domenica 8 giugno 2014

LE EMOZIONI DELL'ACQUA



Colto da una improvvisa voglia di praticità, mi sono ritrovato a “sperimentare” la tecnica del dott. Masaru Emoto, lo scienziato giapponese che ha dimostrato la capacità dell'acqua di memorizzare le informazioni che riceve dall'ambiente dando forma a cristalli diversi per ogni tipo di "messaggio".
Masaru Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire e di ammirare i molteplici segni con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni. Attraverso tale tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, dimostrando che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione dei messaggi che ricevono. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole, scrittura o pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole, scrittura o pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
Lo stampo dell'intenzione umana nei cristalli di ghiaccio del dr. Emoto, è un altro esempio che può essere spiegato dalle onde di torsione (a breve pubblicherò al riguardo un articolo molto dettagliato) irradiate dai pensieri e dalle emozioni umane. Questi campi di torsione vengono semplicemente memorizzati nell'acqua. A livello invisibile la struttura dell'acqua interna cambia. Dopo aver ghiacciato questi cambiamenti si manifestano in diverse forme dei cristalli di ghiaccio e sono visibili agli occhi umani.
Nel mio esperimento, (iniziato il 4/5/2011 e terminato il 28/5/2011) non potendo usufruire di strumenti come microscopi elettronici e refrigeratori professionali utilizzati dal dott. Emoto, ho semplificato l'esperimento utilizzando materiali comuni che si trovano in tutte le cucine di casa, come indicato in un esperimento analogo che dilaga su youtube. Ora spiego in dettaglio cos'ho fatto:
  • Mi sono procurato tre contenitori trasparenti di vetro; (foto n.1)
  • Ho ricavato tre quantità identiche di riso da cucina utilizzando un piccolo contenitore in plastica e ne ho versata una quantità per ogni contenitore;
  • Ho riempito ogni contenitore di vetro con la stessa quantità di acqua distillata (non è essenziale che sia distillata) in maniera tale da coprire il riso; (foto n.2)
  • Ho chiuso i contenitori e ho applicato su due di questi contenitori un'etichetta ;
  • Sull'etichetta del primo contenitore ho scritto parole come Ti odio, sei perfido , sei maligno; (foto n.3)
  • Sull'etichetta del secondo contenitore, ho scritto parole o frasi come Sei Amore, sei purezza, ti amo; (foto n.4)
  • Sul terzo contenitore non ho applicato nulla per mantenerlo integro come campione di paragone (foto n.5)
  • Ho posto i contenitori nello stesso posto, con la stessa condizione di temperatura e luce; (foto n.6)
(foto n.6)
  1. Dopo 24 giorni ho verificato il risultato dell'esperimento.
Lo scopo: è vedere , in base a quello che sostiene il dott. Emoto, come l'energia canalizzata dalle parole scritte e applicate sui barattoli di vetro, possa influenzare l'acqua nella quale il riso è immerso. Nel caso ci fossero delle trasformazioni dell'acqua, è possibile in questo modo constatare se le stesse siano di carattere fisico piuttosto che chimico. Teoricamente, potrebbero formarsi muffe, potrebbe marcire il riso, fermentare o rimanere inalterato. E' da notare in ogni caso, che esistono delle varianti al procedimento, ma l'idea di fondo è sempre la stessa: il potere della parola ”tramite vibrazioni vocali, scritte o d'intensità di pensiero” che potrebbe influenzare l'acqua, e di conseguenza ciò che in essa è contenuto.

Risultato: “Il dott. Emoto ha ragione.”
24 giorni dopo, quando andai a verificare l'esperimento, rimasi meravigliato dal constatare che l'esperimento aveva avuto pieno successo. Il contenuto di uno dei contenitori con la scritta applicata, aveva subito una “evidente” trasformazione. L'acqua in esso contenuta alterando la sua struttura aveva favorito la fermentazione del riso, non compromettendo la struttura del cereale al suo interno, ma creando una specie di “cappa solida” costituita da schiuma solidificatasi, ottenuta dalla fermentazione. Oltre a questa cappa solida, si scorgevano tracce di muffa, in vari punti del composto. Gli altri due contenitori , non presentavano nulla del genere, anzi ambedue avevano l'acqua solo leggermente torbida e piccolissime tracce di schiuma di fermentazione, quasi inesistenti. Il cereale contenuto in ognuno dei contenitori era ben conservato e non aveva subito variazioni di nessun tipo. L'esperimento quindi riuscì perfettamente, l'acqua di uno dei contenitori aveva “memorizzato” il flusso energetico della scritta applicata, aveva cambiato consistenza non compromettendo il riso.
Il dott. Masaru Emoto ha ragione! Esclamai euforicamente, finché non mi accorsi di una cosa molto importante e insolita. Il contenitore con il contenuto trasformato, non era quello con le scritte negative, come si supponeva, ma l'altro contenitore, quello con le scritte d'amore. Credetemi, mi imbarazzai in modo esemplare. Lo sgomento fu immediato, cominciai a chiedermi se avevo sbagliato qualcosa, insomma come era potuto accadere? (visionate le foto n.1,2,3,4,5,6,7,8).
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)

Ricordo che stetti almeno 25 minuti basito vicino al tavolo a osservare i contenitori, finché non mi arrivò l'intuizione. Forse avevo capito cosa aveva provocato la riuscita “inversa” dell'esperimento. Se osservate la foto n.6 della prima serie di immagini sopra pubblicate vi accorgerete che inconsciamente riposi il contenitore con la scritta “ti odio” davanti al contenitore con la scritta “ti amo” (contro il muro). Il contenitore “neutro” se fate bene caso lo vedete posato sul fianco del primo contenitore contro il muro.
Quindi? E' incredibile, la scritta “sei amore, sei purezza ti amo” ha influenzato l'acqua contenuta nel contenitore davanti a se stessa. E vi dirò di più, nei 24 giorni trascorsi dall'inizio dell'esperimento, non è che non lo tenni d'occhio, anzi.. Il 20 Maggio preso dalla curiosità, detti un'occhiata ai contenitori. Li spostai dalla loro posizione, li riposi sul tavolo, controllai accuratamente il contenuto, non notai nulla di particolarmente diverso, e riponendoli non curai la posizione iniziale dei contenitori, ma cambiai ulteriormente la posizione invertendo le scritte. In questo modo il giorno 28, quando osservai l'esito mi ritrovai il contenitore con la scritta “ti odio” contro il muro e davanti ad esso il contenitore con la scritta “ti amo”. L'acqua del contenitore con le scritte “positive” rimase influenzata dall'energia “negativa” espressa dalle parole scritte e riposte sul contenitore dietro di esso. Eccezionale!!
Avevo scoperto la causa, ma non potendolo provare perché non feci fotografie della seconda posizione, decisi di ripetere l'esperimento, subito, il giorno stesso. Svuotai i contenitori, li lavai accuratamente, riposi in esso lo stesso quantitativo di acqua e riso, come nel primo caso, ma apportai delle modifiche essenziali alle scritte dei contenitori di confronto. Come si vede dalla foto n1a decisi di invertire il senso della scritta, e cioè non più rivolta verso l'esterno del contenitore, ma verso l'interno. Come dimostra la foto n2a feci lo stesso con il secondo contenitore, fino ad ottenere il risultato della foto n3a.
(1a)
(2a)
(3a)
Apportai una modifica anche nel riporli nel luogo di riposo, infatti li misi uno di fianco all'altro in modo da evitare strane influenze. Inoltre aggiunsi la lettera “A” sopra il contenitore con la scritta applicata “ti amo” e la lettera “O” sul coperchio del contenitore con la scritta “ti odio”. (foto n.6a,7a)
(6a)
(7a)

Oggi, 8 Giugno ho controllato i contenitori e questo è il risultato. (foto n.1b,2b,3b,4b,5b,6b).

(1b)

(2b)
(3b)
(4b)
(5b)
(6b)
Come mostrano le foto si nota una leggerissima trasformazione dell'acqua con la scritta “positiva” con leggera schiuma di fermentazione ed acqua un poco torbida. Il contenitore con la scritta “negativa” invece presenta una spiccata trasformazione dell'acqua, dove si presenta più torbida del precedente contenitore e con una spiccata formazione di schiuma di fermentazione. Il contenitore “neutro” è quello che presenta meno cambiamenti di tutti, con acqua più limpida degli altri e poche tracce di schiuma di fermentazione. Considerando che sono trascorsi 11 giorni dall'inizio dell'esperimento, non posso che ribadire il concetto che il dott. Emoto ha ragione. Per le considerazioni finali vi rimando alla lettura dell'articolo che farò dopo il 21 di Maggio, visto che finiscono i 24 giorni di “memorizzazione dell'acqua” periodo trascorso come nel primo tentativo dell'esperimento. I risultati fin qui ottenuti, dimostrano comunque, che l'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, dimostrando che i cristalli della stessa modificano la propria struttura in relazione al messaggio che ricevono.
Claudio
Fisica Esoterica e Spirituale

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