mercoledì 30 settembre 2015

Le 8 cause psicologiche della malattia

Le 8 cause psicologiche della malattia

La malattia è spesso espressione di un disagio psichico: scopri quali sono le cause psicologiche alla base dei tuoi disturbi

Eleonora Poletti - 08/09/2015 
Molto spesso si è portati a pensare che i disturbi fisici e le malattie del corpo non abbiamo una causa psicologica.
La malattia, invece, è spesso espressione di un disagio psichico, anche di breve durata. Compito della malattia è renderci più consapevoli, maturi e capaci di analizzare anche le situazioni che ci creano stress e ansia.
 

Oggi sappiamo anche che la mente supera la medicina e che il corpo è in grado di guarire da solo se riusciamo a modificare il nostro atteggiamento mentale in maniera profonda.
Vediamo ora insieme 8 cause psicologiche di malattia:

1. CAUSE DI BREVE DURATA
La causa può essere di breve durata, legata a una forma di eccesso. In questo caso la malattia arriva come un campanello d'allarme per fermarci e farci comprendere che è arrivato il momento del riposo e della cura di noi stessi.

2. CAUSE INTERMITTENTI 
Le cause di malattie intermittenti possono essere associabili molto spesso a delle situazioni che non si accettano o a elementi che risvegliano continuamente ricordi tristi o traumatici di natura inconscia.

3. CAUSE LEGATE A EMOZIONI ACCUMULATE 
In questo caso la malattia si manifesta in assenza di traumi o cause apparentemente scatenanti, ma come frutto di un accumulo continuo di eventi ed emozioni negative che nel momento culminante sfociano in una malattia o in un dolore improvvisi.

4. CAUSE LEGATE AL BISOGNO INCONSCIO DI AIUTO 
Quando una persona decide di farsi carico di responsabilità più grandi di lei o aiuta eccessivamente gli altri, a lungo andare può dimenticarsi di se stessa, in questo caso la malattia arriva come insegnamento, volto alla comprensione che non è possibile fare tutto da soli e che talvolta è necessario chiedere aiuto e smettere di farsi incessantemente carico dei problemi altrui.

5. CAUSE LEGATE AL BISOGNO DI SFUGGIRE DA SITUZIONI DIFFICILI O CHE NON DESIDERIAMO PIU' VIVERE 
Questa è una delle cause più comuni di malattie di forte intensità e che contraddistingue le persone che non hanno il coraggio di cambiare la loro vita, nonostante se ne lamentino quotidianamente.
In questo caso la malattia obbliga inevitabilmente la persona al cambiamento, senza più alcuna scusante.

6. CAUSE LEGATE AL BISOGNO DI ATTENZIONE O COLPEVOLIZZAZIONE DELL'ALTRO 
Tutti hanno bisogno di attenzioni ma può capitare che in un dato momento della vita non sia possibile riceverle, che gli altri non si accorgano di questo bisogno o ancora che sia difficile per la persona chiedere aiuto. In questo caso la malattia si innesca inconsciamente, dando la possibilità alla persona di essere curata dall'altro forzatamente.

7. CAUSE LEGATE AL RANCORE TACIUTO VERSO L'ALTRO 
In alcuni casi il rancore verso una persona va a riversarsi su se stessi, invece che sull’altro per paura di ferirlo o perderne l’affetto (come spesso accade in relazioni di coppia di lunga data).

8. CAUSE LEGATE AL DISAGIO DI VIVERE O ALLA RASSEGANZIONE 
Il caso più grave, è quello in cui una persona decide di rassegnarsi e smettere di lottare, sognare e vivere. Questa persona può arrivare a vivere un disagio emotivo e psicologico tale da provocare in sé malattie gravi e invalidanti pur di mettere fine alla propria esistenza.

Il processo di guarigione da una malattia, che sia essa di piccola o grande entità, può avvenire solo nel momento in cui si è disposti a comprenderne fino in fondo le cause scatenanti.
 

La malattia ha come unico scopo quello di obbligare la persona a guardarsi dentro, affrontando sia se stessa sia le proprie ombre e paure: curare la mente significa guarire il dolore e sconfiggere la malattia.
Continuando a ignorare il suo avvertimento, la malattia non si fermerà, portando con sé un continuo peggioramento.
 

Il suo messaggio è quello che ognuno merita amore e rispetto, ma per poterlo ottenere è necessario, prima, imparare ad amare se stessi, solo così la malattia scomparirà, rendendo chi l’ha vissuta più forte, consapevole e pronto ad affrontare le sfide che la vita gli porrà da quel momento in poi.

domenica 27 settembre 2015

Malattie dei bambini: il ruolo dei genitori

Michela e Davide sono sposati da vent’anni e per questioni di lavoro vivono lontano dalle loro rispettive famiglie, hanno 3 figli e godono di ottima salute, i loro più rilevanti problemi familiari iniziano quando un giorno la mamma di Michela si ammala e iniziano i via vai per accudirla e le relative preoccupazioni. Invischiati come sono nelle faccende e nelle tribolazioni relativi alla grave malattia della nonna, che si protraggono per diversi anni, Michela e Davide, senza volerlo e senza neanche rendersene conto, trascurano in parte il legame con i figli e riversano su di loro ansie e preoccupazioni dello spiacevole avvenimento.

Il secondogenito dopo qualche tempo comincia ad accusare dei problemi di mal di schiena a soli 10 anni! I coniugi sono perplessi e cominciano a preoccuparsi dell’accaduto vista la tenera età del bambino, iniziano a portarlo in giro per dottori vari e alla fine scoprono che il ragazzo ha anche una malocclusione mandibolare accentuata (sporgenza)  e quindi portano il figlio a visite periodiche dal dentista di fiducia il quale gli dice che il problema dentale determina spesso quei dolori alla schiena e che dovrebbero passare quando la questione dentale sarà risolta. Ai genitori viene comunque consigliato di aspettare prima di far apporre un apparecchio correttivo in quanto tale situazione potrebbe tornare alla normalità autonomamente.
Passa qualche anno e la situazione alla schiena non migliora quindi visto l’inerzia del dentista cercano altrove e trovano un altro professionista il quale gli consiglia di agire subito applicando un apparecchio dentale complesso che ripristini la grave situazione della mandibola(3^ classe) quindi si attivano con preventivi e informazioni in relazione a quanto devono applicare al figlio. Durante un sincero colloquio col nuovo professionista questi gli riferisce che la sua opera è mirata ai denti e che non assicura un miglioramento della schiena del ragazzo, cosa che lascia sconfortati i due genitori i quali giungono all’amara conclusione che per il problema della schiena non è stata trovata alcuna soluzione e quindi bisognava ancora cercare.

Nel tempo trascorso però si erano verificati altri problemi nella famiglia infatti il loro ultimogenito, di soli 3 anni, aveva dei seri problemi di linguaggio, non riusciva a pronunciare una sola parola, quando invece i suoi fratelli a quell’età erano già abbastanza loquaci, avevano quindi avviato un percorso di logopedia e molti altri controlli per scongiurare un ritardo mentale, che “ad occhio” non sembrava esserci; fortunatamente dagli innumerevoli esami e controlli emergeva che il piccolo aveva solo un rilevante ritardo nel linguaggio e nient’altro. Come se non bastasse il primogenito aveva iniziato ad avere grossi problemi a scuola ed avevano iniziato ad aiutarlo con costose lezioni private.

A seguito delle loro ricerche scoprono l'esistenza della Nuova Medicina Germanica ed avevano iniziato a comprendere i suoi principi di funzionamento giusto quanto bastava per convincerli, prima di procedere all’applicazione dell’apparecchio per i denti che avevano deciso di apporre, di tentare questa nuova strada, giusto per avere un’opinione diversa in merito ai problemi di schiena del figlio.

Dopo una ricerca riescono a prendere contatti con un consulente esperto di 5 Leggi Biologiche e chiedono un colloquio con lui per discutere la problematica ancora irrisolta del loro secondogenito. Il giorno dell’appuntamento si recano dallo specialista(non riconosciuto ufficialmente tale in Italia) il quale chiede di interloquire con i coniugi per meglio comprendere la condizione di salute del bambino, accomodati dinnanzi a questo signore con fare molto semplice i coniugi iniziano a rispondere alle domande che gli vengono poste e scoprono cose interessanti anche su di loro che neanche sapevano, infatti dopo pochissimi minuti Michela scopre(porta alla coscienza) che lei ha un problema col padre e che il suo diradamento del capo(dei capelli) dipende dal rapporto col suo papà. 
Si conclude la seduta, che sembrava essere quella da uno psicologo molto particolare, con il responso che la situazione che si era creata in famiglia sia per i figli che per i genitori era correlata con gli avvenimenti drammatici a cui avevano dovuto far fronte a causa della grave patologia subita dalla nonna e che in quell’istante, momento in cui la condizione della nonna si era regolarizzata, i componenti della famiglia stavano biologicamente riparando il corpo dal forte shock subito ognuno a suo modo.

I genitori quindi vengono portati a comprendere che il secondogenito aveva sofferto per il grave “peso” della situazione che si sentiva addosso(conflitto di svalutazione) e che gli aveva generato il sintomo del mal di schiena, mentre la sporgenza mascellare era da imputarsi alla contemporanea mancanza del “boccone” vitale che era da individuarsi nell’amore dei genitori e nell’armonia familiare(conflitto vitale). 
Nella stessa seduta apprendono anche le motivazioni attinenti ai sintomi degli altri due figli, tutte da ricondursi alla difficile situazione familiare che si era creata.

L’esperto di Leggi Biologiche in sintesi gli comunicava che la situazione familiare anche se problematica stava volgendo ad una risoluzione che avrebbe richiesto comunque del tempo per far tornare la normalità, invitando i coniugi a porre attenzione agli episodi della vita che in futuro avrebbero potuto arrecare nuovamente dei gravi squilibri nei figli e nella coppia.
Venivano comunque inviati a fare ulteriori accertamenti di natura olistica per avere altri pareri qualora lo avessero ritenuto necessario e rassicurati sull’iter in corso attinente alla situazione di ogni componente della famiglia con consigli ed esercizi per affrontare alcuni sintomi specifici e come ripristinare le vecchie situazioni ancora in sospeso nelle loro vite.

Michela e Davide hanno cercato di seguire tutti i consigli del consulente delle 5 Leggi Biologiche in quanto gli erano sembrati i più sensati ascoltati fino ad allora; finalmente avevano trovato la causa scatenante del mal di schiena del loro figlio e, senza cercarla, anche quella dei suoi problemi dentali, inoltre avevano ottenuto un quadro dettagliato sulle condizioni di salute di tutti gli altri componenti familiari, anche il loro stesso!

A distanza di circa 6 mesi da quel colloquio i problemi di schiena del loro secondogenito si erano dimezzati e quelli dentali incredibilmente risolti del tutto, il figlio grande aveva ripreso fiducia in se stesso ed a distanza di qualche anno anche il figlio piccolo aveva ritrovato la parola, pur con evidenti differenze con i bambini della sua età.
Oggi i coniugi, che comunque continuano a vivere una normale vita fatta di giornalieri intoppi e problemi, hanno meglio compreso il loro primario ruolo sulle patologie dei figli; continuamente verificano l’applicazione delle 5 Leggi biologiche (NMG) e lo stretto rapporto tra il loro vissuto e quello dei loro figli (es: la dermatite del loro ultimo nato ecc. ecc.). 
Non sono certo una coppia modello, ma ora sono più consapevoli della loro vita e della loro funzione ed importanza come genitori.

Testimonianza che sono stato autorizzato a pubblicare dai diretti interessati che ringrazio. Condivisione e ripubblicazione consentita.

venerdì 25 settembre 2015

Dietro ogni malattia

Dietro ogni malattia

Daniele de Lorenzo(facebook)
Dietro ogni malattia c’è il divieto di fare qualcosa
che desideriamo oppure l’ordine di fare qualcosa
che non desideriamo.
Ogni cura esige la disobbedienza a questo divieto
o a quest’ordine.

 
E per disobbedire è necessario abbandonare la
paura infantile di non essere amati; vale a dire di
essere abbandonati.
Questa paura provoca una mancanza di coscienza:
non ci si rende conto di quello che si è davvero,
cercando di essere quello che gli altri si aspettano che noi siamo.

 
Se si persiste in questa attitudine, si trasforma la
propria bellezza interiore in malattia.

 
La salute si trova solo nell’autentico, non c’è bellezza senza
autenticità, ma per arrivare a quello che siamo
davvero dobbiamo eliminare quello che non siamo. 

Essere quello che si è:
questa è la felicità più grande.

Alejandro Jodorowsky

giovedì 24 settembre 2015

La Morte: il più grande inganno

La Morte: il più grande inganno

di Beppe Caselle
La morte è l’inganno più grande. Grazie a questo inganno l’èlite è riuscita a tenere sotto scacco l’umanità: se vi fermate a pensare, infatti, capirete che ogni dittatura ha sempre fatto leva sulla morte e sopratutto sulla paura della morte.

Se l’umanità non avesse avuto questa paura nessuno mai avrebbe potuta ricattarla. Se un individuo sa di essere immortale non si piega davanti a nessuna dittatura. 

Religione e scienza di regime sono due facce della stessa medaglia, una dice che se non fai il bravo schiavo finisci all’inferno, l’altra, la scienza di regime, ci dice che siamo qui per caso e che spariremo nel nulla senza nessun motivo. E che tutto questo mondo così complesso e articolato è solo il risultato del caos, aumentando così la paura della morte, visto che l’uomo si convince che questa sia l’unica esistenza che avrà a disposizione.
Qui di seguito riportiamo alcune testimonianze di persone autorevoli, dottori e scienziati che contraddicono queste assurde tesi:

 

Elisabeth Kübler-Ross:

E’ stata una psichiatra svizzera che ha dedicato l’intera vita a curare i pazienti malati terminali. Ella dice: “Dopo aver lavorato per molti anni con malati moribondi, e dopo aver imparato da loro che cosa sia realmente la vita, quali siano i rimpianti che si hanno quando sembra ormai troppo tardi per averne, cominciai a chiedermi che cosa fosse realmente la morte.
Incominciai così a raccogliere i resoconti di esperienze extra-corporee, che i miei pazienti mi riferivano. Tutte queste esperienze risultavano avere le stesse caratteristiche ed essere analoghe anche ad altri resoconti simili registrati in altre parti del mondo, da parte di altrettanti medici. Dall’Australia alla California, tutte queste esperienze avevano un unico denominatore comune: la perfetta consapevolezza da parte delle persone di lasciare il proprio corpo fisico e di essere tuttavia perfettamente coscienti. Tutto ciò conduce ad affermare che la morte, così come la intendiamo noi nel linguaggio scientifico, non esiste.

Quindi morire significa solo perdere il proprio corpo fisico, così come fa la farfalla quando esce dal suo bozzolo. Si tratta di una transizione verso un più alto livello di coscienza, in cui si continua a percepire, a ridere, a capire, ad evolvere, e in cui l’unica cosa che si perde, è qualcosa di cui non si ha più bisogno: il corpo fisico.
Libri sull'argomento
Nessuno dei pazienti che ha avuto questo tipo di esperienza, ha più avuto paura di morire. Nemmeno uno. Inoltre molti provarono nuovamente una sensazione di integrità del proprio corpo, come quando erano sani: ad esempio, chi era stato investito da un’automobile e aveva perso una gamba, una volta uscito dal corpo fisico, le aveva entrambe al loro posto. Un’altra paziente che aveva perso la vista durante un’esplosione in un laboratorio, non appena uscì dal corpo, riuscì a vedere e a descrivere la scena dell’incidente e la gente che si era precipitata nel laboratorio per aiutarla. Ma quando fu riportata in vita, naturalmente era completamente cieca. E quindi chiaro perché molte delle persone che ebbero esperienze di questo tipo, non avrebbero più voluto tornare indietro: perché ebbero modo di conoscere un luogo tanto più bello e perfetto di quello terreno.

Non dobbiamo aver paura, e un modo per non averne è sapere che la morte non esiste, e che tutto quello che sperimentiamo nella vita ha uno scopo positivo. Bisogna liberarsi della negatività e cominciare a considerare la vita come una sfida, una prova per accertare le proprie risorse interiori e la propria forza. Quello che abbiamo saputo dai nostri amici trapassati, dalle persone che sono ritornate per raccontarci le loro esperienze, è che ogni essere umano, dopo il trapasso rivede tutta la propria vita, come in un film, avendo così l’opportunità di riconsiderare ogni propria azione, ogni parola, ogni pensiero e di giudicarsi da sé. Non c’è perciò nessun giudizio, se non il nostro, e nessun Dio giudicante pronto a punirci”.

 

Il dottor Robert Lanza:

E’ stato votato come il terzo miglior scienziato in vita dal New York Times, ed egli afferma: “La vita e la coscienza sono fondamentali per l’universo e praticamente è la coscienza stessa che crea l’universo materiale in cui viviamo e non il contrario. Prendendo la struttura dell’universo, le sue leggi, forze e costanti, queste sembrano essere ottimizzate per la vita, il che implica che l’intelligenza esisteva prima della materia”.
Lanza sostiene inoltre che spazio e tempo non siano oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra comprensione: “portiamo lo spazio e il tempo in giro con noi, come le tartarughe con i propri gusci. Nel senso che quando il guscio si stacca (spazio e tempo), noi esistiamo ancora. La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esista. Esiste solo sotto forma di pensiero, perché le persone si identificano con il loro corpo credendo che questo prima o poi morirà e che la coscienza a sua volta scomparirà. Se il corpo genera coscienza, allora questa muore quando il corpo muore, ma se invece il corpo la riceve nello stesso modo in cui un decoder riceve dei segnali satellitari, allora questo vuol dire che la coscienza non finirà con la morte fisica.

mercoledì 23 settembre 2015

La Luna è un ologramma? (+Video!)


STRANA ANOMALIA: la Luna è un ologramma? guarda il Video!

Questo video è stato fatto dalla Germania ed è stato girato nel corso di quattro giorni  a partire dal 7 luglio 2014. E’ chiaramente visibile come la superficie lunare sia “gestita da onde”, ovvero da una striscia elettrica e come se l’immagine della Luna fosse un ologramma
La striscia elettrica è stata notata più di una volta  durante le riprese, utilizzando diverse fotocamere e telescopi. Penso che chiunque abbia una videocamera con un buon zoom sia in grado di vedere la stessa cosa.

Vi chiederete come si può spiegare? A mio parere ci sono diverse spiegazioni possibili.
1.      Nessuna Luna orbita intorno alla Terra, ma c’è solo una proiezione piatta (ologramma) che crea l’aspetto della sua presenza. La proiezione di questo è piuttosto primitiva tecnicamente, a giudicare dal fatto che i suoi creatori sono stati costretti a creare solo una proiezione piatta ed è per questo che la luna è girata sempre dallo stesso lato.
2.     E’ presente un oggetto le cui dimensioni corrispondono alla Luna che conosciamo, ma in realtà ciò che vediamo è solo un ologramma – è una mascheratura per nascondere l’oggetto. Questo spiega perchè non si va sulla “luna”. Penso che tutti gli Stati che hanno inviato i loro satelliti per analizzare la “luna”, siano ben consapevoli del fatto che sotto l’apparenza di ciò che vediamo dalla Terra, c’è qualcosa di completamente diverso.
Perché l’umanità invia aiuti nello spazio profondo, ma ignora completamente il pianeta più vicino a noi.
Perché tutte le immagini della luna, trasmesse alla terra hanno  una qualità disgustosa.
Perché gli astronomi con telescopi avanzati non possono scattare foto di qualità della superficie lunare.

Il grande Mistero della Luna - (Video)

Il grande Mistero della Luna - (Video)

La Luna resta un enigma per gli scienziati in molti aspetti, più la si studia, più diventa una sfera del mistero.

Un grande ciclope luminoso che gira intorno alla terra, come fosse un occhio celeste sulle vicende umane.

La Luna è più complicata di quanto ci si aspettasse, non è semplicemente una sorta di palla da biliardo congelata nello spazio e nel tempo, come molti scienziati avevano creduto.
A sinistra: Superluna a colori; Destra: stazione spaziale “Morte Nera”, dal film di Star Wars

Alcune delle domande hanno avuto risposta, ma le rocce lunari portate dall’Apollo e le registrazioni, hanno generato alcuni misteri davvero incredibili.

Tra questi misteri c’è il fatto che la Luna è molto più antica di quanto si immaginava, forse anche molto più vecchia della Terra e del Sole.

La Luna ha almeno tre livelli distinti di rocce. Contrariamente all’idea che gli oggetti più pesanti affondino, le rocce più pesanti si trovano sulla superficie, e c’è una disparità nella distribuzione dei minerali.

Se veramente la Terra e la Luna si sono formate nello stesso periodo tempo, una accanto all’altra, perché la Terra ha un forte contenuto di ferro mentre la luna no?

Le differenze suggeriscono che la Terra e la Luna si siano formate l’una lontano dall’altra, il che fa discutere la spiegazione degli astrofisici, su come la Luna divenne un satellite della Terra.

Gli astronauti dell’ Apollo 16, hanno si trovato alcune rocce lunari che contengono pezzi di ferro arrugginito, ma poiché l’ossidazione richiede ossigeno e idrogeno libero, questa ruggine indica che ci dovrebbe essere dell’acqua da qualche parte sulla Luna.  Lo sapevate che il lato opposto della Luna contiene molti più crateri e zone montuose di quella visibile?
Isaac Asimov ha scritto oltre 500 libri di fantascienza e scienza in genere.
 

Asimov scrisse nel 1963: Che diamine ci fa la nostra luna là fuori? È ‘troppo lontana per essere un vero satellite della Terra, e troppo grande per essere stata catturata dalla terra.
Le probabilità di una cattura da parte della Terra, su un’orbita quasi circolare, è una eventualità poco credibile.
 

Ma se la luna non è un vero satellite della terra né è stata catturata da essa, che cos’è?
Il 20 novembre 1969 l’equipaggio dell’Apollo 12 per la fretta di lasciare il suolo lunare, sganciarono lo stadio di ascesa del modulo, causando un impatto sulla luna, ad una velocità di circa 75 km/h, creando un lunamoto artificiale, con caratteristiche sorprendenti, la luna avrebbe risuonato come un campana per più di un’ora. Secondo la NASA, la Luna avrebbe reagito come un gong.
Gli strumenti sismici registrarono riverberi che sono durati per tre ore e 20 minuti, viaggiando ad una profondità di circa 40 km. Ciò significa che la luna ha un nucleo insolitamente leggero, o addirittura cavo.
Nel corso di una conferenza stampa Maurice Ewing, uno dei co-direttori della sperimentazione sismica, ha dichiarato ai giornalisti che gli scienziati non sapevano spiegare il suono dei riverberi, affermando:
“Per quanto riguarda il loro significato,preferisco non dare un’interpretazione in questo momento. Ma per fare un esempio, è come se qualcuno avesse colpito la campana di una chiesa, un solo colpo ha causato un riverbero continuato per 30 minuti. “

Indiscusse osservazioni.
1.Le rocce lunari riportate a terra sono state datate a circa 5,3 miliardi di anni, e la polvere lunare su cui erano adagiate, è stata datata a circa 6,3 miliardi di anni.
Ciò significa che la luna non può provenire dalla terra, datata solo 4,54 miliardi anni.
2.La densità media della luna è di 3.34 g/cm3 (3,34 volte la densità di un uguale volume di acqua), mentre la densità media della Terra è 5.5 g/cm3.
Cosa significa questo? Nel 1962, lo scienziato della NASA Dr. Gordon MacDonald ha dichiarato: “Se i dati astronomici sono ridotti, si è constatato che i dati richiedono che l’interno della Luna è più come una cavità che una sfera omogeneo. “
3.Il satellite della Terra è l’unica luna del sistema solare che ha una orbita circolare quasi perfetta, (anche se ancora tecnicamente ellittica). Un’orbita quasi circolare indica che la luna probabilmente non è stata catturata naturalmente dalla terra, perché l’orbita di un satellite, catturato in modo naturale, è sempre sostanzialmente ellittica.
4. La luna terrestre è l’unica luna del sistema solare che non ruota su se stessa, e mostra sempre lo stesso lato rivolta verso la Terra.
5 . Il centro massa della Luna, rispetto alla Terra, è di circa 6.000 metri meno vicino al suo centro geometrico, e dovrebbe causare oscillazione, allora la domanda è:
Quale forza o intelligenza ha messo la luna in orbita quasi circolare, con la mancanza di rotazione su se stessa, e senza oscillazioni visto il suo nucleo decentrato? La Teoria che la Luna possa essere o essere stata in un lontano passato, una enorme Astronave, è una teoria supportata da molti dati, come anche per il satellite di Marte Fobos, dal libro: Strani fatti della Luna di “Ronald Regehr” .
Un’altro importante libro sul tema dell’arrivo della luna in orbita attorno alla Terra, con ere cosmologiche e glaciali, è di Henry Kroll, David Hatcher Childress.
 

La nostra Luna è stata preceduta da una Luna più piccola?
A Tiahuanaco (Bolivia), su una parete nel Cortile delle Kalasasaya, vicino alla città di Tiahuanaco, si afferma che la luna arrivò in orbita intorno alla Terra circa 11.500 e 13.000 anni fa, poiché in quel tempo la luna non era ancora in orbita attorno alla Terra.
 

Il Calendario di Tiahuanaco (noto anche come Porta del Sole), è stato decodificato nel 1940 e nei primi anni 1950 da P. Allan e HS Bellamy. Il libro, “Il Calendario di Tiajuanaco , “è stato pubblicato da Faber and Faber nel 1956.
Il Calendario o Porta del Sole, racconta la storia di una precedente luna più piccola.
Porta del Sole
L’attuale luna non era ancora la compagna della nostra terra, ma era un pianeta esterno indipendente. Ci sarebbe stato un altro satellite intorno alla nostra terra, piuttosto vicino. A causa della sua vicinanza con essa (la luna precedente) si sarebbe spostata intorno alla terra più velocemente di quanto ruoti il nostro pianeta. (come il satellite di Marte ‘Phobos), causando un gran numero di eclissi solari, 37 al mese, 447 in un “anno solare”.
Tali raggruppamenti (37, 447) sono riportati nella scultura, corroborando anche riferimenti incrociati. Simboli diversi mostrano che queste eclissi solari, erano di una certa durata, verificandosi: all’alba, a mezzogiorno, al tramonto. “(Il calendario) indica anche l’inizio dell’anno, i giorni degli equinozi e dei solstizi, l’incidenza dei due giorni intercalari, informazioni sull’ obliquità dell’eclittica (quindi circa 16,5 gradi, ora 23,5) e la latitudine di Tiahuanaco (quindi circa 10 gradi, ora 16,27), e molti altri riferimenti astronomici e geografici presso il quale possono essere calcolati dati interessanti ed importanti o dedotti.

La leggenda Zulu sulla Luna
Il popolo Zulu crede che la luna sia vuota. Secondo la leggenda Zulu, la luna sarebbe stata portato qui centinaia di generazioni fa da due fratelli, Wowane e Mpanku. Questa storia è simile ai racconti Mesopotamici e sumeri, su due fratelli, Enlil ed Enki. La leggenda Zulu narra di Wowane e Mpanku che rubarono la luna sotto forma di un uovo di un “Grande Drago di Fuoco” svuotandone il tuorlo fino a quando non fu vuota, rotolando poi la luna nel cielo alla terra, e causato eventi catastrofici su questo pianeta (la fine dell’età d’oro). La leggenda Zulu dice che la terra era molto diversa prima che la luna arrivasse.

Non c’erano le stagioni e il pianeta era circondato in permanenza da uno strato di vapore acqueo. La gente non sentiva il bagliore del sole come ora, ma potevano solo vederlo attraverso una nebbia acquosa.

La terra era un posto bellissimo, un luogo dolce, lussureggiante e verde con un filo delicato di nebbia, e la furia del sole non c’era. Questo corrobora la prova geologica e paleontologico che il deserto del Sahara una volta era verde.

Lo strato di vapore acque cadde a terra come un diluvio di pioggia, quando la luna fu messa nell’orbita terrestre, in correlazione con la pioggia biblica di 40 giorni e 40 notti.

Questo è il film documento più importante sulla luna, “Moon Rising”, di Jose Escamilla, purtroppo solo in inglese.
video (https://youtu.be/Q-e_x81XQQ0)

Il karma è ora! Non esistono le tue vite precedenti, ma solo le tue vite sincroniche.

Il karma è ora! Non esistono le tue vite precedenti, ma solo le tue vite sincroniche. I mondi dell'ipnosi regressiva evocativa


Ciao, ogni nostro atto, non è archiviato nel "passato". Ogni nostro "atto" o "karma" diviene sincronico alla nostra vita. Il karma non è una legge di causalità spazio temporale, ma una legge di causalità sincronica.
Ti faccio un esempio. Oggi uccido una persona. Questo "atto-karma" resta vivo dentro di me sincronicamente e mi accompagnerà nel presente avendo generato un nucleo karmico (samskara)  che orienterà il mio destino a divenire  a mia volta vittima. Quando il karma avrà riprodotto la "vittima", vittima e carnefice vivranno per sempre sincronicamente dentro di me.

L'ipnosi evocativa medica evoluzione dell'ipnosi regressiva non medica  scarica l'energia, la dinamo del nucleo karmico, non favorendo altre clonazioni dialettiche e coazioni karmiche a ripetere.

Non esiste il passato e il futuro, come dice la fisica quantistica, ma solo un eterno presente dove tutto ciò che facciamo rimane sincronicamente in noi e dove tutto è sincronicamente in entanglement. 

La risoluzione di un nucleo karmico tramite l'ipnosi evocativa medica permette una guarigione animica profonda che si estende in entanglement a tutte le nostre vite sincroniche.
Un secondo esempio è quello del ladrone di fianco alla croce di Cristo. Il suo sincero pentimento ha guarito per sempre tutti i suoi nuclei karmici, le coazioni a ripetere, le dialettiche del carnefice e della vittima.  

Se tu uccidi una persona o qualsiasi essere vivente uccidi te stesso per sempre. Per fortuna che la morte è soltanto una vertigine momentanea dalla quale tutti rinasciamo per continuare il viaggio nell'Uno.
Buona Vita Angelo Bona

martedì 22 settembre 2015

GUARIRE E’ FACILE. BASTA VOLERLO!

BENESSERE - GUARIRE E’ FACILE. BASTA VOLERLO!


E’ più facile anestetizzarsi che cercare risposte, è più facile sopprimere il sintomo che ascoltare la sua voce.

Quando nell’ormai lontano ‘93 mi iscrissi ad un corso di Shiatsu presso il Dojo Zen di Rimini, non immaginavo certo che sarebbe stato l’inizio di un grande viaggio lungo rotte che mi avrebbero condotto ad esplorare quello che per me rappresentava, ed era a tutti gli effetti, un nuovo mondo. 

Un nuovo mondo dove l’uomo viene compreso nella sua interezza, dove corpo mente e spirito sono un’unità inscindibile, pena altresì la morte fisica; dove codeste parti interagiscono sinergicamente; dove la malattia, o presunta tale, viene letta come una manifestazione del tutto, cambiando in toto i propri connotati: da demone maligno a soluzione biologica sensata come risposta spesso reversibile ad un conflitto.

Inoltre esiste un problema di linguaggio, perché il dire malattia presuppone una persona malata e dire voglio guarire dalla malattia in definitiva finisce per conferire potere a quest’ultima, come fosse un’entità o una persona a noi estranea, padrona del nostro divenire e dei nostri destini. Prendendo le dovute distanze da colui che proclamò – ahimè per sua sfortuna – in modo maldestro e prima di me la sua ribellione, lasciate che risuoni il mio solenne “non serviam”: non servirò un uomo in balia del fato e dei numi avversi e soprattutto un uomo che non sa dare una spiegazione plausibile al proprio dolore.

E’ più facile anestetizzarsi che cercare risposte, è più facile sopprimere il sintomo che ascoltare la sua voce, il suo pianto, la sofferenza che racchiude, perché facendo questo saremmo forse obbligati ad operare dei cambiamenti nella nostra vita; è certamente più facile dire “sono sfigato”, “nessuno mi ama”, “non sono all’altezza”, “sono un fallito”, piuttosto che intraprendere un cammino di consapevolezza, una progressiva presa di coscienza che ci porti a comprendere il vero significato di un disagio, di un disturbo, o di quella che viene comunemente chiamata malattia.

Il fatto è che nulla in questo mondo accade per caso.
Secondo Claudia Rainville, applauditissima creatrice della Metamedicina, ogni sintomo è un preciso messaggio da interpretare; per Geerd Hammer ogni malattia, come già accennato, incarna un dettagliato responso biofisico; ad un determinato conflitto, nella kinesiologia specializzata ogni disturbo viene vagliato attraverso una triade interpretativa che coinvolge in modo affascinante e ineluttabile la struttura del corpo, la sfera emozionale e la parte nutrizionale come un tutt’uno.

Non c’è da stupirsi quando già i medici cinesi, qualche migliaio di anni or sono, collegavano in modo osmotico organi, meridiani energetici, emozioni e sentimenti. E qui casca l’asino; senza offesa per chi scrive o chi legge, permettetemi di discorrere un poco di Energia.

Tutto è energia, ed è questo il nuovo assioma della fisica dei quanti, che guarda caso coincide con quanto affermava la medicina cinese “appena” qualche migliaio di anni fa; nuotiamo in un mare di energia e siamo noi stessi una forma di energia più densa di quanto non rappresentino etere, pensiero e sentimenti. E al dire dell’affermatissimo biologo, già ricercatore ed insegnante universitario statunitense Bruce Lipton, stati emozionali protratti sono in grado di influenzare in modo sia positivo che negativo, a seconda del vissuto, il corredo genetico umano (vedi a tal proposito le pubblicazioni “Biologica delle Credenze” ed in video “La mente è più forte dei geni”); il tutto tra l’altro sembra essere reversibile.

La buona notizia è che il campo energetico dell’uomo può essere informato con input di vario genere e questi messaggi, introiettati in modo corretto, possono modificare tutta una serie di situazioni sia fisiche che emozionali, anche se per le problematiche cronicizzate spesso è necessario reiterare l’informazione, come viene fatto in Eudinamica, con dispositivi appositi che vengono opportunamente collocati stabilmente su precisi punti energetici per diversi giorni. 
Esiste un numero impressionante di arti e tecniche anche manuali che agiscono sul corpo energetico umano, modulando e armonizzando tutta una serie di cose, come E.F.T., Shiatsu, Kinesiologia e tante altre ancora.

Prioritaria e fondamentale, a mio avviso, resta sempre e comunque la presa di coscienza del conflitto che sottende qualsiasi disturbo di qualsivoglia natura, proprio come porta d’accesso che viene data nel qui ed ora; passaggio spesso obbligato per una nuova nascita, una trasmutazione a volte radicale e dolorosa di corpo mente e spirito.

E’ destino di ogni uomo riconnettersi alla propria origine, al proprio sé, perché possa emergere dalla polvere dell’esistenza il proprio volto originale scevro di maschere e corazze, affinché ogni senziente possa compiere ciò per cui è venuto al mondo
Io, per dirla con Max, di risposte non ne ho mai né avute né mai ne avrò, ma quello che posso dirti è questo: cerca dentro di te il Re, il Sacerdote, il Profeta, il Guaritore, l’Alchimista perduto, cerca il potere sepolto, il potere di creare nuovi mondi e una nuova realtà. 

E’ giunto il momento di predisporre il brigantino, è arrivato il momento di salpare alla scoperta del Nuovo Mondo o, se preferisci volare, seconda stella a destra e sono sicuro che presto troverai l’Isola che non c’è. In ogni caso, che tu sia in viaggio da tempo immemorabile o che tu sia appena partito, caro viandante, Buona Fortuna.
_Pier Pan

La guarigione nelle nostre mani

La guarigione nelle nostre mani

La società in cui viviamo ci insegna ad interpretare la malattia come un nemico esterno a noi ed a sentirci vittime ogni volta che non stiamo bene, ovvero non responsabili.

Questo sentimento di estraneità al disagio ci porta ad affidarci a “cure” esterne quando, per la maggior parte dei casi, non sono necessarie; non solo, ci allontana dall’unità intrinseca ed inseparabile dell’essere umano, unità inscindibile di mente-corpo-anima.

Benchè ci sorprenda, l’organismo umano ha in sè la capacità di guarire ed auto-rinnovarsi purchè non interveniamo noi, consciamente o inconsciamente, ad ostacolare il processo. 
Purchè accogliamo con amore e desiderio di crescere interiormente il messaggio della malattia, spesso di dolore profondo ma soprattutto di Richiamo alla Vita che probabilmente non stiamo onorando. Il grande Pierluigi Lattuada, medico illuminato e psicoterapeuta , si è interessato approfonditamente di questa tematica.

lunedì 21 settembre 2015

Cavallo e cavaliere - le relazioni tra il corpo fisico e la psiche.

"Studiamo il simbolo del cavaliere in groppa al suo cavallo. Il cavaliere rappresenta la nostra parte psichica, e il cavallo il nostro corpo fisico. Ognuno di noi è dunque allo stesso tempo il cavaliere e il suo cavallo. E come il cavaliere deve occuparsi del cavallo, così occorre provvedere alle necessità del corpo fisico. Ma ecco che non è sempre facile discernere se i bisogni che si avvertono sono quelli del cavallo oppure del cavaliere.

Siete stanchi: quella stanchezza è fisica o psichica?… Avete mangiato bene, eppure avete ancora fame; ma chi ha fame? Il vostro corpo o voi?... Oppure non avete fame pur non avendo mangiato nulla, mentre sicuramente il vostro corpo avrebbe bisogno di cibo…

Questa contraddizione può anche verificarsi nel campo della sessualità: il vostro corpo non vuole più nulla, ma voi chiedete ancora; o, viceversa, voi non vorreste più niente, ma è il vostro corpo che reclama.

Talvolta, malgrado i colpi di sperone, la vostra cavalcatura vi trascina su strade pericolose, dove voi non vorreste avventurarvi. Oppure è il cavallo che trova il mezzo per salvarvi, poiché ha fiutato un pericolo che il cavaliere – voi, il suo padrone – non aveva percepito.
L'immagine del cavaliere e del suo cavalo è piena di insegnamenti. "
O. M. Aïvanhov

sabato 19 settembre 2015

L'amore come legge universale

1. Premessa. 2. L'amore sentimentale e l'attrazione sessuale negli esseri umani. 3. L'amore non sentimentale e l'attrazione. 4. L'amore come la forza più potente dell'universo.

1. Premessa.
Dante e molti esoteristi, filosofi, religiosi, fanno spesso riferimento ad una legge dell’amore che guiderebbe l’universo.
Il gruppo segreto cui Dante apparteneva era denominato “Fedeli d’Amore” non perché il loro fine fosse quello di concentrarsi sull’amore per la donna, come ci hanno spesso raccontato a scuola, ma quello di dedicarsi alla legge universale dell’amore/attrazione.

L’amore, quindi, è attrazione, forza vitale che porta a creare qualcosa o qualcuno. E’ stato chiamato “amore” perché la parola è composta da a (alfa privativo) e morte; l’amore quindi è la vita, il contrario della morte che è invece distruzione, annientamento.

E’ dall’amore infatti che nasce una vita nuova; mentre dall’odio non nasce nulla, e nei rari casi in cui da questo nasca una vita, questa sarà problematica e difficile.
Lo si trova negli astri ma anche nelle piante, nei sassi, in ogni cosa che ci circonda.
E’ in questo senso che si parla di Dio come “amore”; nel senso che l’universo, essendo nato da un atto creativo, vitale, è da intendersi come un atto di amore.

Vediamo quindi di spiegare in parole semplici questa legge che “muove il sole e l’altre stelle”.

Il sole e le altre stelle si muovono attraendosi reciprocamente e formando un moto circolare che porta gli astri a muoversi secondo regole precise, da millenni studiate da astrologi prima e da astronomi poi. E’ l’attrazione reciproca tra questi astri che evita l’allontanamento di essi nello spazio.
Oltre all’attrazione agisce il meccanismo della repulsione, nel senso che i corpi celesti hanno anche una forza repulsiva e respingente. Nell’armonia tra le due forze gli astri rimangono a una distanza equilibrata, e si muovono secondo un moto circolare.
Se prevalesse una sola delle due forze, gli astri si attirerebbero come magneti; o si allontanerebbero definitivamente nello spazio.

Questa regola che vale per gli astri vale in realtà per qualsiasi essere vivente, pianta o animale o essere umano e anche per le cose che noi consideriamo inanimate.

2. L’amore sentimentale e l’attrazione sessuale negli esseri umani.
Anche l’amore tra esseri umani è basato sull’ “attrazione” e sulla “repulsione”.

L’attrazione si basa o sulla complementarietà (l’altro ha lati completamente opposti, che si integrano con i miei) o sull’affinità (l’altro mi piace perché è simile a me).

La repulsione si basa sugli stessi identici meccanismi: affinità (due persone egocentriche, o megalomani, o che non ascoltano l’altro, tenderanno a respingersi a vicenda) o complementarietà (il passivo attira la persona attiva; il sadico il masochista, ecc.).

Un rapporto armonico è spesso fatto di due persone che si attraggono per alcuni aspetti ma si respingono per altri, cercando di mantenere equilibrio tra le varie componenti e le giuste distanze.
Quando prevale uno dei due aspetti il rapporto diventa ipersoffocante o iperdistruttivo.

L’attrazione esiste sia tra poli opposti, sia tra poli identici. Una persona che non ha sviluppato a fondo certe qualità, le cercherà nell’altro; il masochista attrarrà il sadico; il pigro attirerà la persona iperattiva, ecc.  
L’attrazione tra persone simili nasce invece quando le proprie componenti hanno raggiunto una certa armonia, e quindi l’anima ha bisogno di confrontarsi con un’altra persona simile, non sentendo più il bisogno di sviluppare se stessa tramite il rapporto con una persona di carattere opposto.
In pratica si può affermare che, quando siamo in disequilibrio, l’altro è lo specchio della nostra vita segreta, come dice il famoso psicanalista Peter Schellenbaum.
Quando invece siamo in equilibrio, l’altro è lo specchio della nostra vita esteriore e interiore.

A questo punto, nell’essere umano, occorre distinguere l’amore sentimentale dall’attrazione in senso stretto.
L’amore è il sentimento che porta a volere il bene dell’altro; l’attrazione è quel sentimento che ci spinge verso l’altro, ma per fini egoistici e spesso non benefici.

In tal senso spesso si ha una concezione distorta dell’amore. Lo si confonde infatti con l’attrazione, dimenticando che l’attrazione può scattare anche in casi in cui l’amore (inteso nel senso sentimentale) non esiste affatto: ad esempio, chi ha tendenze distruttive tenderà ad essere attratto da persone che lo aiuteranno nel processo di autodistruzione; oppure due persone di polo opposto possono attrarsi solo per la loro diversità.
Anche se viene scambiata per amore, l’attrazione che una persona sadica prova per quella masochista, o quella che una persona profondamente egoista e distruttiva può provare per una persona piena di amore e costruttiva, è invece di natura diversa; le due componenti opposte infatti si attrarranno, ma solo una delle due sarà spinta dall’amore, l’altra invece sarà spinta dalla sua mancanza: con dei risultati spesso distruttivi per la persona spinta dall’amore.
In tal senso, più che di amore (inteso in senso sentimentale) qui sarebbe corretto parlare di attrazione.
Quanto all’innamoramento, almeno in una fase iniziale, l’impulso a conoscersi e frequentarsi tra due persone complementari non dovrebbe chiamarsi amore, ma solo attrazione, per essere poi l’amore sviluppato dopo.

3. L’amore non sentimentale e l’attrazione.
Ogni cosa, animale, essere vivente nell’universo attrae e respinge, quindi, secondo regole precise.
L’attrazione che esiste tra astri, o tra particelle atomiche, è possibile studiarla in modo scientifico e segue regole matematiche.
L’attrazione che esiste tra animali, o tra uomini, o tra uomini e animali, è stata studiata dalle scienze psicologiche, comportamentali e sociali.
Di recente la legge dell’attrazione, da un punto di vista diverso, ma sostanzialmente confermando le teorie delle varie branche della psicologia, ha spiegato che ciascuno di noi attrae la sua realtà con i propri pensieri (come del resto la psicologia cognitiva insegna, anche in altro modo e da altra visuale).
Teniamo conto che ciò che la psicologia afferma di aver scoperto come conquista scientifica, in realtà in magia ed esoterismo è conosciuto da sempre (psicologi e sociologi cioè hanno scoperto l’acqua calda).

Riassumendo sinteticamente, il nucleo centrale della cosiddetta legge dell’attrazione – e dell’esoterismo in genere – è questo: ciò che distingue l’attrazione (studiabile matematicamente) tra oggetti inanimati ed esseri animati sono i pensieri.
Un sasso non può modificare il corso della sua esistenza, come non può farlo un tavolo o una nuvola; tali oggetti attireranno altri oggetti ed eventi in base a regole matematiche e prevedibili.
La persona invece può attrarre eventi, cose e persone a suo piacimento, perché ha il potere di modificare il suo pensiero.
Cambiando quindi i nostri pensieri e i nostri sentimenti, possiamo dirigere la nostra vita e cambiarne il corso, ove non ci piaccia quello attuale.

Questa regola è ben conosciuta da coloro che, nel mondo, detengono il vero potere; non a caso è stata creata una società in cui la maggior parte delle persone ha idee omologate alla massa, non pensa con la propria testa ma con quella del telegiornale/giornalista/opinionista/politico di riferimento, ed è assimilabile a un robot con comportamenti prevedibili sia nel medio che nel lungo periodo. La maggior parte delle persone mira infatti a trovare un qualsiasi lavoro (non un lavoro che lo appassioni), un partner (che mantiene anche dopo anni, pur quando sente di non amarlo più), una casa di proprietà, un’auto e una pensione.

La massa viene quindi messa nelle condizioni di non pensare e di non evolversi per mancanza di tempo, per poter assicurare a chi comanda il mantenimento del potere stesso.

In realtà noi siamo, tramite i pensieri, i co-creatori della nostra realtà. E’ in questo senso che teorie esoteriche, mistiche, e new age, parlano di una “divinità dell’essere umano”.

venerdì 18 settembre 2015

Come Essere Felice: 11 Abitudini da Adottare Subito


"La felicità non è qualcosa di già pronto. La felicità proviene dalle nostre azioni." - Dalai Lama

Avere una vita più felice è qualcosa a cui tutti noi aspiriamo: ma cosa facciamo, in concreto, ogni giorno, per essere felici?

Compiamo ogni giorni delle azioni che siano in linea con la nostra idea di felicità? Le nostre abitudini riflettono la nostra intenzione di essere più felici?

A tal proposito, è fondamentale comprendere come uno dei segreti cruciali per essere felici è quello di comportarsi, attraverso parole e azioni, in modo coerente e allineato con il significato che noi riconosciamo al concetto di felicità.

E' determinante, per la nostra felicità, coltivare le giuste abitudini, assumere i corretti atteggiamenti e adottare i comportamenti appropriati.

Indipendentemente da come si evolvono le nostre giornate e la nostra vita, la felicità può essere sempre trovata se agiamo costantemente e consapevolmente in accordo con la nostra idea di felicità.

Prova allora ad adottare queste 11 abitudini per migliorare ogni giorno la tua vita:

1. Stai vicino alle persone a cui vuoi bene.
E' incredibile quanto le persone intorno a noi possano influenzare le nostre emozioni. Come afferma Jim Rohn, "Siamo la media delle cinque persone con cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo". Prova allora a passare più tempo con le persone a cui tieni e a distaccarti da coloro che non hanno un impatto positivo sulla tua vita. 
L'energia positiva in grado di trasmetterci le persone a noi care e' quanto di piu' vicino al significato profondo dell'idea di felicita'.

2. Concentrati sul momento presente.
Prenditi ogni giorno un po 'di tempo per concentrarti sul momento presente: il qui e ora è l'unico istante certo che abbiamo nella nostra vita. Cerca di non pensare alle esperienze passate negative e abbraccia il tempo che hai ora. 
Scoprirai presto che anche la minima cosa che fai in questo momento può portare felicità per molto tempo a venire.

3. Ogni tanto, torna bambino.
In altre parole, non prendere la vita troppo sul serio. Impara a sdrammatizzare, torna ogni tanto ad osservare la realta' con gli occhi di un fanciullo. Ti sei mai chiesto perché i bambini sono sempre così spensierati e felici? Perché non perdono tempo a preoccuparsi. 
Prova allora a ritagliarti ogni giorno un'oretta soltanto per te e utilizza questo tempo per accantonare le preoccupazioni e dedicarti a qualcosa di divertente che ti faccia tornare bambino.

4. Non paragonarti agli altri.
Misura i tuoi successi sulla base dei tuoi progressi, non in rapporto a cio' che hanno gli altri. Tutte le nostre esistenze sono uniche, e nessuno è meglio di nessun altro. 
Cerca di non pensare di essere migliore o peggiore degli altri perche' questo approccio sviluppa in te dei concetti di superiorita' e inferiorita' assolutamente malsani, tali da incidere solo in termini negativi sulla tua felicita'.

5. Complimentati con chi se lo merita.
Tutti amano i complimenti, compreso quel collega che ha appena concluso un ottimo affare. Non lesinare i tuoi elogi a chi ha fatto un buon lavoro. 
Essere gentile con gli altri, cosi' come elargire complimenti a chi se lo merita, è qualcosa di contagioso e, soprattutto, contribuisce a rendere felici le persone, aumentandone l'autostima e la fiducia. 
Non aver paura di dire agli altri quanto siano bravi, o quanto sia delizioso il loro sorriso. Fara' bene a loro, e fara' bene a te!

6. Smetti di cercare di compiacere gli altri.
E' faticoso ed e' uno spreco di tempo cercare di compiacere gli altri. Sii semplicemente te stesso e gli altri ti ameranno per cio' che sei. Punto.

7. Impara a rilassarti quando si presentano dei contrattempi.
Non viviamo in un mondo perfetto. Alcuni giorni sono entusiasmanti, altri invece non lo sono affatto. Alcuni giorni tutto fila per il verso giusto, altri giorni sembra andare tutto storto.pensiamo che, alcuni giorni ci rilassiamo con un buon libro. 
Accetta il fatto che che le cose potrebbero non andare come avevi previsto. Invece di cercare di cambiare qualcosa che non è possibile cambiare, focalizza la tua energia per cambiare qualcosa che è sotto il tuo controllo.

8. Impara a controllare le tue emozioni e le tue reazioni.
Non vale la pena reagire alle provocazioni. Non vale la pena continuare a discutere con il tuo partner quando sta mettendo alla prova la tua pazienza. 
Non compromettere la tua felicità soltanto perché qualcuno sta cercando di litigare. Lascia andare e continua ad essere felice.

9. Trova il tempo di allenarti regolarmente e mangiare bene.
L'esercizio fisico può produrre tonnellate di ormoni-endorfine, serotonina e dopamina, solo per citarne alcune. Tutto cio' contribuisce in modo decisivo al nostro benessere: questi ormoni possono infatti aiutare ad evitare alcuni sintomi di stress e depressione. 
Nutrire il tuo corpo con cibi sani e salutari, d'altra parte, può avere un impatto estremamente positivo per il tuo corpo sia nel breve che nel lungo termine. Trova il tempo per pianificare un allenamento anche solo di 30 minuti facendo qualcosa che ami.

10. Impara ad accettare le critiche costruttive.
Nessuno ha sempre ragione, neppure tu. Altre persone possono avere più giudizio, esperienza e conoscenza di te. 
Se hai fatto un errore, impara ad accettarlo e ad accogliere la critica costruttiva che viene con lo sbaglio commesso. Metti il ​​tuo ego da parte, perché non potra' mai fare nulla di buono per la tua felicita'.

11. Ridi nel bel mezzo di una giornata intensa.
Sono le 6 del pomeriggio di venerdi e hai una voglia matta di lasciare l'ufficio. Oltre a tutto il lavoro che ancora hai da fare, si sta avvicinando rapidamente la scadenza di un importante lavoro che devi ancora completare. 
E' vero, forse vorresti metterti le mani nei capelli e urlare. Perche' invece non provi a farti una bella risata? Prova a mettere in prospettiva il singolo evento, rapportandolo a una vita intera. Che sara' mai? Impara a ridere dei piccoli inconvenienti e delle trascurabili sventure quotidiane.

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