venerdì 23 maggio 2014

La caduta del capello

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Cosa simboleggiano i capelli?
I capelli simboleggiano la natura umana, le forze sessuali, la libido: ornamento, potere, libertà, vitalità, è una proiezione dell’individuo … Possiamo considerarli come una specie di “antenne” che uniscono la nostra testa con “quello che viene dall’alto”. Da questo punto di vista i problemi capillari segnalano che diffidiamo da tutto quello che non possiamo comprendere razionalmente. 

Dalla prospettiva della psicogenealogia, si può aggiungere qualcosa?
La testa è il posto dove crescono i capelli, un posto vincolato alla figura del padre. Riflette e manifesta le nostre credenze più profonde … come esercizio, potremmo riflettere se la caduta di capelli riflette qualche perdita associata a questa figura o al suo lignaggio …
Qualcosa sulla forma dei capelli?
A grandi tratti e solo come orientazione:
  • I capelli sciolti potrebbero significare che l’individuo non controlla le sue forze di fronte alla treccia che rappresenta un ordine
  • Rapato a zero, ci disfiamo di tutte le idee che portiamo addosso …
Che cosa consideriamo come un problema capillare?
Qualunque stato “anormale” del capello come: calvizie, capelli grigi, capello unto o forfora. Ma aggiungiamo che per interessi economici molti problemi che sono estetici si trasformano in medici perché c’è molto denaro in gioco …

La forfora va associata alla caduta dei capelli?
E’ utile ricordare che l’origine della forfora non è la mancanza di igiene. Per alcuni motivi nel cuoio cappelluto le cellule appena nate incominciano a salire alla superficie con eccessiva rapidità. La forfora è la conseguenza di quella rapidità, di un ritmo di cambiamento a cui non siamo preparati o che non abbiamo il permesso di vivere. Inconsciamente indossiamo un “casco di protezione” affinché non ci invadano con nuove idee e con credenze che possono destabilizzare la nostra forma di capire la vita.

C’è connessione tra la paura e la caduta dei capelli?
Joman Romero sostiene che i capelli possono cadere dopo che la persona ha sofferto una paura molto intensa, una sensazione di impotenza o una sovra – eccitazione frutto delle inquietudini del mondo materiale. Anche dopo la morte di una persona amata, per la rottura di una relazione affettiva, per problemi lavorativi, etc.

Con quali altre cose può essere relazionata la caduta dei capelli?
  • Con gli addii non desiderati
  • Con la sottomissione ad un’autorità superiore, rinuncia alla libertà, spoglio dei beni
  • Con la regressione all’origine (mi trasformo di nuovo in un neonato)
  • Con l’auto punizione
  • Con fare una vita da convento (reclusione)
Ed in positivo, di cosa ci parla?
  • Di rinnovazione. Spogliarci del vecchio per far entrare il nuovo
  • Di pace con il passato, dando vita agli impulsi e alla forza
  • Di dar valore alla libertà e di uscire dal territorio della clausura
Qualche atto psicomagico per la caduta dei capelli?
Qualsiasi atto psicomagico ci fa affrontare quello che più temiamo …
In alcuni casi (nei ragazzi fondamentalmente), raparsi a zero può essere utile, permette di affrontare la sensazione di cosa significa essere calvi. Obbliga ad affrontare quello che più si teme.

C’è un rimedio di Pachita che compare in “Psicomagia” di Alejandro Jodorowsky
Racconta che un giorno ricevette un uomo che stava sull’orlo del suicidio perché non sopportava l’idea di rimanere calvo a 30 anni. Aveva provato tutti i trattamenti possibili senza successo. Lo spirito gli diede allora questa istruzione: “Prendi un kg di escrementi di topo, orinaci sopra e mescola bene fino ad ottenere una pasta che ti applicherai in testa. Questo rimedio ti farà crescere i capelli”.
L’uomo si lamentò soavemente ma Pachita insistette dicendo che, se voleva evitare la calvizie, non c’era altro rimedio. Egli decise allora di sottomettersi a questo insolito trattamento.
Con successo?
Tre mesi più tardi tornò a visitarla e le disse: “E’ molto difficile trovare escrementi di topo, ma alla fine ho scoperto un laboratorio nel quale allevano topi bianchi. Ho convinto un impiegato di conservarmi gli escrementi. Quando raggiunsero il peso di un kg, ci orinai sopra, feci la pasta ed allora mi resi conto che mi faceva lo stesso non avere i capelli. Pertanto, non usai l’unguento e decisi di accettare il mio destino”.
Scritto da
Tradotto da Siddhi

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