venerdì 14 marzo 2014

Cultura: a che servono le biblioteche? A niente, quindi zac


Biblioteche e innovazione tecnologica: roba superflua, per questo governo di geni.


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La miopia ignorante è al potere. Fra i tanti tagli che martoriano la carne viva dell’Italia ce n’è  uno quasi invisibile ma capace di produrre infezioni gravi. Alla chetichella (l’ha forse detto il tg?) stanno smantellando un servizio dal nome misterioso- l’Opac Sbn - essenziale per tutti coloro che si occupano di ricerca e innovazione. La famosa innovazione che ogni tre per due tirano in ballo come fondamentale per il rilancio eccetera eccetera.
L’Opac Sbc, Servizio Bibliotecario Nazionale, è “solo” un sito internet d’avanguardia e invidiato da mezzo mondo. Basta consultarlo per sapere in quale biblioteca italiana è custodito un documento raro ma la cui consultazione è indispensabile per scopi quali datare un affresco, conoscere la geologia di una zona su cui si vuole costruire un ponte, seguire gli ultimi sviluppi di una particolare branca della biologia molecolare.
L’Opac Sbn - per restare più terra terra - è indispensabile anche solo per reperire il materiale utile ad una tesi di laurea.
Prima dell’Opac Sbn, chi aveva bisogno di consultare un libro raro allertava telefonicamente parenti e amici in mezza Italia: “Scusa, puoi andare a vedere se è nel catalogo della tua biblioteca?” Tempo e la fatica. Con Opac Sbn basta interrogare il motore di ricerca: due clic e vai a colpo sicuro.
Privato di fondi e personale, l’Opac Sbn agonizza; la chiusura è inevitabile, scriveva La Stampa qualche giorno fa,  e le competenti autorità si sono sentite in dovere di diffondere un comunicato che dice in sostanza: tranquilli! Sarà solo una razionalizzazione.
Come se non le conoscessimo, le loro “razionalizzazioni”…
Quando la cosa pubblica è affidata a una casta corrotta; quando diventa  ministro una persona fino a poco tempo fa convinta che la lontra fosse un uccello; quando un primo ministro descrive l’energia nucleare come “prodotta dalla scomposizione delle cellule”, è ovvio che nella stanza dei bottoni si chiedano a cosa servono i libri.
O anzi, nella stanza dei bottoni temono la cultura perché lo sanno benissimo: solo i libri possono fornire agli italiani gli strumenti culturali necessari per mettere in mano a certa gente un biglietto ferroviario. Destinazione Vladivostok, sola andata, partenza immediata. Naturalmente, bisogna sapere dov’è.

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