curry, Cumino, Paprika, Rosmarino, Origano, Mirtilli e questi in modo particolare sono anche degli antiossidanti e antitrombotici, Broccoli, Cavolfiore, Ciliegie, peperoncino, cetrioli, melanzana, fichi, pompelmo, uva, kiwi, basilico, albicocca, pesca, miele che è anche un antibiotico naturale, mandorle, susine, lamponi, spinaci, fragole, mele e zucchine. Vi è poi la corteccia di salice, che si trova regolarmente sotto forma di estratto, che contiene esattamente lo stesso principio attivo dell’aspirina, per cui potrebbe  tornare utile in più di una occasione. 
acidoacetil2
Ma, come detto in precedenza, questi alimenti aiutano l’organismo a restare in buona salute, non possono ricoprire il ruolo di un farmaco di pronto impiego, così come non possono sostituire l’aspirina per chi  ha problemi cardiaci. Possono essere efficaci nel lungo periodo, ma soprattutto come prevenzione contro una serie di patologie, più o meno gravi, o semplicemente contro acciacchi di poco conto. Va anche detto, in tutti i casi, che alcuni di questi alimenti possono rappresentare un pericolo per i soggetti allergici, come le fragole ad esempio, per cui non è certamente questa la soluzione del problema. L’aspirina, e tutti gli altri farmaci da essa derivati, resta comunque un farmaco insostituibile, che ha una serie di indicazioni che lo rendono quasi un farmaco tuttofare, perché la maggior parte delle patologie sono legate ad uno stato  infiammatorio, e questo vale anche per alcune forme di neoplasie. Quindi, mantenere sotto controllo una ormale infiammazione prima che possa degenerare ed essere causa di complicanze, è di primaria importanza e questo non è possibile solo con i prodotti naturali. Sono indubbiamente utili, anzi raccomandati, per i loro positivi effetti  sulla salute dell’organismo nel lungo periodo, ma non possono risultare determinanti  nel pronto impiego..

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