domenica 4 maggio 2014

Camminare fa diventare più creativi

Una semplice passeggiata fa bene alla salute e, in più, aumenta la creatività del 60 per cento. Uno studio che dimostra come per star bene a volte basti poco

Secondo un nuovo studio, camminare rende più creativi, oltre che far bene. Foto: ©photoxpress.com/Wolfgang Kraus  -  lm&sdp
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Quante volte ci si arrovella nel trovare una soluzione a un problema, una questione di lavoro o chissà che altro? E più si cerca di concentrarsi, più ci si rende conto che si sta perdendo tempo. Poi, come per magia, l’idea vincente, la soluzione, arrivano proprio nel momento in cui si è lasciato andare, quando, in un certo qual modo, non ci si pensava più. E se ci facciamo caso, spesso questa illuminazione avviene magari quando stiamo facendo qualcosa di manuale, piuttosto che di intellettuale come, puta caso, durante una rilassante passeggiata.

Ebbene, camminare è la soluzione ottimale per chi vuole coniugare benessere e creatività. E a sostenerlo è un nuovo studio dei ricercatori della Stanford University che rivela come camminare, oltre a far bene alla salute, aiuti ad
aumentare la creatività di una persona del 60%.Secondo i ricercatori Marily Oppezzo e Daniel Schwartz, l’esplosione di creatività è stata osservata proprio dopo aver camminato. E il bello è che non importava se si era svolta al chiuso o all’aperto – per cui se ne deduce che, quando si è impossibilitati a uscire, si può anche ripiegare su un tapis roulant. Infatti, in uno degli esperimenti condotti, i partecipanti hanno camminato su un tapis roulant in una stanza spartana e di fronte a un muro soltanto bianco.

«Pensavamo che camminare all’aperto non avrebbe avuto concorrenti [quanto a efficacia], ma camminare su un tapis roulant in una piccola monotona stanza mostrava ancora risultati forti, che mi hanno sorpreso», sottolinea la dott.ssa Oppezzo, professore di psicologia alla Santa Clara University.

Grazie a questo studio, gli scienziati hanno scoperto che camminare ha generato due volte più risposte creative rispetto alle persone che erano sedute. In più, la passeggiata ha mostrato di promuovere benefici duraturi, dato che la creatività non è diminuita anche dopo che le persone si erano sedute.
«Molte persone sostengono di riuscire a pensare meglio quando camminano. E noi stiamo finalmente facendo un passo, o due, verso la scoperta del perché», scrivono, con una nota di ironia, i ricercatori.
I risultati finali dello studio, pubblicati sul Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory and Cognition, una rivista dell’American Psychological Association, mostrano che, tuttavia, quando ai partecipanti è stato dato da risolvere un problema che richiedeva una sola risposta, quelli che erano rimasti seduti l’hanno fornita un pochino prima. Questo però non ha influenzato la qualità della risposta, dato che rispondere per primi non significa aver dato la risposta corretta; anzi.

I ricercatori ritengono che quale prossimo passo sarebbe interessante scoprire la ragione esatta dell’associazione tra camminare e creatività, e ricordano che il co-fondatore della Apple, Steve Jobs, noto per la sua creatività, era altrettanto famoso per i suoi incontri di lavoro a base di… camminate.

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