sabato 8 febbraio 2014

Molte religioni, un unico messaggio

Siamo nati nel mondo della natura; la nostra seconda nascita sarà nel mondo dello spirito – BHAGAVADGITA

Non importa quale credo professiamo, a quale religione ci sentiamo di appartenere o quale filosofia ci faccia da guida. C’è una verità che si svincola da tutte le etichette create dall’uomo, ossia che  siamo tutti esseri umani appartenenti alla stessa specie. Trascendere le appartenenze, le origini, e prendere consapevolezza della nostra vera natura, ci unisce al resto dell’umanità.
I governi, la società, i media, tendono a fare il contrario: vogliono separare l’individuo, renderlo solo, fargli capire che lui è ciò che ha, ciò che fa, ciò che è riuscito a ottenere nella vita. Lo fa mansueto e infine lo controlla.
Il messaggio lasciatoci dai grandi della storia, coloro che hanno segnato in maniera indelebile la memoria del nostro pianeta, può risultare efficace per riscoprire la verità. Le loro parole sono tuttavia solo il punto di partenza. La vera Ricerca appartiene a ogni singolo individuo che deve scegliere se mettersi in cammino oppure no. Il premio del viaggio? La libertà.
Ognuno deve intuire da sé ciò che veramente gli è utile per essere felice. E se riflettiamo sono molte le cose che il mondo ci costringe a fare, cose che non abbiamo scelto ma dobbiamo portare avanti, che non hanno niente a che vedere con l’esaudirsi dei nostri desideri.
A lungo andare diventa un’abitudine fare cose che non ci appartengono e perdiamo di vista ciò che abbiamo dentro. Ma sono sicuro che se potessimo prendere coscienza della data in cui avverrà la nostra dipartita, beh, tutto cambierebbe. Le cose importanti tornerebbero in primo piano. E le cose importanti sono sempre poche, sono persone e sono stati mentali, emozioni immateriali, non ci si può sbagliare!
Tutto è transitorio, persino noi. La felicità deve regnare nel nostro cuore a prescindere da ciò che abbiamo, dal lavoro che facciamo, dall’auto che guidiamo, dal saldo del nostro conto in banca. Dobbiamo essere felici perché ci siamo. E se ci siamo, POSSIAMO! Possiamo fare tutto quello che vogliamo, rincorrere i nostri sogni e cambiare ciò che non ci piace. E perché non farlo dato che tra circa 80 anni (e sono stato ottimista!) io che scrivo e voi che leggete, non ci saremo più?
Il tempo in questo corpo ci serve per prepararci al grande viaggio. Non l’ultimo, ma solo un altro viaggio. Diverso. E bisogna viaggiare leggeri. Lo spirito che è in noi è sì forte ed eterno, ma non ha braccia e gambe per traslocare tutti i nostri inutili giocattoli.
Utile è invece alleggerire il cuore, tornare a essere spensierati, bambini in grado di volare, di amare gratuitamente, in grado di riscoprire la gioia dentro un fiore, in grado di meravigliarsi di un’ape che esegue inconsapevole l’impollinazione. Insomma, dobbiamo tornare a essere in grado di fare ciò che  abbiamo voglia di fare senza regalare il nostro tempo a qualcuno. O peggio ancora, svenderlo!  Il tempo è denaro, ma che valore diamo al nostro tempo (limitato)?
Noi non siamo egoisti, non possiamo odiare, discriminare o giudicare. Solamente quando siamo in grado di dare, possediamo veramente. Tutto ciò che non siamo in grado di dare ci possiede. Se  siamo amore possiamo solo amare. Questo è il nostro scopo. Se volessimo spremere un’arancia e tirarne fuori del succo di mela risulterebbe impossibile, perché quindi affannarci per essere ciò che non siamo? E la prima persona d’amare, quella più importante, siamo noi. Se non riusciamo ad amarci e rispettarci, come potremo farlo con gli altri?
Chi non si attiene alla propria natura lo capisce da sé e una volta capito intuirà che non è poi tanto conveniente rinnegarla. Piuttosto sarà vantaggioso verificare se stiamo vivendo per realizzare i nostri sogni oppure li abbiamo trascurati. I sogni si realizzano se non abbandoniamo la partita. Colui che perde è perché ha smesso di giocare, colui che vince invece non smette mai. E alla fine è sicuro che vincerà perché avrà vissuto per il proprio scopo e non avrà rimpianti, qualsiasi piolo sia riuscito a raggiungere sulla scala del proprio divenire.
E’ inutile cercare le differenze che separano. Più utile è invece rendersi conto dei punti di incontro che portano al dialogo e alla comprensione reciproca. L’intolleranza comporta il fatto che si è smesso d’imparare e le forme d’intolleranza più dannose sono quelle connesse con la differenza d’opinione religiosa, razziale e politica.

Cristianesimo: Dio è amore e chi vive nell’Amore vive in Dio e Dio vive in lui. Chi perdona, ama.

Buddismo: Chi non ama non conosce Dio. Perché Dio è amore. L’odio non è mai diminuito dall’odio: è diminuito solamente dall’amore: questa è una legge eterna.

Giudaismo: L’amore è l’inizio e la fine della Torà. La cosa più bella che può fare un uomo è perdonare i torti.

Confucianesimo: L’amore appartiene all’alta nobiltà del cielo ed è la pacifica casa in cui l’uomo dovrebbe abitare.

Taoismo: Rispondi all’offesa con la bontà.

Culto dei Sik: Dove c’è perdono c’è Dio.

Islam: Perdona il tuo servitore settanta volte al giorno.

Sufismo: Assennati e folli, tutti stanno cercando, infelici, Lui, nella moschea, nel tempio, nella chiesa. Perché solo Dio è l’unico Dio d’amore. E l’amore chiama da tutti questi luoghi, perché in ciascuno è la sua casa.

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