mercoledì 21 maggio 2014

Ammutinamento delle forze dell’ordine, un rischio calcolato


arm-manocchia

Alla prossima manifestazione dei no-tav, no-gobal, black block, centri sociali, antagonisti, anarchici, pacifinti, e fancazzisti a libro paga delle sinistre ci andranno i parassiti politicanti, ladri e corrotti a mantenere l’ordine pubblico. 

La Polizia, attaccata, sbeffeggiata, denigrata, offesa, umiliata, non ne può più. Non basta che queste persone (ricordiamo che anche loro sono persone) debbano lavorare con leggi inadeguate, senza i mezzi necessari e le risorse adeguate, non basta che mettano a repentaglio la propria vita per poco piu’ di 1000 euro al mese, ora devono anche sentirsi messe in discussione dallo stesso capo della Polizia, dalle stesse Istituzioni, da coloro che, se non fosse per le FF-OO, sarebbero già appesi uno ad uno ai pali dell’illuminazione pubblica.
I poliziotti vengono ripagati con lo sciacallaggio mediatico, finalizzato ad una squallida campagna elettorale, a causa di un applauso ripreso in un determinato contesto e strumentalizzato in altro ancora. Ora basta. Anche la Polizia, ha un cuore, anche i poliziotti “tengono famiglia”. 
Le istituzioni, corrono un gravissimo pericolo. Mettersi contro la Polizia, contro le FF.OO, non è una mossa strategica corretta. Per questo e tanti altri antichi e validi motivi, c’è il rischio che, durante le prossime manifestazioni, le FF.OO facciano come in Ucraina, dove stanno a guardare fratelli che uccidono altri fratelli. I politicanti corrono seri rischi, ma se non ci sono abituati loro, gli stuntman e acrobati, chi altro?
Le FFOO conoscono bene l’Articolo 175 (ammutinamento punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni i militari che, riuniti in numero di quattro o più: rifiutano, omettono o ritardano di obbedire a un ordine di un loro superiore. Sanno che, per chi promuove l’ammutinamento, la pena della reclusione è da uno a cinque anni. E sanno anche che la condanna comporta la rimozione. Ma se vogliamo cambiare, e non il Paese come dice quell’idiota di Rehnzi,  se noi  vogliamo davvero cambiare la testa alla gente, da qualche parte bisogna cominciare….
Armando Manocchia

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