martedì 13 maggio 2014

Il campo energetico del Cuore

Il Cuore di ogni essere vivente genera il piu’ ampio Campo ElettroMagnetico del corpo che fa parte  dell'Aura

Le emozioni umane agiscono sul sistema immunitario e sul benessere psico-fisico dell'individuo, modificando il DNA che a sua volta modifica la materia, il mondo fisico. Nel 1991 è stato istituito un ente denominato Institute of HearthMath con il preciso scopo di esplorare il potere che le emozioni esercitano sul corpo umano e il ruolo che quelle stesse emozioni potrebbero avere nel mondo.
In particolare l'istituto HearthMath ha scelto di concentrare le ricerche sulla localizzazione nel corpo fisico della fonte probabile delle nostre emozioni e sentimenti: il cuore umano. Il lavoro pioneristico dei suoi ricercatori è stato ampiamente pubblicato da prestigiose riviste e citazioni dalle pubblicazioni scientifiche.
Uno dei risultati più significativi riferiti da HearthMath è la documentazione del campo di energia che circonda il cuore, che ha la forma di una ciambella e si estende al di là del corpo fisico. Questo campo di energia elettromagnetica ha la configurazione geometrica di un toroide, dal diametro compreso fra 1,5 e 2,4 metri circa. Il campo cardiaco può essere considerato come un campo di energia che si diparte da quest'area.
I ricercatori hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più esteso e potente di tutti gli organi del corpo, cervello compreso. Il campo elettrico come è misurato dell'elettrocardiogramma (ECG) è all'incirca 60 volte più potente di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG). La componente magnetica del campo del cuore è all'incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello e può essere misurata a diversi centimetri di distanza dal corpo tramite uno strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID) basato su magnetometri. Sapendo che questo campo esiste, i ricercatori di HearthMath si sono chiesti se in questo campo conosciuto trovasse posto anche un altro tipo di energia non ancora scoperto.
Per mettere alla prova la teoria, i ricercatori hanno deciso di testare gli effetti delle emozioni sul DNA, l'essenza più intima della vita. Gli esperimenti sono stati svolti tra il 1992 e il 1995, con una prima fase in cui si è isolato il DNA umano all'interno di un becher di vetro e in secondo luogo lo si è esposto a una potente forma di sentimento, conosciuta come emotività coerente.
Secondo Glen Rein e Rollin McCraty, i responsabili della ricerca, questo stato fisiologico può essere creato intenzionalmente "usando tecniche di self-management mentale ed emotivo appositamente ideate, che contemplano atti intenzionali quali calmare la mente, spostare la propria consapevolezza verso l'area cardiaca e concentrarsi su emozioni positive". È stata svolta una serie di test che coinvolgevano fino a 5 persone addestrate a mettere in pratica l'emotività coerente.
Usando tecniche speciali che analizzano il DNA sia chimicamente che visivamente, i ricercatori erano in grado di cogliere qualunque cambiamento si presentasse. I risultati si sono rivelati inoppugnabili e le implicazioni inequivocabili. In sostanza, l'emozione umana ha cambiato la forma del DNA! Senza venire fisicamente a contatto con esso, né fare nulla eccetto creare dei sentimenti specifici nel loro corpo, i partecipanti sono riusciti a influenzare le molecole di DNA contenute nel becher. Le implicazioni vanno oltre qualsiasi precetto considerato ammissibile fino a oggi dalle teorie scientifiche tradizionali.
Siamo stati condizionati a credere che lo stato del DNA del nostro corpo sia un dato di fatto. Il pensiero contemporaneo sostiene che il nostro DNA è una quantità fissa- al momento della nascita- e che fatta eccezione per droghe, sostanze chimiche, e campi elettrici, esso non cambia in risposta a qualunque cosa si faccia quando si è in vita. Ma questo esperimento ci dimostra proprio l'esatto contrario. Le emozioni che mutano il nostro DNA, agiscono parallelamente sul nostro cervello, influenzando i nostri pensieri, le nostre credenze e le nostre azioni.
Le Emozioni Positive come tranquillità, sicurezza, entusiasmo, la gioia ci mettono invece in condizioni di affrontare qualsiasi situazione, perfino quella più difficile e amplificano il nostro campo energetico, rendendoci piu' ricettivi con il mondo esterno. Le Emozioni Negative consumano invece inutilmente la nostra energia.
È la nostra mente che interpreta ciò che accade: quindi e' sempre possibile modificare il significato che abbiamo attribuito agli accadimenti, cambiare il nostro atteggiamento.. Quando un qualsiasi evento accade, il primo elemento che filtra questa esperienza è il nostro sistema di credenze. E se le nostre credenze fossero sbagliate? Le convinzioni che riguardano noi stessi, la nostra vita, ciò che è bene e ciò che è male, traducono ogni avvenimento, dandogli una rappresentazione interna.

Quando viene concepito un bambino, il cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato e cio’ sembra un «paradosso», ma non e’ cosi perche’ il cuore ha un piccolo e proprio cervello formato da circa 40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il piu’ ampio CEM
 (Campo ElettroMagnetico) del corpo.

Il campo elettrico del cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all'incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello genera¬to dalle onde cerebrali, dei due cervelli nella testa, registrate da un elettroencefalogramma (EEG).

La componente magnetica del campo del cuore, è all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere misurata anche a distanza dal corpo con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID), basato su magnetometri.


La dimensione del CEM Toroidale varia da un minimo di 2,5 ed un massimo di 3 mt., con asse verticale centrato nel cuore. La sua forma Toroidale, è la forma spesso considerata la più unica e primaria dell'Uni-Verso. Questo campo Toroidale contiene un suo doppio (come una matriosca), più piccolo e sullo stesso asse verticale, questo perché esso e’ “duale” come le energie della ManifestAzione, le forze E+ ed E- ovvero Ynn e Yang, e con esse interagisce ad ogni istante.

Questo CEM, generato dai cromosomi contenuti nelle cellule nervose di questo piccolo cervello del cuore, permea ogni cellula dell’organismo e puo’ agire come un segnale sincronizzatore per tutto il corpo in maniera analoga all'In-Form-Azione portata dalle onde a radiofrequenza delle Radiotrasmittenti, TV ecc.

Ormai e’ stato sperimentato e dimostrato che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella testa a e di sotto a quello enterico nell’intestino, ma è anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione-comunicazione che e’ di massimo 3 mt., di diametro.

Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensita’ e frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore. L’insieme di questi campi (CEM) si chiama AURA ed essa forma una specie di “uovo” attorno all’organismo degli esseri viventi.

E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono distintamente alterate-modificate dall'esperienza di differenti emozioni = emo-azioni = movimento del sangue).

Questi cambiamenti derivanti dalle emozioni, nelle onde elettromagnetiche, fanno variare la frequenza del battito, la pressione sanguigna e quella sonora prodotta dall'attività del ritmo cardiaco, sono anche percepiti da ogni cellula del corpo ad ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale di sincronizzazione fisiologica di ogni organo e sistema con i ritmi del cuore.


Questo Campo ElettroMagnetico del cuore e' SEMPRE (ogni secondo della vita dell'essere) colloquiante con il Campo ElettroMagnetico dell'Uni-Verso e scambia quindi InFormAzioni con Lui.

Riceve "impulsi-info" e ne comunica alla Banca Dati Universale; esso e' il punto di collegamento fra l'Essere e l'UniVerso; ma esso e' in continua comunicazione (scambio di info) anche con tutti gli altri esseri viventi del Piano-Eta, esso e' in continua comunicazione con la ghiandola Pineale all'interno del cervello antico del Cranio.

Alla morte-trapasso, questo Campo del cuore si ritira piano piano fino a scomparire (in circa un'ora, cioe' quanto dura la funzionalita' della ghiandola Pineale) e permette lo scambio totale delle informazioni finali dell'essere stesso con tutti i suoi Elettroni, Atomi, che lo compongono e che andranno a fare parte di altre forme (sostanze, corpi ecc.).

Questa è stata una scoperta sconvolgente e di enorme importanza; essa comunque conferma anche la veridicità delle affermazioni di coloro che fin dai secoli passati (gli iniziati alla Medicina naturale), hanno parlato o scritto sull'intelligenza e percezione del cuore.
Un vero e proprio campo elettromagnetico
Come si viene a creare un ambiente saturo di stress? Sostanzialmente, a partire dalle emozioni stressanti che le persone provano e che si trasmettono agli altri.

Ogni individuo è circondato da un campo elettromagnetico misurabile, frutto della combinazione di quelli generati dal cuore, dal cervello e da altri sistemi elettrici del corpo.

Il campo elettromagnetico generato dal cuore è di gran lunga il più potente: il campo elettrico ha un’ampiezza da 40 a 60 volte superiore a quello del cervello, mentre quello magnetico è all’incirca 5000 volte più forte del campo generato a livello cerebrale (McCraty 2004). I ricercatori hanno scoperto che il cuore trasmette informazioni attraverso le pulsazioni del suo campo elettromagnetico, non diversamente da come fanno i telefoni cellulari o le stazioni radio.

Lo stato emotivo trasmette informazioni
Il cuore pulsa secondo una schema ritmico che riflette le emozioni che si stanno provando.

Se si tratta, per esempio, di frustrazione o ansia, il ritmo assume uno schema incoerente, mentre se si prova un sentimento di apprezzamento o sollecitudine, esso si configura secondo uno schema più coerente.

In questo modo, il vostro stato emotivo viene trasmesso nell’ambiente circostante, influendo anche sulle persone attorno a voi: costoro ricevono informazioni circa il vostro stato emotivo e voi, a vostra volta, siete influenzati da quello degli altri, che ve ne rendiate conto o meno.
I ricercatori, infatti, hanno potuto misurare lo schema del ritmo cardiaco di una persona nel tracciato delle onde cerebrali di un’altra accanto a lei (McCraty, Atkinson et al. 1998; McCraty 2002). Mentre il campo elettromagnetico del cervello si estende a non più di alcuni centimetri dal cranio, quello del cuore è stato misurato a oltre tre metri e probabilmente copre un’area ancora superiore. Questo significa che si può essere fortemente influenzati dalle energie elettromagnetiche che emanano dal cuore altrui.

Nel mondo attuale le esperienze emozionali positive sono poche e sporadiche... a predominare sono i contesti caratterizzati da campi elettromagnetici negativi. Le ragioni di ciò sono comprensibili, e quel che conta non è scoprire di chi è la colpa, bensì capire come fare per cambiare questo stato di cose.
Sempre più in fretta: i fattori di stress nella vita quotidiana
Negli ultimi vent’anni il tempo e gli eventi hanno subito una straordinaria accelerazione, per effetto delle tecnologie e dei sistemi di comunicazione ad alta velocità: e le reazioni emozionali delle persone si sono adeguate a questi nuovi ritmi. Il risultato è che la paura e l’ansia ne vengono amplificate, e lo stesso avviene con l’irritazione e la rabbia.

La mente si affanna per star dietro alla valanga di informazioni che la raggiunge e il fatto che i media diano ampio spazio a qualsiasi evento negativo abbia luogo ovunque nel mondo contribuisce ad alimentare l’ansia e la paura. A completare il quadro, una cultura della velocità che spinge le persone a fare una molteplicità di cose allo stesso tempo.
Se non si riesce a prendersi il tempo necessario per riequilibrarsi prima di affrontare un nuovo compito o di essere nuovamente investiti da una massa di informazioni, le energie cominciano a dissiparsi. Quando non si riesce a mantenere il passo con i ritmi sempre più frenetici della vita, le emozioni superano i livelli di guardia.
Deficit di attenzione
Stiamo crescendo un’intera generazione che può agevolmente far saltellare la propria mente fra il computer, il telefono, il telefonino, le faccende di casa e la cena, tutto contemporaneamente. La mente ne può anche uscire rafforzata, ma se questo non è accompagnato dal parallelo rafforzamento del cuore, la sfera emozionale può subire pesanti conseguenze. Lo stress dilaga e alla fine la mente perde di efficacia, il cuore ammutolisce e l’intero organismo si deteriora. Fare troppe cose allo stesso tempo ha per effetto di frammentare l’attenzione e di portare la mente a una sorta di paralisi, creando una situazione permanente di deficit di attenzione che soffoca il cuore e compromette la creatività.
Lo dimostra l’aggravarsi dei problemi emozionali manifestati sia dai bambini in età prescolare, sia dagli adolescenti e dai giovani fino all’università: prima erano soprattutto problemi di relazioni tra pari, mentre oggi si tratta di stress e ansia generalizzati.
Il virus emozionale
          Quando negli ambienti di lavoro... spesso la negatività di una persona accende e alimenta quella di un’altra, e in breve si crea un virus emozionale che contagia chiunque sia a portata d’orecchio.
Un virus emozionale si trasmette di persona in persona e di gruppo in gruppo attraverso le parole e l’energia. I giudizi, il biasimo, la rabbia, gli stati d’animo negativi o l’autocommiserazione operano come veicoli del virus.

... Lo schema incoerente del ritmo cardiaco di una persona, riflesso delle sue emozioni negative, viene trasmesso nell’ambiente circostante, attraverso il suo campo elettromagnetico, come un’onda radio. Non stupisce, quindi, che in un ascensore affollato le persone tendano automaticamente a rinchiudersi in se stesse e a innalzare intorno a sé barriere protettive.

Il corpo è facilmente contagiato dai sentimenti altrui mediante una sorta di telepatia emozionale, anche senza che la mente ne sia consapevole. Questo spiega perché è possibile ritrovarsi completamente spossati dopo una riunione anche quando l’argomento in discussione non ci riguardava particolarmente da vicino. È l’energia emozionale incoerente del gruppo a provocare nei singoli stress ed esaurimento. L’organismo percepisce l’incoerenza e vi risponde producendo ormoni dello stress.
La vulnerabilità al virus
Quando ci si sente stressati o sopraffatti si è maggiormente vulnerabili a un virus emozionale. In tali circostanze è talmente facile farsi risucchiare dalla reattività emozionale negativa degli altri che i ritmi cardiaci risultano disturbati e l’intero organismo precipita nel caos, aprendo inoltre le porte agli attacchi di qualsiasi altro virus. Molti cadono ammalati nell’arco di pochi giorni dopo un attacco d’ira o uno sconvolgimento emozionale. Quando si è prostrati a livello emozionale, diventa più facile prendersi un raffreddore o un’influenza, o sviluppare un problema in organi deboli o particolarmente predisposti (Cohen, Tyrrell e Smith 1991; Kiecolt-Glaser et al. 1996).

Al contrario, quando si governano bene le proprie emozioni e tutto l’organismo funziona in buona coerenza, il sistema immunitario ne risulta rafforzato e meglio attrezzato per respingere infezioni e malattie (Rein, Atkinson e McCraty 1995; McCraty et al. 1996). Quando vi trovate in uno stato di coerenza cardiaca, siete più protetti dalle energie incoerenti di chi vi circonda.
Questo non significa che diventiate insensibili agli altri, anzi: più alta è la coerenza, maggiori sono la compassione e la comprensione per i loro sentimenti, a cui reagirete guidati da una disposizione mentale emozionalmente più matura. È una situazione analoga a quella del genitore calmo ed emozionalmente stabile, che sa capire meglio come aiutare un figlio con difficoltà psicologiche rispetto a un genitore alterato o che si fa facilmente risucchiare dagli squilibri del figlio.
Lo stress è un problema sistemico
Le persone sono talmente interconnesse che lo stress è diventato un problema sistemico, a livello sia personale sia collettivo; ciò nondimeno, la nostra società tende a non affrontarlo come tale. La ragione è che sono le emozioni a governare le persone più di quanto le persone governino le proprie emozioni. L’alto grado di interconnessione fra le persone significa che non possiamo più ignorare lo stress e l’energia emozionale incoerente degli altri, né possiamo tentare di controllare la cosa mediante regole totalitarie. Le emozioni possono essere soffocate, ma non per questo scompaiono.
La causa principale dell’attuale epidemia di stress è l’incapacità di capire come gestire le emozioni.

In genere le persone credono che sia la mente a tenere sotto controllo le situazioni, mentre invece sono le emozioni a dar forma ai pensieri, alle scelte e ai comportamenti. Sono le emozioni che perpetuano la paura e il dubbio.

La ricerca scientifica ha ora rivelato che è possibile coinvolgere il cuore nel governo delle emozioni, per fornire le nuove percezioni necessarie per trasformare lo stress, a livello sia individuale sia collettivo.
Assumersi la responsabilità
È compito di ognuno di noi contrastare l’epidemia di stress. Così come è nostro dovere fare tutto il possibile per cambiare l’ambiente che alimenta lo stress.

Basta una sola persona capace di governare le emozioni attraverso il cuore per innescare la trasformazione dell’ambiente circostante. Abbiamo la possibilità di creare un ambiente più coerente - cambiando quel che possiamo cambiare e tamponando ciò che va oltre le nostre possibilità - mediante l’espressione energetica del cuore.

Ci vuole una certa pratica, un po’ come imparare a mangiare con i bastoncini cinesi. Poi ci si diverte anche.
È attraverso il cuore che le persone cambiano. Intuitivamente tutti lo sanno, ma in genere non si sa come fare perché non se ne capisce il meccanismo. Osserviamo casi di insegnanti e mentori pieni di sollecitudine e carisma che sono stati capaci di far cambiare rotta a un bambino in difficoltà, e questo ci ispira e commuove.

Soluzioni cercate dalla mente, senza partecipazione del cuore
Quando è la mente ad andare in cerca di soluzioni, vi ritrovate calati nel pieno di una sorta di duello mentale con qualcun altro o con voi stessi: la mente tende o ad affrontare a muso duro lo stress o a rassegnarvisi, ed entrambi gli atteggiamenti provocano un depauperamento emozionale perché escludono in parte l’azione del cuore.

Quando il cuore si fa progressivamente da parte, cambiano i sentimenti e le sensazioni che si provano, contraendo le nostre capacità percettive nelle comunicazioni con gli altri.

La sfera emozionale perde di lucidità, si fa arida e depressa.

Le percezioni virano sul pessimismo e sul cinismo. È esattamente quel che accade nelle relazioni interpersonali quando i problemi generatori di stress non vengono risolti. Alla fine, essi possono provocare disturbi di ansia, depressione o una strisciante infelicità: a livello mentale vi convincete di essere felici e che la vostra vita scorre senza problemi, ma sotto sotto sentite che vi manca qualcosa in termini di qualità e autorealizzazione. Quel qualcosa è il vostro cuore. Poiché il cuore è la vostra fonte di vitalità e di visione profonda, è importante che impariate a proteggervi da un’atmosfera stressante senza escludere la sensibilità del cuore.
Chiedetevi in che modo influisce su di voi l’accelerazione del tempo e degli eventi. Esiste un particolare ambiente stressante che vi condiziona? Avete contratto un virus emozionale? A casa? Al lavoro? In gruppi o in attività che vi coinvolgono particolarmente? Dai media? Da altre fonti? Ora domandate al cuore che cosa potreste fare per alleviare lo stress. Scrivete le risposte sul quaderno o nel computer.
Nel profondo del cuore
Abbiamo scoperto che molti dei metodi esistenti per alleviare lo stress in sostanza si riconducono all’aiutare le persone ad ascoltare e rispettare il proprio cuore. A chi ha dovuto sempre lottare per procedere nella propria vita (e si tratta della maggior parte di noi) questa indicazione spesso appare troppo facile o troppo semplice, anche perché l’idea di amare, di apprezzare, di accondiscendere, di sostenere e di avere compassione per se stessi è in conflitto con il modello culturale secondo il quale ogni beneficio va conquistato con la sofferenza (il che vale solo fino a che la sofferenza è così grande che il gioco non vale più la candela). Ricorrendo al cuore per “resettare” il campo energetico emozionale diventa possibile, invece, vedere le cose con più buonsenso.
(Fonte:http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=435
http://www.mauroscardovelli.com/PNL/Consapevolezza_di_se/Contagio_emozionale.html)
VISTO SU >>>> http://ragazzaindaco.blogspot.it/search/label/Il%20campo%20energetico%20del%20Cuore

1 commento:

  1. vedo che avete tratto materiale dal sito mednat.org. come mai non lo citate come fonte
    Jean Paul Consulente del sito www.mednat.org

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