DI Amy Worthington
- The Idaho Observer
I parametri di questa malattia sono descritti
nel Freiburg Appeal, un documento firmato da oltre 2000 medici tedeschi. Il documento
descrive la sindrome da microonde così come è stata contratta dalla popolazione
tedesca attraverso i loro trasmettitori wireless, i cellulari e i telefoni
cordless di casa. I medici dicono che stanno riscontrando un drammatico aumento
di malattie croniche e gravi, in particolar modo:
- Cancro,
inclusi la leucemia e i tumori al cervello
- Disturbi
nell’apprendimento, di concentrazione e di comportamento (inclusa il
disturbo da deficit dell’attenzione)
- Drastiche
variazioni della pressione sanguigna impossibili da controllare con i
farmaci
- Ritmo
cardiaco irregolare
- Attacchi
di cuore e colpi apoplettici in soggetti molto giovani
- Disturbi
cerebrali degenerativi ed epilessia
- Danni
al nervo auricolare e tinnito
- Insufficienza
del sistema immunitario e predisposizione alle infezioni
- Dolori
ai nervi e ai tessuti connettivi per i quali non c’è spiegazione
- Stanchezza
cronica, mal di testa, nervosismo e disturbi del sonno
Dopo aver condotto uno studio generale su
centinaia di francesi che vivevano a ridosso di trasmettitori per microonde,
cinque scienziati francesi hanno riscontrato gli stessi sintomi, inclusi
nausea, affaticamento, problemi di memoria e cardiovascolari. Due terzi degli
statunitensi sono in sovrappeso. L’obesità e il metabolismo lento, così diffusi
in tutta la nazione, sono i segnali caratteristici di un cattivo funzionamento
della tiroide. È provato che le radiazioni di microonde producono sul cervello
effetti quali il rallentamento o l’arresto della produzione da parte della
ghiandola pineale dell’ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando così una
drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3. Gli strumenti di misurazione
impiegati dimostrano che i telefoni wireless spesso fanno filtrare le
radiazioni attraverso il microfono e da qui raggiungono i tessuti sensibili
alle radiazioni posti sul collo e sulla ghiandola tiroidea.
Il problema del cancro
Una manifestazione ancora più tragica della
malattia da radiazioni è data dai tumori e dalla leucemia. Diamo ora
un’occhiata a cosa significa la rivoluzione wireless in termini di incidenza
futura di casi di tumore negli Stati Uniti. L’anno scorso si sono registrati
30.000 casi di tumori al cervello e agli occhi causati direttamente dall’uso del
cellulare, secondo quanto riportato dal “Mobile Telephone Health Concerns
Registry” [Archivio delle preoccupazioni per la salute derivate dai telefoni
portatili, ndt], che raccoglie informazioni date volontariamente dai cittadini
in tutta la nazione. L’archivio è attualmente diretto dal dott. George Carlo,
che è stato a capo del gruppo di scienziati della Telecom quando, negli anni
’90, l’azienda condusse i suoi studi, lunghi 6 anni sulle radiazioni, allo
scopo di provare la sicurezza dei telefoni cellulari. Dopo che gli studi
condotti dall’azienda rivelarono che i cellulari erano tutt’altro che sicuri,
l’azienda iniziò a tergiversare, determinata a quanto pare a mentire e negare
l’evidenza il più a lungo possibile. La presa di posizione falsa e lucrativa dell’industria
si ritrova nelle parole di Joe Farren, direttore degli affari pubblici della
CTIA - l’Associazione dell’Industria della Telecomunicazioni Cellulari – il
quale ha affermato che “Fino ad oggi la scienza ha dimostrato che l’uso di
dispositivi wireless non implica nessun rischio per la salute”. Il dott. Carlo
ha scritto un esposto in cui documenta sia i dati allarmanti raccolti, sia
l’imbroglio politico che ancora tiene i consumatori all’oscuro dai terribili
rischi per la salute connessi all’uso di telefoni wireless. Ha previsto che per
il 2006 ci saranno 50-75.000 nuovi casi di tumori causati dai cellulari e per
il 2010 300-500.000, quando una nuova messe di vittime delle radiazioni
raggiungerà la massima fioritura. Il periodo di latenza prima che si sviluppi
un tumore causato dall’esposizione alle microonde emesse dai cellulari è di
circa 10 anni. E’ stato questo tragico e lungo periodo di latenza che ha
permesso agli assassini delle grandi imprese – coloro i quali traggono
elegantemente profitto esponendo la gente all’uranio impoverito, all’amianto,
al tabacco e alle tecnologie wireless – di deporre le loro uova mortali prima
che le vittime si rendessero conto di quanto stava loro accadendo. Le
radiazioni di microonde causano almeno due meccanismi che sono alla base dello
sviluppo di un cancro: micronuclei e shock termico delle proteine. Gli studi
condotti dall’industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni
dei cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli ben
più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia di esposizione
del governo statunitense. I micronuclei sono filamenti spezzati del DNA ed
indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Tutti
i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di micronuclei nelle
cellule è il primo segnale d’allarme del cancro. I medici che curavano le
vittime del disastro nucleare di Chernobyl del 1986 usavano l’esame dei
micronuclei per determinare l’estensione del danno causato dalle radiazioni.
Alcuni ricercatori dell’Università di Washington, finanziati dalle forze armate
statunitensi, hanno dimostrato che le radiazioni da 2.4 gigahertz aumentano la
frequenza di rotture dei filamenti del DNA nelle cellule cerebrali dei topi
dopo solamente 2 ore di esposizione ad un’intensità pari ad 1/5 soltanto dei
cosiddetti limiti di sicurezza fissati dalla FCC. Nel 2000, il Dr Joseph Roti
Roti, scienziato dalle credenziali importanti che ha ricevuto consistenti borse
di studio dalla Motorola, ha a sua volta confermato che a livelli di radiazione
ben più bassi rispetto a quelli emessi dai comuni cellulari si verifica la
formazione di micronuclei. Nel 2004, una serie di studi commissionati
dall’Unione Europea ha confermato che le onde emesse dai cellulari danneggiano
il DNA e che i danni causati vengono trasmessi alla generazione successiva di
cellule. Alla fine del 2005, alcuni scienziati cinesi hanno scoperto che le
microonde di basso livello emesse dai cellulari provocano un aumento significativo
dei danni a carico delle cellule del DNA. Dal momento che i telefoni cellulari
causano il surriscaldamento di punti nei tessuti umani, il corpo produce
proteine per far fronte allo shock termico nel tentativo di proteggere e
riparare le cellule surriscaldate. Queste proteine proteggono anche le cellule
cancerose rendendole resistenti alle terapie. In molti tumori il numero di
queste proteine risulta altissimo. Nel 2002, alcuni studiosi italiani che si
occupano della ricerca sul cancro hanno dimostrato che le microonde dei
cellulari comportano in vitro un rapido aumento delle cellule leucemiche. Il
ricercatore britannico Alisdair Phillips ha scoperto che pochi minuti di
esposizione a radiazioni simili a quelle emesse dei cellulari possono trasformare
un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%, il tutto durante l’esposizione e
per un po’ di tempo dopo. David de Pomerai, tossicologo molecolare britannico,
ha confermato che le cellule con danni genetici non risanati possono diventare
cancerogene in maniera molto più aggressiva. Negli Stati Uniti, dove si suppone
che quasi metà della popolazione svilupperà una qualche forma di cancro nel
corso della sua vita, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono dei chip
d’identificazione sottocutanei che sputano e ricevono microonde. Nel 2005, tre
separati gruppi di ricerca europei hanno dimostrato che il rischio di
sviluppare tumori al cervello - sia benigni che maligni – aumenta
significativamente nei soggetti che hanno fatto uso del cellulare per 10 anni o
più. Uno di questi studi rivela che il rischio è maggiore nei soggetti che
hanno iniziato ad utilizzare il cellulare prima dei 20 anni, poiché i bambini
assorbono molte più radiazioni degli adulti. Nel marzo del 2006, lo “Swedish
National Institute for Working Life” [Istituto Nazionale Svedese della Vita
Lavorativa, ndt] ha richiamato l’attenzione della Food and Drug Administration
(FDA) statunitense quando ha confermato che nelle persone che usano il
cellulare per 2000 ore nel corso della loro vita il rischio di sviluppare dei
tumori maligni nella parte della testa a contatto con il telefono aumenta del
240%. I lavoratori statunitensi, costretti ad usare cordless, radioricevitori,
walkie talkie e blue tooth nel corso della loro giornata lavorativa, possono raggiungere
le 2000 ore grosso modo in un anno, il che spiega chiaramente perché sia in
costante aumento l’incidenza di tumori al cervello nel paese. Nel 2005
l’Accademia Nazionale delle Scienze ha confermato che anche dosi molto basse di
radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi gamma, nel corso di tutta la vita,
causano il cancro. Gli studi sopraccitati sulle radio frequenze e le microonde
confermano che radiazioni non-ionizzanti – quali quelle emesse dai
trasmettitori radio e dispositivi senza fili – infliggono alle cellule umane lo
stesso tipo di danno delle radiazioni ionizzanti, con gli stessi effetti
cancerogeni.
In conclusione, tutte le persone che si
ritrovano a vivere in uno stato di polizia a radiazione intensiva corrono il
rischio altissimo di sviluppare forme tumorali che progrediscono rapidamente e
risultano letali. E questo vale anche per le oppressive forze dell’ordine
radioaccessoriate, e per i militari burocratizzati.
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