giovedì 2 aprile 2015

L’olivo nella cura delle malattie cardiovascolari


L’olivo (olea europea), pianta tipica del bacino mediterraneo, rappresenta una fonte di cura per moltissime malattie cardiovascolari sostituendo le complesse cure multifarmaco che generalmente richiedono un mix di prodotti (antiaritmici, fluidificanti del sangue, antiipertensivi ecc…), poichè i suoi estratti, opportunamente trattati, sono in grado di esplicare tutte queste azioni contemporaneamente; questo costituisce un’occasione di risparmio sia econonomico che di stress per il paziente (che si vede così esonerato dal dover assumere diversi medicinali al giorno).
Il fitocomplesso dell’ulivo contiene principi attivi come l’oleouropeoside, l’ oleuroside(secoiridoidi) più tannini, flavonoidi, triterpeni.

L’attività provata clinicamente comprende:
1. Anti-ipertensiva: un altro secoiridoside, l’oleacina, è un ACE-inibitore naturale  (Hansen 1996).
2. Ipocolesterolemizzante, con aumento delle HDL e riduzione delle LDL
3. Anti-dislipidemica e antisclerotica (depurazione dei vasi dall’eccesso di trigliceridi e riduzione della placche ateromatose)
4. Fluidificante e anti-trombotica. L’oleouropeoside antagonizza le PgE2 nella loro azione di coagulanti ematici. Per questo gli estratti di ulivo sono un’ ottima prevenzione verso ictus trombi e infarti, senza gli effetti collaterali imputabili agli anticoagulanti di sintesi (warfarin, clopidogrel).
5. Antiaritmica. Riduce notevolmente i rischi di rischi di aritmie sopraventricolari – nel caso da sinergizzare con Biancospino.
6. Ipoglicemizzante I secoiridosidi dell’olivo stimolano la secrezione di insulina.
7. Antiossidante: è dovuta principalmente al luteolin-7-glucoside e ad altri polifenoli in sinergia con il verbascoside e l’oleuropeina che proteggono le membrane dei globuli rossi dalla lipoperossidazione.
8. Antiparkinson, antidegenerativo cerebrale: sostegno ai neuroni dopaminergici, ad opera dell’idrossitirosolo contenuto in questo fitocomplesso.

Il gemmoderivato di olivo esplica tutte queste funzioni di prevenzione e di recupero in casi di patologie cardiovascolari e non solo, potendo in certi casi sostituire terapie farmacologiche più complesse e impegnativo.
L’olivo è una pianta estremamente longeva, vi sono olivi che hanno potuto raggiungere anche i 3000 anni di età, rinnovandosi e rigenerandosi, crescendo anche in terreni molto secchi e pietrosi: per questa sua virtù è presente anche nei fiori di Bach come “energizzante” generale.
Segno di forza – la clava di Ercole era in legno d’olivo- ma anche di pace -come nella tradizione cristiana, l’olivo simbolizza nel Corano l’Uomo cosmico; è una pianta solare per eccellenza.

Nella botanica occulta esso presenta infatti segnatura solare, e  in seconda battuta anche venusina, gioviale e lunare, e come segnature zodiacali: Leone, Cancro, e Aquario. E’ singolare notare come queste antiche segnature trovino perfetto riscontro nel farmacologia dell’ulivo: il Sole-Leone rappresenta il cuore e il sistema vascolare, arterioso in modo particolare. L’Aquario (pancreas) spiega la presenza di molecole ad azione ipoglicemizzante. Infine la segnatura del cancro (sistema nervoso centrale) spiega la presenza di molecole antidegenerative cerebrali.
In questa seconda chiave di lettura è consigliabile la scelta di preparazioni spagyriche che ne conservano intatto l’aspetto sottile.

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