venerdì 14 febbraio 2014

Il tribunale di Lecce ordina la cura Di Bella gratis: “Produce notevoli benefici”



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Il tribunale di Lecce ordina la cura Di Bella gratis: “Produce notevoli benefici”

Il Tribunale di Lecce ha condannato l’Asl locale a rimborsare le spese sostenute da una paziente per la terapia Di Bella. Secondo il giudice, la cura si era rivelata insostituibile e benefica.
E’ trascorso ormai molto tempo da quando, negli Novanta, in Italia, imperversava il dibattito sulla tanto discussa cura Di Bella, bocciata nel ’98. Eppure, oggi, mentre nel nostro Paese non si fa altro che parlare di un altro controverso metodo,Stamina, la terapia messa a punto dal dottor Luigi Di Bella torna a far parlare di sé.
Il giudice del Lavoro del Tribunale di Lecce, infatti, ha ordinato all’Asl la somministrazione gratuita della cura per una paziente malata di tumore rilevando come “la terapia ufficialmente riconosciuta “sia stata inefficace nel caso” di una donna, mentre il metodo Di Bella “oltre che notevoli benefici di tipo soggettivo, ha prodotto anche un miglioramento obiettivo e iconografico”. 
A nulla valgono dunqe le preoccupazioni del mondo scientifico in merito. Con la sentenza notificata il 28 gennaio scorso, il giudice del tribunale pugliese, Francesca Costa, ha condannato ugualmente la Asl a rimborsare la donna con25mila euro, ovvero le spese sostenute per la terapia Di Bella. Per il magistrato, infatti, “dagli ultimi documenti emerge una situazione clinica in cui accanto ad una progressione di malattia sono evidenti riduzioni e addirittura la scomparsa di alcune lesioni con un miglioramento rispetto al periodo pre-trattamento che rende il trattamento stesso insostituibile“.

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