Il Premio Nobel Luc Montagnier a Bologna per dire "No alla Chimica Farmaceutica" e "Sì alla Medicina Informazionale". Presente anche il Dr. Marco Fincati
Si è svolto a
Bologna, gli scorsi 29 e 30 novembre, il congresso internazionale
“Entanglement, mente, spiritualità e processi di guarigione”, che ha
visto per la prima volta in Italia tre grandi "scienziati olistici" –
Luc Montagnier, Amit Goswami, Ervin Laszlo – per discutere di Medicina
Informazionale, il “Nuovo Paradigma” teorizzato dalla Fisica Quantistica
nel campo della salute, della cura e della guarigione.
Il congresso è
stato organizzato da Airemp, l'Associazione Internazionale di Ricerca
sull'Entanglement in Medicina e in Psicologia, presieduta dal professor Giuseppe Genovesi,
ricercatore presso l'Università La Sapienza di Roma. «Quando si parla
di Medicina Informazionale non bisognerebbe parlare di medicina
alternativa – spiega il professor Genovesi - se per noi occidentali è
“ufficiale” la medicina che si studia all'università, è anche vero che
nel resto del mondo 3 persone su 4 si curano con la medicina energetica
(9 milioni solo in Italia, ndr). Qual è quindi la vera medicina "alternativa"?», ha chiosato l'illustre professore.
Di seguito,
riportiamo il nome di alcuni degli scienziati, medici e ricercatori
intervenuti e alcune delle loro più interessanti scoperte e
affermazioni.
Luc Montagnier,
Premio Nobel per la Medicina 2008, ha scoperto che alcune sequenze di
Dna possono trasmettere segnali elettromagnetici in soluzioni acquose,
le quali mantengono poi «memoria» delle caratteristiche del Dna stesso.
«Che cosa significa questo? - spiega il Nobel - Innanzitutto che si
potranno sviluppare sistemi diagnostici basati sulla proprietà
"informativa" dell’acqua presente nel corpo umano. Allo stesso modo,
possiamo utilizzare l'acqua “informatizzata” per ridare le giuste
informazioni al corpo, e ripristinare quindi l'equilibrio energetico che
è alla base di ogni processo di guarigione.»
Emilio Del Giudice, Fisico, già Primo Ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha lavorato con Montagnier sul concetto di “Coerenza” che definisce come “movimento all'unisono”, capace di generare la vita. «Quando le molecole sono coerenti tra loro, possono comunicare, scambiarsi informazioni e mantenersi in vita. Tutta la materia vivente si fonda sulla Coerenza, in particolar modo sulla Coerenza di un liquido: l'acqua. La Coerenza è ciò che da ordine alla materia. Nell'uomo, la Coerenza è sinonimo di buona salute.»
Amit Goswami,
Fisico, Università dell'Oregon, Fondatore del Movimento Internazionale
per l'Attivismo Quantico, ha spiegato il concetto di “coscienza” quale
“essenza dell'essere”, forza creatrice di ogni “oggetto”. «Il più grande
fallimento della scienza è il non aver saputo riconoscere il ruolo
della coscienza nella creazione. Dobbiamo rivedere l'uomo e considerarlo
in tutti i suoi “corpi”: fisico, mentale e sovramentale. Essi sono
tutti interconnessi tramite la coscienza. Le molecole sono solo la
manifestazione fisica del corpo, ma dipendono dalla forza vitale di quel
corpo, il quale a sua volta dipende dalla mente, che a sua volta si
rivolge al campo morfogenetico, la nostra dimensione illimitata, che è
precursore di ogni forma.»
Ervin Laszlo,
Filosofo ed epistemologo, co-direttore del World Wisdom Council, ha
spiegato il concetto di campo akashico: «Un campo cosmico interconnesso
che conserva e trasmette informazione, ossia la registrazione duratura
di tutto ciò che accade ed è mai accaduto nell'universo intero. Recenti
scoperte della fisica quantistica hanno dimostrato che tale campo non è
un'astrazione teorica, ma una realtà fisica. Di più, è una realtà di cui
si può fare esperienza diretta. E il nostro cervello è capace di
ricevere le informazioni trasmesse dalle onde che si intersecano tra
loro nel campo unificato.»
Gioacchino Pagliaro, Psicologo, Direttore UOC Psicologia Ospedliera, AUSL Bologna
Ha creato il
protocollo ArmoniosaMente che si basa (anche) sulle pratiche meditative.
«Poiché la mente è la matrice della materia, dietro allo sviluppo di
ogni malattia c'è una causa di origine mentale.»
Al congresso era presente anche il dr. Marco Fincati,
coadiuvato da alcuni medici che, dopo avere frequentato i suoi corsi,
stanno già utilizzando in via sperimentale i principi del Metodo RQI
come ulteriore approccio nel comprendere le cause dei problemi dei loro
pazienti (e risolverli).
Da diversi anni il
dr. Fincati sta seguendo da vicino le scoperte della fisica quantistica,
tra cui proprio quelle di alcuni dei relatori intervenuti al congresso
di Bologna. È da queste ricerche che il Metodo ha tratto gran parte
della sua ispirazione.
Sostanzialmente, il
dr. Fincati ha tradotto in un approccio pratico quello che molti
ricercatori hanno studiato principalmente sul piano teorico. Un esempio?
La “memoria” informativa dell'acqua scoperta da Luc Montagnier trova
uno sviluppo pratico nell'acqua informatizzata della soluzione “Materia”
del Metodo RQI; il concetto di entanglement
è alla base dello sviluppo delle Biotecnologie Olistiche, che
costituiscono la soluzione “Energia”; le psicologie quantistiche sono
uno degli approcci della soluzione “Spirito”, dove si lavora sulla
propria mente a livello sia consapevole che inconscio.
Ad oggi, il dr.
Fincati ha lavorato personalmente con almeno 2000 persone, e più di
20000 sono quelle che ormai seguono il Metodo in Rete. Come dire: la
medicina del futuro è già presente.
Fonte: http://metodorqi.blogspot.it
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